IWI Tavor X95, il guerriero "civilizzato" (le origini)
Il fucile semi-automatico IWI Tavor X95 rappresenta la più recente versione civile del bull-pup israeliano Tavor: un'arma interessante, ora finalmente disponibile in Italia. In questo articolo ne ripercorriamo le origini.
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La storia del bull-pup israeliano Tavor inizia nel 1995, quando l'azienda statale IMI - Israel Military Industries – la cui divisione "Magen", dedicata alle armi leggere, è stata privatizzata nel 2005 assumendo la denominazione di IWI - Israel Weapon Industries.
La nuova azienda mise assieme un Team di progettisti capitanato da Zalmen Shebs e comprendente anche Tamir Porat al fine di sviluppare un fucile d'assalto d'impostazione Bull-Pup che risultasse più compatto sia del Galil che dell'M16, quindi più pratico nelle tipiche situazioni di combattimento urbano e operazioni anti-terrorismo che spesso impegnano le unità israeliane all'interno di spazi ristretti.
Realizzato pressoché interamente in polimero – ancora per allora una caratteristica estremamente innovativa – il fucile d'assalto Tavor entrò in produzione nell'anno 2001 e divenne ufficialmente l'arma d'ordinanza delle Forze Armate israeliane cinque anni dopo, divenendo nel frattempo l'arma d'impostazione Bull-pup di maggior successo commerciale dai tempi dello Steyr AUG, con vendite in almeno venticinque paesi.
Tutte le varianti del fucile d'assalto Tavor presentano un sistema di funzionamento tramite presa di gas indiretta tramite pistone a corsa lunga solidale al gruppo-otturatore per un facile e rapido smontaggio, e un pacchetto di scatto indipendente rimovibile.
La linea produttiva originale prevedeva quattro modelli: la variante-base TAR-21 con canna da 46 centimetri e la versione STAR da tiratore designato con canna accuratizzata della medesima lunghezza; il modello compatto CTAR, costruito sullo stesso chassis ma con canna da 38 centimetri; e il MTAR-21, ancora più corto – 33 centimetri di canna per 59 di lunghezza totale – costruito sulla base di un affusto estremamente ridotto nelle dimensioni.
Proprio dallo MTAR-21 ha origine il modello destinato al mercato civile, di cui parliamo in queste pagine.
Sebbene il cortissimo MTAR sia stato adottato in quantità estremamente limitate dal MOSSAD per operazioni di protezione ravvicinata di VIP, esso è stato accantonato nel 2003 in favore di un nuovo progetto, originariamente noto come "Tavor 2", che oltre a partorire una versione compatta del TAR-21 che fosse effettivamente pratica nell'utilizzo risultasse anche essere ergonomicamente meglio riuscita.
Con modifiche quali la ricollocazione della manetta d'armamento sopra la zona dell'impugnatura e un pulsante d'espulsione del caricatore sopra la guardia del grilletto che sostituisce la leva in prossimità del pozzetto, eventualmente la nuova versione dello MTAR si è evoluta talmente tanto da diventare un sistema d'arma a sé stante, con la denominazione di X95.
In servizio dall'anno 2009, la carabina d'assalto X95 è stata aggiornata nel 2015 con l'aggiunta di un'astina monolitica rotaiata in sostituzione di quella polimerica originale.
Realizzato in versioni con canne da 33, 38 e 42 centimetri, lo X95 è camerato per il calibro 5,56x45mm NATO ed è convertibile nei calibri .300 AAC "Blackout" e 5,45x39mm; tramite un kit di conversione che lo trasforma da un sistema a presa di gas a un semplice sistema a massa, lo X95 può essere anche trasformato in una pistola-mitragliatrice in calibro 9x19 Parabellum alimentata tramite caricatori UZI.
Attualmente lo X95 è per ora in servizio presso le forze armate di sei Paesi – compreso Israele, che in virtù della sua superiore maneggevolezza rispetto alle precedenti versioni del TAR-21, dopo averne dotato le sue forze speciali ha in mente di renderlo l'arma standard di tutte le unità di prima linea, riservando le altre versioni del Tavor a tutte le altre unità in sostituzione delle varianti del Galil e dell'M16. A ciò devono essere aggiunte le vendite alle unità di Polizia di un numero imprecisato di nazioni.
Oltre a qualsiasi tipo di ottica o altro designatore, grazie alle rotaie Picatinny, lo X95 è compatibile anche con lanciagranate da 40mm, incluso ovviamente l'IWI GL40.
Le versioni civili
Sin da subito, la IMI – poi IWI – aveva concepito una versione semi-automatica del TAR-21, denominata TC-21, che però era pensata come arma da pattuglia per le forze di Polizia e non per le vendite civili.
Agli inizi degli anni 2000 si parlò di accordi con la statunitense Barrett per la produzione in loco di una versione "Sporter" del Tavor, ma non se ne fece nulla. Qualche anno dopo, alcuni lotti di Tavor TC-21 furono esportati verso il Canada per la vendita sul locale mercato civile.
Solo nel 2012 si è iniziato a parlare seriamente di una produzione seriale di una variante sportiva del Tavor, con la fondazione della IWI US, Inc. a Harrisburg (Pennsylvania). Per facilitare la distribuzione in nord America e in altri Paesi, la IWI ha dotato la sua nuova filiale statunitense di capacità produttive a se' stanti, e i primi cloni civili del Tavor prodotti negli Stati Uniti sono arrivate sui mercati commerciali a partire dall'estate del 2013.
Nel 2015, in occasione dell'aggiornamento della versione militare dell'X95, la IWI US ne lanciava una variante semi-automatica per impieghi non solo di polizia, ma anche civili e sportivi.
Oggi questa versione civile, il Tavor X95, è disponibile anche in Italia, distribuuita da Prima Armi.
L'IWI Tavor X95 è disponibile in versione nera o color sabbia, e in quanto versione per il mercato civile, l'arma è incapace di accettare le componenti delle versioni a raffica o di essere convertita al funzionamento automatico.
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