FN Day 2024 – Test nuove FN 502, 509 e 545 Tactical
In occasione dell’FN Day organizzato dall’Armeria Casabella di Casatenovo (LC) presso il poligono Defense360, abbiamo provato le nuove pistole FN 502, FN 509 e FN 545 in versione Tactical.
Fotografie di: Marco Dell'Acqua
Domenica 12 maggio, presso il poligono Defense 360, nel contesto del torneo IDPA Brownell’s Grand Slam, s’è tenuto l’FN Day organizzato dall’Armeria Casabella di Casatenovo, con la collaborazione di Fakta Non Verba, dove si potevano provare con mano le nuove pistole FN 502 Tactical, FN 509 Tactical e FN 545 tactical, occasione di cui abbiamo naturalmente approfittato.
Disponibili per la prova una FN 502 in calibro 22 Long Rifle, una FN 509 in 9x19 e una FN 545 in .45 ACP, tutte in versione Tactical.
Fusto polimerico per tutte e tre, meccanismo basato su un sistema Browning modificato, con canna che chiude con risalto della camera di cartuccia nella finestra d’espulsione (come ormai quasi tutte le semiauto moderne), con scatto a percussore lanciato per 509 e 545, chiusura a massa e cane esterno per la 522.
Tutte e tre le armi sono dotate di canna filettata per il montaggio di accessori e moderatori di suono (in quei paesi in cui le leggi sono basate sulla realtà e il buon senso), e per questo motivo dotate di mire di tipo “suppressor sight”, con carrello fresato per il montaggio di mirini a punto rosso.
La tacca di mira è integrale alla piastra che riempie la fresatura per il punto rosso e protetta da due vistose alette che in puntamento vanno a produrre un’inquadratura peculiare, che ricorda più una SMG che una pistola. Le mire sono però sorprendentemente efficaci: se la loro altezza e le alette possono inizialmente lasciare perplessi, all’atto pratico tacca e mirino vanno a formare un’inquadratura ben contrastata, netta, con luce tra mirino e tacca giusta quanto basta a fornire un buon equilibrio tra pronta acquisizione degli organi di mira e precisione nel tiro mirato.
Gli scatti, di tipo rollover, pur di peso adeguato a un’arma di servizio, consentono un’ottima precisione e risultano facili e ben sfruttabili anche da principianti.
Fa eccezione la FN 502 che presenta uno scatto più leggero e netto, ma fortunatamente non troppo: uno scatto non eccessivamente “facile” è molto importante in un’arma propedeutica, ed è un aspetto sotto cui altre versioni in .22 LR di armi di servizio risultano carenti, con scatti che di fatto mascherano quasi tutti gli errori, a parte i più grossolani, impedendo al principiante di imparare un corretto controllo del grilletto, cosa che la FN502 permette invece di fare.
Non fraintendetemi, la FN 502 è molto precisa, grazie alla canna fissa e alle tolleranze strette: semplicemente non vi farà nessun favore e, se strappate, il colpo andrà diversamente dagli altri, evidenziando subito l’errore.
Sulla FN509 e FN545 il reset è corto e netto, permettendo sequenze rapide molto veloci.
La FN 509 è dotata di un’impugnatura molto confortevole: tutti i comandi sono a portata di pollice e le scanalature sul carrello, unitamente alle alette di protezione della tacca di mira, consentono di scarrellare agevolmente anche a chi non abbia una presa granitica. Allo sparo le reazioni sono contenute e, anche se il rilevamento è leggermente accentuato dall’altezza della canna sulla mano, la pistola si comporta in modo molto omogeneo e prevedibile, così che è possibile esplodere colpi in rapida successione restando agevolmente sul bersaglio.
La FN 545 si è rivelata una vera sorpresa, nel senso che allo sparo, pur avendo un rinculo più marcato della 9x19, questo di fatto non risulta significativamente maggiore, ma solo “diverso”. Ciò avviene, a mio parere, grazie a tre fattori fondamentali.
Il primo è la dimensione dell’impugnatura, più spessa di quella della 9mm, che distribuisce l’impulso di rinculo su una superficie più ampia della mano, riducendone l’effetto percepito.
Il secondo è il fusto in polimero, che comunque contribuisce ad ammortizzare.
Il terzo è proprio l’altezza della canna sulla mano, che fa sì che parte del rinculo si disperda in rilevamento anziché “botta” sulla mano del tiratore.
Come dicevo, un rilevamento maggiore non è necessariamente un difetto: regolare e omogeneo (come in questo caso) in effetti risulta più facile da controllare nel tiro rapido di un’arma con rilevamento più contenuto ma irregolare e capriccioso.
Di fatto, nel tiro rapido la FN 545 è efficace quanto la FN 509, proprio grazie alla prevedibilità e regolarità del suo funzionamento. Nel complesso, ho trovato tutte e tre le pistole FN molto piacevoli da usare, decisamente efficaci e controllabili, ma devo dire che, da un punto di vista di divertimento puro, la FN 502 vince a mani basse: è una di quelle .22 con cui si consumerebbe una cassa di cartucce in un pomeriggio, divertendosi tanto nel tiro di precisione pura quanto nel plinking.
La FN 509 e la FN 545 sono invece due armi da difesa decisamente efficaci e, con l’adozione di un punto rosso, non sfigurano nemmeno nel tiro dinamico.
Oltre a mettere a disposizione le armi in prova, l’Armeria Casabella aveva anche un banco con un ricco assortimento di accessori e un’esposizione di una variegata collezione di coltelli Extrema Ratio e torce tattiche Nitecore.
Giacomo e Alessandro, titolari dell’armeria, hanno risposto con l’usuale competenza alle domande dei partecipanti che desideravano maggiori informazioni circa le caratteristiche e allestimenti delle armi in questione.
L’evento ha permesso a numerosi tiratori di ogni livello di esperienza di saggiare le caratteristiche delle nuove semiautomatiche FN Serie 5xx, seguiti scrupolosamente da Orlando, istruttore di Fakta Non Verba che, oltre a curare la sicurezza, ha consentito ai tiratori di trarre il massimo vantaggio dall’esperienza fornendo preziosi consigli di tiro.