Beretta APX Combat
Si amplia la linea APX di Beretta: il modello Combat, con canna filettata e carrello predisposto per il montaggio di ottiche, si propone sia sul mercato professionale che come alternativa per i tiratori civili, incarnando la quintessenza della pistola da tiro tattico-operativo moderna
Vistasi per la prima volta allo SHOT Show di Las Vegas lo scorso gennaio, la Beretta APX Combat arriva a tempi di record sul mercato civile italiano rispetto ai tempi piuttosto lunghi a cui siamo abituati.
Non c'è molto che si possa dire sulla Beretta APX che non sia già stato detto: la prima Striker-Fired per impieghi da difesa-servizio e tattico-operativi dell'azienda di Gardone Val Trompia è stata lanciata nel 2017, dopo essersi piazzata tra le finaliste della gara MHS per la fornitura di una nuova pistola alle Forze Armate USA – gara vinta da SIG Sauer.
Con il lancio della APX, la Beretta ha allineato il suo catalogo all'offerta della maggior parte dei suoi più diretti concorrenti sui mercati sia civili che professionali, ove ormai spopolano le pistole con fusto polimerico e percussore lanciato. Per gli anni a venire, la APX dovrebbe configurarsi come erede – tanto negli impieghi, quanto a livello prettamente industriale – sia della leggendaria serie M92 che ormai ha fatto il suo tempo quanto della linea Px4 Storm con canna rototraslante, un'arma tecnicamente ineccepibile per la sua nicchia nonostante qualche (fisiologico) passo falso iniziale, e che forse avrebbe meritato maggior fortuna.
Il fatto che la grande gardonese punti molto sul Design della APX per svecchiare il suo catalogo di armi corte si desume dal lancio in tempi molto brevi di una serie di modelli che hanno portato una gamma intera sul mercato nel giro di poco più di un'anno.
Oltre alle compatte APX Compact e APX Centurion, immesse sui mercati nordamericani da circa un mese, sono arrivate quest'anno anche le APX RDO e, per l'appunto, Combat. Entrambe si caratterizzano per la possibilità d'impiego di puntatori ottici di piccole dimensioni.
Oltre all'innegabile vantaggio dato dalla presenza di un Micro-Dot nell'ingaggio di bersagli mobili in situazioni difensive e tattico-operative, la crescente popolarità anche tra tiratori esordienti o amatori di discipline che prevedono l'uso di pistole da difesa-servizio munite di sistemi di puntamento elettro-ottico – segnatamente la categoria Production Optics di IPSC e le Carry Optics di USPSA e IDPA – ha creato in effetti un'importante nicchia di mercato in cui le due nuove Beretta si ritagliano un ruolo da protagoniste.
Ciò è particolarmente vero per questa APX Combat, che oltre alla predisposizione all'uso di ottiche di tipo Reflex di piccole dimensioni, si distingue dal modello-base per l'impiego di una canna allungata.
La canna della Beretta APX Combat – rotomartellata a freddo – è infatti lunga 125 mm contro i 108 (4 pollici) del modello-base, e presenta sei principi di rigatura destrorsi con passo di 1:250mm per i calibri 9mm (9x19 Parabellum per l'esportazione e i mercati professionali, 9x21 IMI per l'Italia) e di 1:400mm invece per il calibro .40 Smith & Wesson.
La canna presenta una filettatura da 1/2x28TPI alla volata, coperta da una rondella proteggifiletti facilmente rimovibile. La volata filettata consente di installare compensatori, rompifiamma o freni di bocca Aftermarket – accessori fondamentali per chi voglia cimentarsi nelle discipline di tiro menzionate in precedenza – e per gli impieghi professionali e laddove sia consentito, funge da interfaccia per silenziatori e soppressori di suono.
L'altra particolarità che contraddistingue la Beretta APX Combat dal modello base è il carrello ridisegnato, in comune col modello APX RDO, che consente l'installazione di ottiche di piccole dimensioni.
Oltre ad una sede ridisegnata per il bilanciere della sicura automatica al percussore – che, com'è noto, quando si preme il grilletto sporge dalla sua sede nella parte superiore del carrello – la Beretta APX Combat presenta un'interfaccia proprietaria intercambiabile che tramite l'installazione di quattro piastrine di montaggio consente l'utilizzo dei Micro Red Dot più popolari sul mercato: cinque diversi modelli prodotti da Burris, Trijicon, Leupold, C-More e Docter.
Ciascuna pistola Beretta APX Combat viene fornita in dotazione con il Set completo di quattro interfacce e un coperchio che consente di proteggere la sede dell'ottica quando non in uso e dunque di utilizzare l'arma senza puntatori Reflex. Unico "neo" del sistema, se così si può dire, è che la posizione e l'altezza dell'interfaccia e il Design delle ottiche difficilmente consente alle stesse di entrare in Cowitnessing con le mire metalliche, a meno di non sostituirle con altre di profilo più elevato.
Come già accennato, la Beretta APX Combat è disponibile in Italia nei calibri 9x21 IMI e .40 Smith & Wesson; per l'export e per i mercati professionali, è realizzata anche in calibro 9 Parabellum. I caricatori utilizzati sono i medesimi del modello-base: da dieci o quindici colpi in 9x21 e .40, con la possibilità di impiegare anche caricatori da diciassette colpi in calibro 9mm.
Poiché la Beretta APX Combat è classificata come arma sportiva sul mercato italiano, è possibile acquistare separatamente caricatori maggiorati: fino a diciotto colpi calibro .40 Smith & Wesson e ventun colpi calibro 9x21.
Ad un prezzo che si attesta attorno agli 800 euro, la Beretta APX Combat è una delle migliori alternative nella sua nicchia di mercato attualmente disponibili ai tiratori italiani. La distribuzione è già in corso.