Rievocazioni storiche: finalmente una legge che valorizza le armi storiche e le repliche
Una nuova legge licenziata dal Parlamento attribuisce finalmente dignità alle rievocazioni storiche, dando finalmente importanza anche alle armi e agli equipaggiamenti, ma non solo dal punto di vista scenografico
È in vigore dal 1° novembre 2024 la legge numero 152 del 7 ottobre 2024 che definisce e riconosce le rievocazioni storiche quali patrimonio culturale da promuovere, incentivare e salvaguardare. La legge è l’unione delle iniziative di simile tenore dei parlamentari Virginio Caparvi e Federico Mollicone, rispettivamente di Lega e Fratelli d’Italia.
La nuova legge riconosce che le armi e gli equipaggiamenti hanno un ruolo preciso e fondamentale in queste manifestazioni, e prevede per questo che ai partecipanti sia consentito esibire, portare e usare (con munizioni a salve) armi da fuoco fabbricate anteriormente al 1950 e le loro repliche, previa dettagliata autorizzazione dell’autorità locale di pubblica sicurezza.
Allo stesso modo è consentito il porto di archi e balestre, come anche di armi bianche quali spade, sciabole, armi d’asta, baionette, pugnali e stiletti.
Da oltre sessant'anni l'Italia è il principale produttore mondiale di fedeli repliche di armi da fuoco storiche del periodo che va dalla metà del Settecento fino alla fine dell'Ottocento, con aziende ormai famose e apprezzate in tutto il mondo come Pedersoli, Uberti, Pietta, Chiappa, le cui riproduzioni (armi vere assolutamente fedeli e funzionanti, non copie inerti) non solo vengono utilizzate da decenni nelle rievocazioni storiche di decine di migliaia di appassionati reenactors in tutto il mondo, ma sono anche protagoniste delle principali pellicole cinematografiche hollywoodiane a tema storico dal 1960 in poi.
Non possiamo che apprezzare questa legge che attribuisce dignità a un fenomeno così importante e qualificante per la valorizzazione culturale della storia e degli eventi che l'hanno caratterizzata nei secoli, nel cui contesto le armi hanno sempre avuto un ruolo di primo piano.
Le radici delle rievocazioni storiche affondano nell’antica tradizione delle feste storiche urbane, incentrate su competizioni legate alla suddivisione del territorio in contrade.
Ma negli ultimi sessant'anni abbiamo assistito alla crescita dell'historical reenactment (rievocazione storica) fenomeno mondiale di grande rilevo iniziato negli Stati Uniti con le celebrazioni del centenario della Guerra Civile Americana (1861-1961), proprio anche grazie alla disponibilità di repliche di armi storiche Made in Italy, ma poi esploso in tutto il mondo ed esteso ad un gran numero di altre rievocazioni di altri eventi storici. Un "passato vivente" imperniato sulla messa in scena di battaglie e altri eventi storici, realizzati con il massimo grado di accuratezza sia nella ricostruzione sia nell’immedesimazione da parte degli attori.
Ricordiamo a tutti che in Italia le moderne repliche di armi storiche monocolpo ad avancarica
sono di libera vendita già da molti anni.
Il loro acquisto è libero, consentito senza porto d'armi, a tutti i cittadini italiani maggiorenni.
All’articolo 8 della nuova legge vien modificato l’articolo 4 della legge 110/75, al termine del quale troviamo ora aggiunto il seguente comma:
“In deroga a quanto stabilito dal presente articolo, in occasione di manifestazioni di rievocazione storica, ai partecipanti alle manifestazioni stesse è consentito esibire, portare e usare, con cartucce a salve, le armi fabbricate anteriormente al 1950 e le loro repliche, previa autorizzazione dell’autorità locale di pubblica sicurezza, rilasciata all’ente organizzatore sulla base di un dettagliato elenco delle armi e dei loro portatori.
Alle medesime condizioni di cui al periodo precedente è consentito anche il porto di archi, balestre, spade, sciabole, armi d’asta, baionette, pugnali e stiletti”.
In Italia, le repliche di armi storiche monocolpo ad avancarica - come quelle prodotte da Pedersoli o Chiappa - sono di libera vendita già da molti anni, dotate di matricola e quindi assolutamente tracciabili, come previsto anche dalla normative europee in materia di armi. Copie fedeli di armi storiche che vengono normalmente utilizzate non solo in eventi di rievocazioni storiche e i moltissime produzioni cinematografiche, ma anche e soprattutto in competizioni di tiro sportivo in tutto il mondo.
Dal Palio di Siena alle ricostruzioni delle battaglie risorgimentali, fino alle rievocazioni storiche della Prima e della Seconda Guerra Mondiale, in Italia questi eventi tengono viva la memoria storica e i processi della cultura intangibile, contribuiscono alla costruzione e al mantenimento delle identità locali, innestandosi con fenomeni più moderni come il cosplaying e i giochi di ruolo, con l’influenza importante della promozione e valorizzazione turistica.
Per ora sono state censite quasi 1.500 rievocazioni storiche e la legge si propone di esaurire il censimento e di stilare un elenco-calendario, a cura del ministero della Cultura, definendo precise caratteristiche affinché le manifestazioni possano fregiarsi del logo "Rievocazione Storica Italiana", secondo il giudizio di una commissione scientifica di 15 membri, e ottenere anche forme di sostegno finanziario.
Il Ministero dell'Istruzione e del Merito si occupa di promuovere iniziative didattiche e formative, finalizzate alla conoscenza storica del patrimonio culturale nei suoi diversi aspetti. Il provvedimento contiene la delega al Governo ad adottare decreti legislativi recanti la disciplina del patrimonio culturale immateriale, in conformità alle disposizioni della Convenzione UNESCO.
NDR - Una "commissione scientifica di 15 membri"? Incrociamo le dita, che in Italia di commissioni fatte da "tecnici" senza qualifiche adeguate ne abbiamo avute e ne abbiamo sempre troppe.