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VIDEO: Bleeding First Responder, il vero primo soccorso
Corsi di questo tipo si fanno simulando situazioni reali. Non si tratta di sostituirsi ai medici esperti, ma sapere cosa fare in caso di emorragia massiva. Il ruolo di supervisione degli istruttori nella gestione organizzativa è di fondamentale importanza
Il progetto “Bleeding First Responder” (BFR) nasce dalla volontà di Salvamento Academy e di quattro professionisti del mondo sanitario, sia civile che militare, di creare uno strumento di risposta, pratico e semplice, nel caso di ferite massive, siano esse causate da armi da fuoco, da armi bianche, da esplosioni o da cadute accidentali.
In ambito militare, questo problema si è posto alcuni anni fa quando si è iniziato ad indagare sulla tipologia di ferite mortali subite dal personale in teatro operativo: la risposta è stata il protocollo TCCC, acronimo di Tactical Combat Casualty Care.
Lo scopo di questi corsi è quello di rendere una parte di questi strumenti accessibile al resto della popolazione, per preservare le funzioni vitali in attesa dell’arrivo dei soccorsi o della neutralizzazione della minaccia.
Il corso BFR non ha la presunzione di creare dei piccoli “Combat Life Saver” armati di tourniquet e garze emostatiche, ma solo di diffondere una cultura del soccorso qualsiasi sia la sua professionalità o le sue esperienze pregresse.
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