Fucile Standard Sabatti
Sulla scia del successo ottenuto nell’Arma Libera 3 posizioni, il giovane tiratore Riccardo Ranzani ci racconta del nuovo progetto che Sabatti sta avviando per la realizzazione di un Fucile Standard per il tiro ISSF a 300 metri
Se nel tiro a segno dovessimo fare una classifica sulla base della difficoltà tecnica delle varie discipline saremmo abbastanza in imbarazzo, tutte sono difficili, tutte per eccellere richiedono impegno, costanza e dedizione quasi monacale alla propria passione, ma una in particolare, anche se non molto conosciuta e purtroppo oggi poco praticata, potrebbe essere facilmente considerata la più difficile.
Sto parlando della disciplina di Fucile Standard a 300 m. Questa disciplina prevede il tiro a 300 m appunto, nelle tre posizioni canoniche, in ginocchio, a terra e in piedi, ovviamente come in tutte le discipline ISSF si tira solo con mire metalliche e senza alcun appoggio esterno, ma le difficoltà non finiscono certo qui.
La specialità del tiro a 300 metri deriva come è facile immaginare dal tiro militare con fucili d’ordinanza, armi essenziali, di peso limitato, dotate di organi di mira semplici e soprattutto prive di infinite possibilità di regolazione.
Con il Fucile Standard si spara così come è... punto! non si regola niente o quasi niente e cosa più importante non si modifica niente o quasi niente durante la gara.
Basterebbe questo per spiegare la fama di difficoltà che ammanta quest’arma, ma per meglio spiegare di cosa parliamo vediamo alcune altre significative prescrizioni di regolamento:
- Peso arma pronto gara – 5,5 kg
- Peso dello scatto 1,5 kg
- Calibro max. 8 mm
Oggi simili armi sono prerogativa quasi esclusiva di produttori ahimè stranieri, i soliti svizzeri la fanno da padrone, Bleiker, Grunig+Elmiger, Rieder e Lenz, con qualche episodica apparizione di armi tedesche SIG SAUER STR Scandinavian Target Rifle, Mauser Mod. 83 o austriache come lo Steyr UIT 300 Match, armi italiane sinora solo dalla Dolomiti Armi, sinora… perché ora una importante casa italiana ha deciso di cimentarsi dietro mia richiesta nella produzione di un Fucile Standard, per ora a livello di prototipo, riservandosi però una possibile futura produzione in piccola serie sempre se i test daranno l’esito prestazionale e competitivo che ci si aspetta.
L’azienda italiana che mi ha supportato è ovviamente la Sabatti di Gardone Val Trompia, l’arma è stata sviluppata partendo dalla classica azione Sabatti Rover, dotata di una canna Multiradiale conica da 22 mm in volata, di lunghezza 56 cm munita di una prolunga in alluminio per riportare la lunghezza di mira alla misura opportuna per la precisione richiesta.
La calciatura deriva da quella impiegata per la Tactical LW, opportunamente alleggerita e modificata, dotata di una slitta UIT in alluminio sotto l’asta per consentire il montaggio del ferma mano per la cinghia impiegata nel tiro a terra e in ginocchio e di un calciolo in gomma regolabile in altezza.
L’arma è dotata di serie del classico caricatore amovibile da tre colpi, anche se nelle competizioni italiane sarà impiegata in configurazione mono colpo, è comunque possibile impiegare un caricatore da cinque colpi nel caso si volesse utilizzare l’arma per le competizioni CISM di tiro rapido, che prevedono appunto il tiro di serie da cinque colpi.
Il calibro al momento scelto per il primo test è il classico dei classici, il .308 Winchester che tanto bene si sta comportando su tutti i campi di tiro a lunga distanza e con cui sempre con una Sabatti MRR ho appena vinto il Campionato Italiano di AL 3p a 300m, anche se in futuro sarà sicuramente predisposto un secondo prototipo in 6,5x47 Lapua.
Quali organi di mira dell’arma ho scelto la diottra Anschütz 7020 fissata all’azione a mezzo di una slitta Contessa a coda di rondine da 11 mm e un tunnel fissato sulla prolunga di mira modello Centra Score da 22 mm. I primi test sull’arma sono appena iniziati e dopo un breve rodaggio inizierò a provare l’arma nelle posizioni accademiche.
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