SDM M77 Commando: il bull-pup cinese
È distribuito in Italia dalla Prima Armi il fucile semi-automatico SDM M77 Commando prodotto dalla Sino Defense Manufacturing: un bull-pup semplice e interessante
Nel 1997, l'Esercito cinese faceva sfoggio per la prima volta di un fucile d'assalto Bull-Pup di concezione relativamente semplice e moderna, sviluppato e prodotto localmente: il QBZ-95, camerato in un calibro leggera ad alta velocità proprietario, il 5.8x42mm.
Per l'esportazione verso i mercati militari internazionali, della stessa arma fu realizzata una versione – denominata QBZ-97 – camerata per la cartuccia standard NATO calibro 5.56x45mm e si alimentava tramite caricatori STANAG 4179; questa versione è stata venduta alle forze armate di Bangladesh, Birmania, Cambogia, Pakistan, Sri Lanka e Sudan.
Nel corso degli anni, la piattaforma QBZ-95/97 si è evoluta in diverse varianti, e alla fine degli anni 2000, l'industria armiera cinese – sempre più attenta alla domanda del mercato civile occidentale – ha partorito delle versioni semi-automatiche del sistema destinate ai tiratori sportivi e agli appassionati di armi.
I primi esemplari sono stati immessi sul mercato canadese nel 2008; più o meno sei anni dopo, sono arrivate anche in Europa, con la carabina semi-automatica M77 Commando, prodotta sotto il marchio S.D.M. - Sino Defense Manufacturing.
Il Bull-Pup... meno complicato
La S.D.M. M77 Commando è una versione civile della carabina automatica QBZ-97B – o NQZ03B (97) secondo alcune fonti – ovvero la versione corta per l'export del fucile d'assalto QBZ-97: un'arma pensata per l'impiego su distanze ravvicinate da parte di personale di polizia, forze speciali, operatori dei servizi di scorta VIP, personale di sicurezza a bordo di imbarcazioni militari, e molto altro ancora.
Saltano subito all'occhio le differenze tra lo S.D.M. M77 Commando e le sue versioni militari, sia Full-Size che compatte.
A differenza della carabina corta a raffica QBZ-97B, infatti, lo S.D.M. M77 Commando presenta una canna ragionevolmente più lunga – 365mm, che porta la lunghezza totale a 62 centimetri.
Ciò è dovuto al fatto che nella maggior parte del Paesi europei, dato il recepimento della direttiva UE armi da fuoco, per qualificarsi come arma lunga un modello deve essere più lungo di 60 centimetri ed avere una canna più lunga di 30 centimetri.
Per il resto, lo S.D.M. M77 Commando riprende in pieno l'architettura dell'arma originale: il castello è in metallo, e ad esso è imperniata la canna con relativo sistema di recupero gas. Il poggiaguancia e i due "semicastelli" superiore ed inferiore – il primo integrante l'ampia maniglia di trasporto, il secondo comprendente la doppia impugnatura e il grilletto, con relativa e semplice barra di scatto – sono in polimero ad alta resistenza.
La manetta d'armamento dello S.D.M. M77 Commando, che funge anche da sistema di rilascio dell'otturatore in apertura (Hold Open), è solidale al pistone di riarmo ed è protetta dalla maniglia di trasporto, la quale integra la tacca di mira regolabile per l'ingaggio su diverse distanze. La sicura a due posizioni si trova in coda al calcio, sul lato sinistro, mentre il pulsante per il rilascio del caricatore si trova su quello destro.
L'unico altro comando dell'arma è presente alla base della rampa del mirino: si tratta della valvola che consente la regolazione su due posizioni (1 e 2) del sistema di presa gas. Lo M77 Commando impiega un pistone a corsa lunga per il riarmo dell'otturatore a tre tenoni di chiusura con testina rotante – un otturatore dal Design proprietario, caratterizzato da numerose caratteristiche uniche, non ultimo il fatto che quest'arma è uno dei pochi esemplari di Black Rifle a percussore lanciato.
Lo smontaggio avviene tramite la rimozione di un perno passante posizionato sul calcio, che consente la rimozione del poggiaguancia e del calciolo ammortizzato in gomma, e di conseguenza l'estrazione del gruppo-otturatore e del pistone dalla cassa.
Fatto ciò, è possibile rimuovere un secondo perno passante posto poco dietro l'impugnatura per svincolare e rimuovere i due gusci anteriori in polimero, di fatto realizzando lo smontaggio completo in grande semplicità. Le componenti sono davvero poche, e ancora di più sono quelle tanto piccole da potersi eventualmente perdere.
Lo M77 Commando al tiro
Lo M77 Commando della S.D.M. ha molti lati positivi che, a prima vista, non saltano all'occhio. Anzitutto, la sensazione al tiro è molto piacevole, e lo scatto – seppur lungo – è molto leggero e non presenta ruvidità.
Il rinculo percepito è decisamente più basso di quello che ci si aspetterebbe, pur essendo un calibro .223 Remington, grazie anche al peculiare rompifiamma a tromboncino con base cilindrica (denominato XTR-33) che fa parte integrante del sistema di presa gas, è avvitato alla volata e assicurato da un tubo metallico con guida a molla che corre parallelamente alla canna in coda ad esso.
E ancora: sebbene la finestra d'espulsione si trovi sul solo lato destro, i bossoli vengono espulsi energicamente in avanti e verso l'alto. Una complicazione per chi vorrebbe poterli recuperare facilmente, un sollievo per chi vuole essere ragionevolmente sicuro di poter provare a sparare dalla spalla sinistra.
Inoltre, il peso dell'arma è ben bilanciato, cosa molto rara nella categoria dei Bull-Pup, e la precisione è migliore di quel che ci si potrebbe immaginare vista la canna con sei rigature destrorse e passo di 1:7.
Come tutte le armi, anche lo S.D.M. M77 Commando non è scevro da difetti, ed essendo GUNSweek.com un Media completamente indipendente, non abbiamo remore ad esaminarli.
I primi lotti importati in Italia sono stati caratterizzati da ripetuti e gravi inceppamenti, e da un generale problema di "capricciosità" a seconda del caricatore impiegato. La Prima Armi ha provveduto al richiamo in azienda degli esemplari difettosi e alla sostituzione di estrattore ed espulsore, e l'intervento ha risolto i problemi, che non si sono più presentati sui lotti successivi. A Prima Armi vanno riconosciute una serietà e una dedizione nei confronti del cliente che oggi si vedono raramente nel settore.
I caricatori STANAG metallici e i polimerici meno spessi come i MagPul P-MAG continuano ad essere la scelta migliore per lo M77 Commando, mentre con altri caricatori in polimero presenti sul mercato si hanno problemi d'inserimento dovuti alle dimensioni tipicamente militari del pozzetto del caricatore. Il problema si può risolvere utilizzando caricatori un po' consunti, oppure alleggerendo artificialmente la struttura degli stessi con un qualsiasi strumento.
Le mire possono essere considerate problematiche per alcuni utenti: il piano di mira presenta infatti un profilo molto basso, essendo direttamente derivato dall'assetto delle mire dell'arma militare, che a sua volta è stato concepito in base all'anatomia-tipo del soldato cinese, che è molto più basso di statura rispetto all'occidentale medio.
Il mirino è regolabile in elevazione e deriva, ma richiede uno strumento del tipo utilizzato per il settaggio delle mire di tipo AK.
Sulla maniglia di trasporto è presente una guida per l'installazione di ottiche di puntamento, ma si tratta di una guida proprietaria per l'impiego di ottiche militari cinesi; questo problema è stato risolto già da anni da alcune aziende canadesi che producono basi Picatinny da installarsi sulla stessa – e questo tipo d'interfaccia è oggi disponibile anche ai tiratori europei tramite la Prima Armi.
Definire lo M77 Commando "spartano" è dire poco – tanto che l'arma non presenta neppure le interfacce per accessori tattici tipiche della maggior parte delle armi moderne.
Una soluzione che l'utente può adottare per ovviare al problema è utilizzare delle interfacce generiche aftermarket come ce ne sono tante disponibili sul mercato.
Lo S.D.M. è rustico e semplice... e funziona perfettamente, soprattutto da quando i problemi dei primi lotti sono stati risolti. Lo smontaggio per la pulizia e la manutenzione è semplicissimo, l'alimentazione avviene tramite caricatori di facile (e poco costosa) reperibilità, la precisione è soddisfacente, e la classificazione (13_01440s1) è da arma sportiva.
S.D.M. M77 Commando - Specifiche
S.D.M. - Sino Defense Manufacturing
Prima Armi S.r.l.
M77 Commando
Fucile semi-automatico
.223 Remington
Semi-automatica, recupero di gas indiretto tramite pistone a corsa lunga regolabile
Singola azione, stadio singolo, a percussore lanciato
Manuale che interviene sulla catena di scatto
Caricatori STANAG 4179 (tipo AR-15) di qualsiasi capacità
365 mm
6 rigature destrorse con passo di 1:7, rompifiamma a tromboncino con base cilindrica (XTR-33)
Tacca di mira regolabile per l'ingaggio su distanze variabili; mirino regolabile in elevazione e deriva
Predisposizione per il montaggio di ottiche
610 mm
2,9 chilogrammi
Cassa e canna in acciaio inossidabile; poggiaguancia e chassis superiore e inferiore in polimero
1399 euro