First Time, Good First

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Considerazioni sul primo Campionato del Mondo di Precision Rifle 22 che si è appena concluso in Italia, e sull’importanza di promuovere adeguatamente eventi sportivi importanti

First Time, Good First

Dopo intense giornate di tiro il PRS 22 World Championship ha calato il sipario sulle linee di tiro, gli atleti sono rientrati a casa e lo staff organizzatore si prende il proprio meritato riposo, non prima di un bel debriefing, ancora “caldi” dell’esperienza appena vissuta.

 

Per impegni personali non ho avuto l’opportunità di presenziare a tutte le giornate di tiro, da spettatore, ma posso sentirmi comunque fortunato per essere stato presente ad una di esse.

La campionessa del mondo 2022 della categoria PRS Ladies, la diciottenne americana Payton Grimes

La campionessa del mondo 2022 della categoria PRS Ladies, la diciottenne americana Payton Grimes

Un’esperienza assolutamente positiva.

 

Per quanto possa essere di aiuto allo Staff che ha gestito l’evento, offro qui a seguire alcune stringate osservazioni personali.

 

L’Umbria è sempre vincente, ovunque offre paesaggi che il mondo ci invidia, un’accoglienza turistica senza pari, mentre il “Tiro a Volo Piancardato” (Collazone, PG) ed il suo personale sono stati un vero asso nella manica.

 

L’antropizzazione del nostro territorio rende difficile la presenza di poligoni di tiro “a norma”, ma a Piancardato i tanti stages del Campionato Mondiale PRS 22 hanno avuto un’ottimale disposizione.

 

Non ho notato intoppi organizzativi nella gestione delle navette, negli spostamenti delle squadre, nei RO … netta la sensazione che sia andato tutto bene.

 

Qualche piccolo problema, qualche piccola sbavatura c’è stata, impossibile il contrario, ma le espressioni degli atleti internazionali, i loro sorrisi, confermano che si è trattato di “piccolezze”.

 

Tutto questo deve essere visto alla luce della giovane età di PRS Italia, che in pochissimi anni di attività si è guadagnata la fiducia della sede americana per organizzare un Mondiale: non un campionato regionale, ma un Mondiale.

 

Bravi.

 

Però, se penso alla dirigenza PRS Italia, un appunto lo devo fare.

 

Posso capire che, essendo stato in assoluto il primo Campionato del Mondo di Precision Rifle 22, la paura che qualcosa potesse andare storto sia stata tanta e che tutti i responsabili organizzativi abbiano dato il massimo per la gestione diretta dell’evento, infatti è stato ben gestito. Ma un evento del genere, un Campionato del Mondo, avrebbe dovuto essere promosso e comunicato in tutt’altro modo.

 

Da parte dei responsabili PRS italiani, la comunicazione non è stata curata adeguatamente.

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Per quanto a livello organizzativo qualunque cosa sia stata fatta in maniera eccellente, agli occhi dell’opinione pubblica, non quella “locale” ma quella nazionale e internazionale, l’informazione mediatica è stata tralasciata.

 

Viviamo in un mondo in cui Internet ci consente di veicolare bene qualunque informazione, eppure prima dell’evento, effettuando una ricerca sul Web, non appariva nessuna pagina dedicata all’annuncio e alla promozione del Campionato Mondiale. Perfino la pagina web realizzata dal TAV Piancardato non saltava fuori nei risultati di ricerca.

Nota della Redazione: Leonardo Umberto Andreoli, intento a documentare fotograficamente l'evento per GUNSweek.com

Nota della Redazione: Leonardo Umberto Andreoli, intento a documentare fotograficamente l'evento per GUNSweek.com

La mia non vuol essere una polemica, sciocco anche solo pensarlo.

 

No, il mio è un semplice dispiacere da appassionato che crede fortemente in questa disciplina.

 

Oggi, più di ieri e ancor più per un domani prossimo, è importante comprendere l’importanza che la comunicazione professionale dovrebbe avere nel pianificare, annunciare, promuovere e documentare un bellissimo evento sportivo internazionale come questo: un mondiale che avrebbe potuto rappresentare una grandissima opportunità per promuovere gli sport del tiro agli occhi di chi non lo conosce, per fronteggiare meglio chi le armi ce le vorrebbe togliere.

 

Non entro nel merito del fatto che una promozione professionale dell’evento avrebbe fatto felici anche i suoi sponsor, che collaborano direttamente alla crescita di qualsiasi sport.

 

Però ritengo che con un'adeguata strategia di promozione preventiva dell'evento, sul campo di tiro avremmo visto molte più persone appassionate di armi e di tiro, piuttosto che solo ed esclusivamente i tiratori e i loro accompagnatori, come invece è stato.

 

Quindi ripeto: tutto bene, ma impariamo e cerchiamo di fare meglio, per il futuro, senza dimenticare che il futuro è già oggi.

 

Parafrasando il claim di una storica campagna pubblicitaria della Kodak: una foto che non c’è è un evento che non esiste.

 

Complimentandomi con i dirigenti di PRS Italia per l’ottima riuscita “tecnica” dell’evento, meno per quella mediatica, vi proponiamo alcune foto scattate in poche ore dal team GUNSwweek.com: che purtroppo, del fatto che in Italia si sarebbe svolto un Campionato del Mondo di PRS 22, lo ha scoperto per caso.

 


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