L'annuncio ufficiale è stato dato dalla famosa azienda austriaca nel pomeriggio del 6 dicembre: alla fine di febbraio sarà ufficialmente lanciata la nuova generazione di pistole Glock.

Dopo le polemiche seguite alla presentazione della "Serie V" avvenuta alla fine di novembre sul solo mercato USA – praticamente una linea di pistole Glock Gen.5 con alcune modifiche alla catena di scatto per scoraggiare, peraltro senza successo, l'installazione delle famose "Glock Switch" – è in dirittura d'arrivo la Gen6 delle pistole polimeriche striker-fired che negli anni '80 hanno cambiato per sempre il mondo delle armi corte da difesa, servizio e tiro sportivo.

La data di lancio annunciata sul sito ufficiale Glock è di 75 giorni dal 6 dicembre, ovvero il 21 febbraio.

Ciò indicherebbe un debutto in occasione dell'edizione 2026 di IWA OutdoorClassics, che si terrà a Norimberga dal 26 febbraio al 1 marzo prossimi, ma è molto probabile che le nuove Glock Gen6 si possano vedere anche allo SHOT Show di Las Vegas, dal 20 al 23 gennaio. 

Sono state già annunciate tuttavia, a linee generali, le novità che contraddistingueranno le Glock di sesta generazione da tutte le altre.

Almeno all'inizio, la sesta generazione di pistole Glock sarà disponibile in sole quattro varianti calibro 9x19mm Parabellum: le classiche Glock 17 e Glock 19 e le "crossover" Glock 45 e Glock 46. Interessante il restyling del fusto della Glock 17, che risulta avere un dust cover rotaiato più corto.

I carrelli, macchinati in acciaio con finitura nera in Tenifer, mantengono lo stile dei carrelli della Gen.5: alleggeriti frontalmente per facilitare l'inserimento in fondina, con fresature di maneggio anteriori e posteriori verticali molto profonde, e un sistema integrale di montaggio per ottiche a punto rosso di piccole dimensioni che si adatta a diversi modelli tramite piastrine intercabiabili.

Salta subito all'occhio come questo non sia il sistema MOS a cui siamo abituati da anni, ma neppure il sistema COA sviluppato in collaborazione con Aimpoint e presentato all'inizio del 2025.

Il fusto, come sempre realizzato in polimero nero, presenta tre dorsalini intercambiabili di diverse taglie – tutti con coda di castoro estesa per favorire una posizione più alta della mano forte sull'impugnatura e migliorare il controllo in fase di tiro – e una nuova texture grippante denominata RTF6 che unisce le precedenti RTF2 e RTF4 per favorire una presa salda in ogni condizione.

L'impugnatura non presenta scanalature frontali per le dita, tipiche delle Glock di terza generazione, e il suo profilo all'altezza delle guancette è più alto per adattarsi meglio alla curvatura naturale delle mani del tiratore.

La leva di rilascio dello Hold Open presenta inoltre un fencing inferiore ad alto profilo per impedire l'attivazione accidentale, e una superficie grippante è stata inserita su ambedue i lati sopra la guardia del grilletto per fornire un solido punto d'appoggio per il pollice al tiro e per l'indice quando non si è ancora pronti al fuoco.

Le Glock Gen.6 presenteranno inoltre un grilletto a faccia piatta per favorire un posizionamento corretto del dito, evitare gli strappi e migliorare la costanza nel tiro, nonché un fondello dell'impugnatura svasato, a mo' di "minigonna" come quelle impiegate sulle armi da tiro dinamico sportivo, per velocizzare la ricarica.

Non é ancora chiaro se le Glock Gen.6 condivideranno con la serie V le modifiche alla catena di scatto intese a impedire l'installazione delle famigerate "Glock Switch" – modifiche che, lo ripetiamo, erano già state aggirate dalla criminalità USA con nuove Switch già quindici giorni dopo il lancio della serie V – ma il tappo posteriore del carrello pare avere una diversa foggia, e sarà inoltre fatto in metallo anziché in polimero.