Glock serie V, in arrivo a novembre (negli USA)
Arriveranno negli USA il 30 novembre le nuove pistole Glock serie V, che sostituiranno a catalogo quasi tutti i modelli attualmente in produzione... vediamo perchè!

Le Glock della serie V arriveranno sul mercato USA alla fine di novembre, dopo l'annuncio di uscita di produzione – ancora una volta, per il mercato americano – di quasi tutta la serie di pistole Glock esistenti
La notizia è filtrata in rete il giorno 21 ottobre tramite The Glock Store, un rivenditore indipendente con sede a Nashville, nel Tennessee, e confermata per E-Mail il giorno successivo dalla stessa Glock, Inc. – filiale USA dell'azienda austriaca, con sede a Smyrna, in Georgia – al famoso sito The Firearm Blog: il 30 novembre arriveranno, sul mercato statunitense, le nuove pistole Glock serie V.
L'annuncio ufficiale è arrivato appena due giorni dopo che l'azienda stessa aveva aggiornato il suo sito USA per spostare la maggior parte delle sue pistole della Gen.5 sotto la categoria "Discontinued" (uscite di produzione).
Rivoluzione, dunque, in arrivo almeno sul mercato statunitense per le armi corte del marchio austriaco? Non esattamente. I dettagli saranno ovviamente resi noti il 30 novembre, o poco prima, ma sembra che le Glock della serie V saranno praticamente identiche ai modelli già in produzione, con alcune modifiche alla catena di scatto, al carrello e al percussore mirate ad uno specifico scopo: impedire l'uso delle famose "Glock Switch".
Poco noti, finora, in Europa ma ormai endemici sul mercato nero statunitense, questi piccoli oggetti sono installabili in fase di smontaggio da campagna sulla maggior parte delle pistole Glock, in sostituzione del tappo posteriore del carrello, e consentono all'arma di sparare a raffica.

Le Glock della serie V saranno modificate per non accettare più le famose "Glock Switch"
Le switch sono state vendute a lungo, in diverse varianti e forme, su siti di Drop-shipping cinesi come "sicure manuali per cloni Glock soft-air"; da molto tempo tuttavia circolano in rete gli schemi necessari a realizzarli con una qualsiasi stampante 3D, in metallo o plastica, il che ne ha favorito la proliferazione tra i criminali negli Stati Uniti.
Il 16 ottobre, il governatore anti-armi della California, Gavin Newsom, ha firmato una legge che entrerà in vigore a luglio dell'anno prossimo e che vieterà la vendita di nuove pistole Glock nello Stato USA; tale legge, AB1127, è stata approvata sfruttando proprio la scusa della compatibilità con le famigerate "Glock Switch".

La forma più tipica delle "Glock Switch", sempre più spesso stampate in 3D dopo la chiusura di molti siti Internet di vendita; sulle nuove Glock della serie V, non saranno più utilizzabili
Una legge così sarebbe facilmente abrogabile d'autorità dalla Corte Suprema, visto l'indirizzo preso da quest'ultima negli anni passati in termini di Secondo Emendamento; a preoccupare l'azienda austriaca e la sua filiale USA, spingendole alla decisione di rivoluzionare la loro intera linea produttiva, non sarebbe dunque il provvedimento legislativo californiano e i tanti che molti altri Stati governati dai democratici anti-armi minacciano di approvare, quanto piuttosto le cause civili intentate dalle amministrazioni comunali di numerose città, come Seattle e Chicago, contro Glock proprio per via della compatibilità con i dispositivi di conversione illegale.
Le Glock della serie V, completamente incompatibili con le "Glock Switch", sembrano dunque essere una soluzione ad un problema che rischia di costare all'azienda centinaia di milioni di dollari, anche se a causa di cause legali partigiane portate avanti da amministrazioni gestite da una parte politica notoriamente ostile al Secondo Emendamento.
Al momento non è noto se questo cambiamento interesserà anche i mercati al di fuori di quello statunitense, Europa compresa; ma non sono pochi, in queste ore, a chiedersi dove si tracci la linea tra l'innovazione, sempre giusta e bene accetta, e l'inutile rincorsa sia degli espedienti del mondo criminale – che per definizione non rispetta le leggi ed é sempre all'opera per aggirare ogni limite anche di natura tecnologica posto alle sue attività illegali – che dei patémi della lobby disarmista che è pronta a sfruttare al massimo ogni scusa pur di disarmare i cittadini onesti e mettere in ginocchio l'industria, costi quel che costi.