Perché si chiama .357 Magnum
Perché .357 se deriva dalla .38 Special? La prima cartuccia Magnum della storia ha introdotto un appellativo che è diventato estremamente popolare ed è stato utilizzato da numerose altre cartucce dopo la sua nascita.

Quando si proibisce qualcosa nel nome della sicurezza e del bene sociale si impongono divieti ai cittadini onesti, divieti che raramente hanno effetto anche sulle attività illegali dei criminali, ovvero sui problemi stessi da cui nasce il bisogno di sicurezza. Una lezione che ancora oggi sembriamo incapaci di imparare.
Fra il il 1920 e il 1933, in America il Proibizionismo fece dilagare la criminalità, con spietate guerre territoriali tra gangster per il predominio nel mercato nero degli alcolici. Affianco alle gesta di personaggi come Al Capone, Charles "Lucky" Luciano, Bugsy Siegel o Albert Anastasia, durante il Proibizionismo imperversarono anche criminali fra i più famigerati nella storia degli Stati Uniti, come Clyde Barrow e Bonnie Parker, John Dillinger e Ma Baker.
La cartuccia .357 Magnum nacque nel 1934, come diretta conseguenza dell'abbondanza di sparatorie che caratterizzò gli anni del Proibizionismo. In quegli anni fecero la loro comparsa i primi giubbotti antiproiettile, subito molto popolari tra i gangster e i “nemici pubblici” dell'epoca, mentre lo spessore elevato delle lamiere delle automobili e "l'energia" di molti criminali resero inefficaci munizioni come il .38 Special, spingendo FBI e Forze dell'Ordine ad adottare armi e munizioni più potenti.
La .38 Special era la cartuccia di servizio più comune in quegli anni, ma in quei contesti non era efficace (a volte non lo era nemmeno la .45 ACP) e le forze di Polizia erano sempre un passo indietro rispetto ai criminali. Sul fronte dei fucili molti dipartimenti iniziano a usare potenti fucili automatici come il Browning BAR in .30-06 Springfield, o le pistole semiautomatiche Colt 1911 camerate nel nuovissimo .38 Super Auto.
Ma nel caso dei revolver?

Smith & Wesson Model 27, il primo revolver ad essere camerato in .357 Magnum
Per questi motivi nel 1934 la Smith & Wesson, uno dei principali fornitori di armi da fuoco per le agenzie di polizia, introdusse una nuova cartuccia: la .357 Magnum.
Ideata dal famoso scrittore di armi, allevatore, cacciatore e sviluppatore di cartucce Elmer Keith, dall'esperto di balistica Philip B. Sharpe e da Douglas B. Wesson (nipote di Daniel B. Wesson), la nuova cartuccia .357 Magnum era basata sulla .38 Special, inizialmente nata per usare la polvere nera, ma presto convertita per usare polveri senza fumo, generando le stesse pressioni con una quantità molto minore di polvere, di fatto lasciando vuota la gran parte del bossolo.
La disponibilità di acciai migliori e migliori capacità di produzione spinsero Elmer Keith e Smith & Wesson a sfruttare appieno la capacità del bossolo, portando i limiti della cartuccia dai tranquilli 17.000 psi e 230 m/s del .38 Special ai 35.000 psi e quasi 400 m/s del .357 Magnum, con un proiettile da 158 grani. Per evitare che la nuova potente cartuccia .357 Magnum venisse camerata nei revolver .38 Special (con risultati catastrofici) la lunghezza del bossolo venne aumentata di 1/8 di pollice, come già era stato fatto per il .38 Special, rispetto al .38 Long Colt.
Si doveva trovare un nuovo nome per questa nuova potente cartuccia e, poiché il .38 Special non è in realtà un vero .38 , questa denominazione venne abbandonata in favore del calibro effettivo di .357 millesimi di pollice. Anche la definizione “Special” non era più sufficiente, così viene scelta una nuova denominazione, basata a quanto pare (OH! che ironia...) su un tipo di contenitore per alcolici: la bottiglia di champagne "Magnum", così chiamata dal latino magnum, che significa "grande", poiché la bottiglia è più grande della bottiglia di champagne standard così come il bossolo del .357 Magnum era più grande del bossolo originale .38 Special.
Introdotto nel 1935 e camerato per il .357 Magnum, il nuovo revolver Smith & Wesson 27 fu la pistola più potente del suo tempo, mentre l’azzeccata denominazione "Magnum" ad esso associata divenne estremamente popolare, per essere poi utilizzata nel corso degli anni per definire un gran numero di cartucce per pistola e fucile con bossoli più grandi o prestazioni balistiche maggiori rispetto alle cartucce originali.