Atlas Forces Rewold: lo shotgun tattico turco... particolare
L'azienda turca Atlas Forces propone un fucile semi-automatico calibro 12 per impieghi sportivi, difensivi e tattici di un tipo molto particolare: il modello "Rewold" presenta un serbatoio amovibile con quattro camere da quattro cartucce ciascuno, rotabile manualmente, per una capacità totale di sedici cartucce
Negli anni più recenti, il comparto armiero turco ci ha abituati a realizzazioni caratterizzate da soluzioni tecniche ed estetiche che possiamo definire, in mancanza di parole migliori, "particolari".
Tra queste troviamo sicuramente il fucile semi-automatico "Rewold" calibro 12, prodotto dall'azienda Atlas Forces, con sede a Konya – città dell'Anatolia che oggi ricopre di fatto il ruolo di capitale dell'industria armiera turca.
Il Rewold è un fucile semi-automatico con sistema di funzionamento a presa di gas costruito sulla base di un semicastello inferiore in polimero – comprensivo di calcio con poggiaguancia regolabile, impugnatura verticale compatibile AR-15 e pacchetto di scatto – e un castello superiore in ERGAL-55 che ospita l'otturatore e su cui si impernia la canna, protetta da un'astina in polimero.
Dal punto di vista dei comandi, il modello Rewold è decisamente convenzionale: la manetta d'armamento si trova sul solo lato destro, la sicura manuale è posizionata di fronte alla guardia del grilletto in forma di un vistoso pulsante a traversino di colore rosso, e su tutto il castello superiore corre una rotaia MIL-STD 1913 Picatinny a piena lunghezza, che consente l'installazione di ottiche da puntamento o mire abbattibili.
Due porzioni di rotaia più corte, posizionate ai lati dell'astina sulla sua estremità anteriore, consentono invece l'impiego di accessori tattici. La canna del fucile Rewold è realizzata in acciaio 4140 e disponibile in versioni da 47, 51 o 61 centimetri di lunghezza, ed è compatibile con diverse tipologie di strozzatori, compresi quelli per le munizioni Slug.
Ad essere unico – più o meno – è il sistema di alimentazione: il fucile Atlas Forces Rewold impiega un caricatore orizzontale amovibile che si installa sotto l'astina, e presenta quattro serbatoi indipendenti da quattro colpi ciascuna, per un totale di sedici cartucce calibro 12 con bossolo da 76mm (Magnum, per intenderci), oltre alla possibilità di ospitare una diciassettesima cartuccia in canna.
Il caricatore orizzontale è tenuto in sede da un blocco frontale facilmente raggiungibile col dito indice della mano debole. Ciascuno dei quattro serbatoi si allinea alla cucchiaia d'alimentazione ruotando manualmente il caricatore.
Una volta che quattro colpi vengono sparati, l'otturatore dell'arma resta aperto; a quel punto è possibile possibile ruotare il caricatore di un quarto di giro in senso antiorario per allineare la camera successiva, il che porterà l'arma a camerare automaticamente una cartuccia nuova.
Il caricatore può anche essere ruotato manualmente a camera carica, consentendo all'utente di inserire nelle diverse camere del caricatore tipologie di munizionamento diverso da selezionare rapidamente a seconda della necessità del momento.
Il concetto non è nuovo: la prima arma ad impiegare tale sistema di funzionamento è stato il fucile americano SRM Arms Model 1216, lanciato nel 2011, che pur essendo ancora in produzione non ha mai ottenuto il successo sperato a causa del prezzo elevato rispetto ai prodotti più direttamente concorrenti.
Dalla sua, il modello Rewold ha sicuramente il fatto di essere realizzato in Turchia, con quel che ne consegue in termini di quantità prodotte e prezzo al pubblico.
Una versione precedente del Rewold – denominata AS-17 e caratterizzata da un'altra tipologia di calciatura – è distribuita in Francia e nel Regno Unito già da qualche tempo. Attualmente, tuttavia, non ci sono indicazioni riguardo alla distribuzione in Italia.