IWI Galil ACE, il moderno AK d'Israele
Realizzato dalla Israel Weapon Industries e importato in Italia nella sua versione civile dalla Prima Armi, il fucile ACE è una versione estremamente modernizzata del classico Galil
Il fucile d'assalto Galil – progettato da Yisrael Galili e Yaacov Lior all'allora IMI - Israel Military Industries ed entrato in produzione a metà degli anni '70 del 20mo secolo – deriva direttamente dalle esperienze belliche dello Stato d'Israele contro gli Stati arabi negli anni '60 (Guerra dei Sei Giorni) e '70 (Guerra dello Yom Kippur).
Pur risultando vittoriose, le truppe israeliane avevano avuto modo di constatare la (reale o presunta) inaffidabilità dell'allora arma lunga d'ordinanza – il fucile FN FAL, denominato localmente ROMAT – negli ambienti desertici, in special modo se paragonato sia alle pistole-mitragliatrici Uzi in dotazione alle truppe paracadutiste d'Israele, sia ai Kalashnikov AK/AKM che armavano le truppe nemiche.
Proprio al "Kala", data la sua comprovata affidabilità, si è ispirato il Design di Galili e Lior, pur riprendendo alcuni miglioramenti che già la piattaforma AK aveva subito con la sua iterazione finlandese – il fucile d'assalto Valmet RK-62 – per migliorarne le Performance in climi estremi.
Sebbene già dall'epoca della guerra dello Yom Kippur gli Stati Uniti abbiano fornito a Israele grandi quantità di fucili e carabine M16A1 – che nel giro del quindicennio seguente sarebbero diventate di gran lunga le armi più usate dai corpi dello Stato ebraico – il Galil fu adottato non solo dalle forze armate e di Polizia israeliane, ma anche esportato nelle sue varie versioni in una quarantina di Paesi, molti dei quali hanno in seguito iniziato la produzione in loco su licenza.
Nel corso dei decenni, il Galil si è guadagnato sui campi di battaglia di tutto il mondo la nomea di versione di gran lunga più affidabile e performante del progetto di Mikhail Timofe'evič Kalashnikov. Ancora ampiamente presente e richiesto sul mercato, esso necessitava tuttavia di un aggiornamento per venire incontro alle necessità e alle esigenze dei combattenti del 21mo Secolo.
Riveduto e corretto
I fucili d'assalto IWI della serie ACE, o Galil ACE che dir si voglia, sono stati lanciati nel 2008. Nulla cambia in quanto ad assetto meccanico rispetto ai Galil della generazione precedente, anche se alcune componenti sono state riviste e migliorate. È stato invece modernizzato il Design, per rendere l'arma più maneggevole e soprattutto più versatile, pronta ad affrontare le sfide del 21mo Secolo.
È stata ampliata anche la gamma di calibri disponibili: i modelli ACE-21, ACE-22 e ACE-23 sono camerati per il 5.56x45mm NATO e impiegano caricatori proprietari da trentacinque colpi, a differenza degli ACE-N 21 e ACE-N 22 che usano caricatori STANAG 4179 tipo AR-15; i modelli ACE-52 e ACE-53 impiegano il calibro 7.62x51mm NATO e caricatori prismatici da venticinque colpi; infine, gli ACE-31 e ACE-32 sono in calibro 7,62x39mm e usano caricatori di tipo AKM.
I fucili della serie Galil ACE non sono stati adottati dallo Stato d'Israele, che sta completando il processo di standardizzazione dei Bull-Pup Tavor e X95; hanno però avuto successo commerciale all'estero, con l'adozione totale o parziale da parte di una quindicina di Paesi, cinque dei quali – Cile, Colombia, Perù, Ucraina e Vietnam – hanno chiesto e ottenuto la licenza per la produzione in loco.
Per il paese del sud-est asiatico, in particolare, è risultato decisivo il lancio dei modelli ACE-31 e ACE-32 in calibro 7,62x39mm, che sono stati adottati in quanto consentono di continuare a usare caricatori e munizioni dei vecchi "Kala".
Da un paio d'anni, versioni semi-automatiche dei fucili Galil ACE sono prodotte dalla IWI US, LLC. – sussidiaria nordamericana dell'azienda di Ramat HaSharon. I modelli corti sono realizzati in versione "pistolona", ovvero senza calciatura, a volte sostituita da uno "Stabilizing Brace", accessorio tutto americano pensato per conformarsi alle leggi d'oltreoceano sulle armi corte spallabili. I fucili in calibro .223, .308 e 7,62x39 sono invece disponibili in versione semi-automatica con canna da 16 pollici.
Polimero... ma non troppo
Uno dei principali problemi della piattaforma Galil originale che i tecnici della IWI hanno voluto risolvere era l'eccessivo peso. E ci sono riusciti usando il materiale principe dell'industria armiera del Terzo millennio: il polimero. Senza esagerare, però.
Le parti in polimero sono infatti limitate al calcio estensibile a sei posizioni con poggiaguancia regolabile su due posizioni; ai gusci protettivi applicati sull'astina rotaiata; e al semicastello inferiore, che oltre all'impugnatura ospita il pozzetto del caricatore con relativa leva di sgancio e la sicura sul lato sinistro (quella sul lato destro è posizionata sulla cassa).
La cassa del Galil ACE è realizzata, come nell'originale Galil, interamente in acciaio macchinato (non stampato!) e in seguito brunita in nero opaco.
Ovviamente la struttura dell'arma nella sua versione civile è costruita in modo da non accettare le parti delle controparti a raffica e per non rendere semplice la conversione con mezzi di fortuna, come vogliono le leggi nella maggior parte dei Paesi, tra cui l'Italia e gli USA. Da notare come sia la cassa, e non il semicastello inferiore, ad ospitare il pacchetto di scatto.
Il sistema di funzionamento del Galil ACE è quello tipico dell'AK – una presa di gas indiretta e non regolabile tramite pistone a corsa lunga – ma anche in questo caso il sistema è stato modificato e migliorato.
Più simile a quello del Valmet, il pistone del Galil presenta un pistone a testa cromata e un otturatore a testina rotante a due tenoni di chiusura estraibile dal portaotturatore. Il tubo di presa gas rimovibile è montato su una rotaia a coda di rondine macchinata sulla parte anteriore del fusto, cosa che ne impedisce gli spostamenti e i conseguenti effetti negativi sulla precisione.
L'intero sistema è sigillato per impedire l'ingresso e l'accumulo di corpi estranei: sul lato destro del fusto è presente un lamierino a molla che fiene spinto in basso dal movimento retrogrado della manetta dell'otturatore e risale da solo a chiudere la guida quando l'otturatore torna in chiusura.
Sulla parte superiore del tubo di presa gas e sul coperchio superiore del fusto (di tipo AK) è macchinata una rotaia MIL-STD 1913 Picatinny per il montaggio di ottiche. L'arma è altresì fornita di mire metalliche regolabili. Sul lato sinistro è presente uno scasso tra il fusto e il suo coperchio che consente il movimento della manetta d'armamento solidale all'otturatore.
La canna, lunga 406mm, è rotomartellata a freddo in acciaio al Cromo-Molibdeno-Vanadio e internamente cromata, e presenta quattro rigature destrorse con passo di 1:9". Alla volata è presente un rompifiamma avvitato su una filettatura destrorsa da 5/8×24 TPI.
Sin da subito, i primi Test del Galil ACE calibro 7.62x39mm nella sua versione civile, portati avanti da numerosi esperti americani, hanno evidenziato sia l'affidabilità del sistema – pari se non superiore a quella del leggendario Kalashnikov – sia la precisione: a 200 yarde, tirando in appoggio, un buon tiratore dovrebbe essere in grado di mettere tutti i colpi all'altezza del petto di un bersaglio NRA standard B-27.
Alle canoniche 100 yarde, sempre da appoggio, le prove dei colleghi americani hanno riportato rosate d'ampiezza variabile tra un minimo di 2,1 centimetri e un massimo di 4,64 centimetri a seconda del tipo di munizionamento utilizzato.
A conferma di quanto scritto dai nostri colleghi d'oltreoceano, la precisione nella manifattura e l'impiego di tecnologie e materiali d'ultima generazione si riflettono positivamente sulle prestazioni del Galil ACE.
Purtroppo in Italia il prezzo del Galil ACE è piuttosto alto per una variante AK, ma la qualità si paga: ma soprattutto, si pagano i dazi di esportazione dagli Stati Uniti (come abbiamo detto, gli ACE semi-automatici sono assemblati dalla IWI US) e la rarità di un'arma della quale si vendono fin troppi esemplari sul mercato americano per consentire l'esportazione in Europa in quantitativi tali da consentire un abbassamento dei costi.
IWI Galil ACE - Specifiche
Prima Armi S.r.l.
Galil ACE
Fucile semi-automatico
7,62x39mm Soviet / 5,56x45mm NATO / 7,62x51mm NATO
Recupero di gas indiretto tramite pistone a corsa lunga
Scatto a due stadi tipo M1 Garand / Galil Sniper da 21.4 N
Manuale ambidestra che interviene sulla catena di scatto
Caricatori tipo AK/AKM di qualsiasi provenienza, materiale e capacità (la conformazione del pozzetto non consente l'inserimento di caricatori a barattolo di tipo RPK)
Rotomartellata a freddo e cromata
7,62x39mm Soviet: 16" / passo di 1:9.45"
7,62x51mm NATO: 16" / passo di 1:12"
5,56x45mm NATO: 13.2" / passo di 1:7"
Tacca di mira e mirino regolabili con alette protettive laterali
Rotaia MIL-STD 1913 Picatinny per l'installazione di organi di mira ottici
887 mm (a calcio aperto e collassato)
3,86 Kg
Fusto macchinato in acciaio inossidabile con finitura protettiva nera opaca
Astina rotaiata in acciaio protetta da gusci in polimero
Canna in acciaio al Cromo-Molibdeno-Vanadio
Calcio e semicastello inferiore in polimero nero
Galil ACE 7,62x39mm Soviet / € 2.699
Galil ACE 5,56x45mm NATO / € 2.899
Galil ACE 7,62x51mm NATO / € 3.199