AceCo Micro-Shot: lo spray per autodifesa... di precisione
Proseguiamo nella nostra carrellata di pistole da autodifesa non letale allo spray OC con un prodotto americano: il Micro-Shot della AceCo è realizzato con tecnologie e materali d'altissimo livello, è intuitivo nell'uso, ed impiega ricariche facili da reperire in Italia
Vi parliamo del Micro-Shot prodotto dalla AceCo Precision Manufacturing perché il nostro precedente articolo sullo spray Walther PDP della UMAREX ha dato origine ad una certa qual controversia, tra i nostri lettori, sulla validità e soprattutto sull'opportunità di acquisto e porto degli emettitori di spray per autodifesa che abbiano l'aspetto di una pistola.
Intendiamoci: da esperti del settore, noi non intendiamo affermare che il porto di uno strumento da difesa non-letale sia preferibile, superiore, o anche solo paragonabile al porto difensivo di un'arma da fuoco. Ma come sappiamo benissimo, quest'ultimo non è sempre possibile, e soprattutto in Italia, a differenza del porto di spray al pepe, non è per tutti.
Inoltre, come già detto nel nostro articolo sul Walther PDP, vi ricordiamo che in Italia l'acquisto di spray antiaggressione deve passare per le mani di distributori autorizzati, che ne abbiano preventivamente verificato la commerciabilità sul mercato civile, nel rispetto delle normative vigenti nel nostro paese.
Nel caso del Micro-Shot della AceCo tuttavia non vediamo ostacoli di alcun tipo, in quanto l'oggetto in se stesso non è un'arma, ma soprattutto, fa uso delle stesse cartucce spray OC degli ASP Key Defender, che sono già legalmente autorizzate e commercializzate in Italia.
Di certo i criminali non hanno problemi ad approvvigionarsi di armi da fuoco sul mercato nero, e a portarle e usarle in spregio a tutte le leggi.
Fortunatamente, tuttavia – non solo in Italia e in Europa, ma persino negli Stati Uniti d'America! – i criminali tendono a far uso di armi da fuoco solo in determinati tipi di aggressioni e rapine, e la maggior parte degli omicidi commessi con armi da fuoco vede come vittime altri criminali, nell'ambito ad esempio di guerre tra organizzazioni malavitose.
Ne deriva che – con la significativa eccezione di Paesi ad alto tasso di violenza come il Brasile – in quasi tutto il mondo la stragrande maggioranza delle aggressioni predatorie contro vittime casuali in strada vede ancora l'uso di oggetti diversi da armi da fuoco: armi da punta o da taglio, oggetti contundenti.
E se si vive in un Paese ove a restrizioni legali piuttosto ferree sul porto di armi da fuoco fa da contraltare la legalità del porto di spray antiaggressione che abbiano l'aspetto di una pistola può fungere da deterrente. Ma ci sono alcune importanti considerazioni da fare.
Gli studi infatti dimostrano che nella stragrande maggioranza delle aggressioni, la semplice apparizione di un'arma nelle mani dell'aggredito è sufficiente a far cessare la minaccia e a convincere l'aggressore a desistere. Negli Stati Uniti, la maggior parte degli usi difensivi d'armi da fuoco ha termine in questo modo, prima ancora che sia sparato un colpo.
Quindi, spray antiaggressione il cui erogatore abbia l'aspetto di una pistola possono fare da deterrente contro un aggressore disarmato, o armato di coltello o altro oggetto contundente: perché la maggior parte delle aggressioni avengono in spazi angusti o scarsamente illuminati ed è quindi possibile che l'aggressore scambi l'oggetto per un'arma da fuoco vera e cessi l'aggressione.
Ma se portiamo il ragionamento all'estremo, le cose cambiano prospettiva.
L'unico vero aspetto critico di questo genere di strumenti da difesa di libera vendita è proprio il fatto di sembrare una pistola. Quando infatti lo impugnate, gli occhi dell'aggressore, i passanti, le forze dell'ordine, nelle vostre mani vedranno "una pistola": e questo causerà certamente reazioni che innalzeranno il livello della tensione, con conseguenze che potrebbero facilmente diventare estreme.
Se l'aggressore è disarmato, malamente armato o scarsamente motivato, potrebbe desistere dai suoi intenti. Ma se invece fosse armato di pistola e fortemente motivato (ad esempio sotto l'effetto di stupefacenti) potrebbe reagire con maggior forza. In parole povere, rischiate di farvi sparare perché "sembrava che in mano aveste una pistola".
Da un punto di vista pratico, questi strumenti devono quindi essere gestiti in modo identico ad una vera pistola: da portare nascosti, da non sfoggiare né estrarre mai se non è assolutamente necessario. Del resto, esibirli senza motivo vanificherebbe il nostro vantaggio sull'aggressore.
Detto questo, l'ergonomia di questi strumenti rappresenta un vantaggio indiscutibile: uno spray al peperoncino che abbia la forma di una pistola sarà sempre più comodo da "indirizzare" di un tipico spray a bomboletta o a forma di bastoncino, per citare le forme più comuni.
Per puntare una bomboletta o una penna spray bisogna piegare la mano, il polso, spesso il gomito: non si tratta di movimenti naturali o che risultino facili nei momenti di foga e panico che caratterizzano una situazione di difesa da un attacco violento. In tali casi, i risultati possono essere fatali: ci vuole poco a perdere la bomboletta o la penna spray, o peggio ancora ad usarla accidentalmente contro se' stessi!
Un oggetto che abbia la forma di una pistola, d'altro canto, può essere usato in un modo solo. Impossibile sbagliare.
Veniamo dunque al "piatto del giorno": il Micro-Shot. Prodotto dalla AceCo Precision Manufacturing – azienda con sede a Boise, nello Stato USA dell'Idaho – il Micro-Shot è un emettitore ricaricabile che impiega bombolette legali e facilmente reperibili sul mercato italiano: le ricariche per lo spray ASP Key Defender.
Il fatto di utilizzare ricariche facilmente reperibili conferisce decisamente al Micro-Shot un vantaggio commerciale sui prodotti più direttamente concorrenti.
L'emettitore Micro-Shot della AceCo consta di due porzioni assemblate, entrambe ricavate in alluminio 6061-T6 macchinato dal pieno.
La porzione inferiore, ovvero il fusto con la sua impugnatura alleggerita e la guardia del grilletto, è anodizzata in nero. La porzione superiore, invece, è cava per ospitare la cartuccia di spray ed è disponibile in versione verde, blu, arancione, viola, rossa o rosa. Su di essa è presente un rialzo a piena lunghezza che funge, per così dire, da bindella di mira.
Stando a quanto sostiene la AceCo, il Micro-Shot è stato concepito basandosi sulle caratteristiche ergonomiche e sulla comodità di porto e d'uso di una delle pistole subcompatte da difesa personale più vendute negli USA: la semi-automatica Smith & Wesson M&P Shield. Il Micro-Shot è lungo appena 12 centimetri, alto dieci e mezzo, largo due, e pesa appena 340 grammi da carico.
Nella maggior parte dei casi in cui lo spray al peperoncino non abbia effetto, ciò è riconducibile a fattori relativi alla qualità o alla data di scadenza del prodotto, oppure a errori commessi dall'utilizzatore.
È più facile che uno spray al pepe sia poco efficace se di scarsa qualità o a bassa concentrazione. È dunque sempre consigliabile scegliere prodotti di marche note, seppure più costose, e ad alta concentrazione.
Al riguardo bisogna ricordare che la concentrazione consentita in Italia prevede una percentuale di OC disciolto non superiore al 10%, con una concentrazione massima di capsaicina e capsaicinoidi totali pari al 2,5%; ebbene, a differenza di quanto si pensa, non solo questa è una concentrazione che viene difficilmente superata anche dagli spray in dotazione alle Forze dell'Ordine in molti Paesi – che spesso differiscono solo per la presenza nel composto anche di altri tipi d'irritanti oltre all'OC – ma si tratta di una concentrazione che negli USA viene considerata efficace persino sugli orsi.
C'è poi il problema della data di scadenza: la maggior parte dgli spray al peperoncino usano propellenti che dopo due anni al massimo tendono a scadere, rendendo il composto inutile. Le bombolette vanno dunque ispezionate e sostituite periodicamente.
Prodotti che impieghino sistemi ad aria compressa o pirotecnici per propellere una miscela irritante che viene tenuta sigillata fino al momento dell'impiego non sono interessati da questa vulnerabilità. È il caso, sul mercato italiano, dei "Guardian Angel" della svizzera Piexon o del russo BAMER.
È opinione comune – ed errata – che gli spray antiaggressione venduti in Italia siano di scarsa o nessuna efficacia.
È vero che l'efficacia dello spray al pepe, sulla carta, è legato a fattori variabili che vanno dalla sensibilità individuali alla concentrazione di capsaicina e capsaicinoidi consentita dalla legge in ciascuna giurisdizione.
Al riguardo, in Italia, è sempre il caso di ricordare il Decreto num.103 del 12 maggio 2011 - regolamento concernente la definizione delle caratteristiche tecniche degli strumenti di autodifesa che nebulizzano un principio attivo naturale a base di Oleoresin Capsicum e che non abbiano attitudine a recare offesa alla persona, in attuazione dell'articolo 3, comma 32, della legge n. 94/2009.
Di fatto, tuttavia, sempre parlando in generale, lo spray al pepe è quasi sempre efficace: è una questione di chimica e biologia, e il fattore individuale – la scarsa sensibilità di date persone – è estremamente raro in rapporto alla popolazione.
Il principio attivo dello spray al peperoncino è lo Oleoresin Capsicum, o OC: si tratta di un concentrato resinoso di capsaicina, una molecola contenuta nei peperoni e peperoncini del genere Capsicum.
Il meccanismo d'azione della capsaicina è tale da renderla efficace su tutti i mammiferi, e gli studi scientifici dimostrano che esso lo rende efficace anche su quegli individui che siano sotto l'effetto di droghe come il PCP che li rendano immuni all'effetto di irritanti di sintesi (come il CS o il Mace) o persino all'effetto dei Taser.
Ebbene si: ci sono ancora casi in cui nulla supera Madre Natura – a parte alcune decine di grani di lega metallica ben piazzati, ovvimente.
Ovviamente lo spray al peperoncino ha effetto solo a contatto con le mucose dell'aggressore. Quindi, non c'è scampo: il getto di spray o di gel balistico deve colpire in faccia.
Bisogna fare sempre attenzione ad evitare ostruzioni degli ugelli, o peggio ancora, ad un utilizzo non corretto di bombolette o emettitori che possano portare l'utente ad accecarsi da solo.
È il genere di problema che prodotti come lo AceCo Micro-Shot nascono per risolvere. Ovviamente anche il Micro-Shot dev'essere tenuto in stato d'efficienza, ispezionato spesso per assicurarsi che l'ugello frontale non sia ostruito e che la data di scadenza della ricarica non sia passata, e ovviamente portato in modo da facilitare la rapida estrazione. Proprio come si farebbe con una pistola.
Ancora una volta, dobbiamo ripetere: non si può certo sostenere che uno spray al pepe sia sempre meglio di un'arma da fuoco per la difesa personale. Ma laddove l'arma da fuoco non sia un'opzione praticabile, la scelta dev'essere ponderata e l'alternativa più efficace dev'essere selezionata con la massima cura. Perché in gioco ci potrebbe essere la nostra vita.
L'emettitore di spray antiaggressione Micro-Shot della AceCo è semplicissimo da utilizzare: infilando un dito dietro al grilletto, lo si spinge in avanti per inserire la ricarica nel foro sul retro. Se al rilascio del grilletto la leva in coda allo "scatto" sporge dietro la bomboletta, l'operazione è stata compiuta nel modo corretto. Alla pressione del grilletto, tale leva preme la bomboletta contro l'ugello e fa partire il getto.
Per lo scaricamento o la sostituzione della bomboletta, si spinge il grilletto in avanti e si reclina il Micro-Shot verso l'alto per far cadere la bomboletta dal foro.
Il grilletto ha un peso di circa cinque chili, e consente di far partire da sei a otto getti da mezzo secondo, o un lungo getto di cinque/sei secondi a seconda del livello di pressione. Il peso dello scatto soddisfa le disposizioni normative di legge italiane, che prevedono la presenza di un "sistema di sicurezza contro l'attivazione accidentale": senza una pressione deliberata, il Micro-Shot non può attivarsi.
Il getto è nebulizzato, di forma conica, e arriva a due/tre metri di distanza al massimo – come da disposizioni di legge. Le dimensioni totali e dell'impugnatura lo rendono ideale per donne, giovani, e più in generale per utilizzatori con mani piccole.
Il Micro-Shot della AceCo è compatibile con la maggior parte delle fondine per pistole subcompatte presente in commercio.
Il suo unico punto debole è il prezzo: 150 dollari – circa 140 Euro, al netto delle spese di spedizione. Si tratta di un prezzo elevato per la media del segmento, ma è anche vero che dietro al prodotto c'è una lunga fase di progettazione, e che viene realizzato con materiali e tecnologie d'alta gamma. La speranza, ovviamente, è che presto inizi in Europa una distribuzione diretta che possa far abbassare il prezzo.
Secondo la AceCo, il Micro-Shot è "l'ultimo spray antiaggressione che comprerete mai" – ciò potrebbe essere vero non solo per l'alta qualità del prodotto: il Micro-Shot è infatti coperto da una garanzia a vita contro i guasti e le rotture.
La AceCo spedisce il Micro-Shot ovunque nel mondo. Ai potenziali clienti internazionali si raccomanda di contattare l'azienda per il calcolo delle spese di spedizione.