Libro: Active Killer - Hostile Events Response Compendium
Lupi solitari, active killers, active shooters: sono termini che i media usano per indicare gli autori di stragi. In un libro in lingua italiana, Luca Paccariè traccia le linee guida per affrontare questi tragici eventi
La gestione dello stress fisico ed emotivo è un argomento piuttosto trattato nei testi dedicati alla difesa e come ben sappiamo occorre un training ben preciso per ovviare ai deficit derivanti da esso.
Immaginiamo ora di trovarci nel bel mezzo di un attacco da parte di un cosiddetto "Lupo solitario" (un Hostile Event per citare il titolo del libro), è chiaro che la nostra sopravvivenza e quella di chi in quel momento ci sta accanto, dovrà basarsi su una strategia ben precisa, rispettando delle regole chiare, occorre quindi un training dedicato.
Argomento poco diffuso in Italia l'Active Killer Response è materia ben conosciuta e diffusa negli Stati Uniti.
In un centinaio di pagine e con uno stile di scrittura molto personale e diretto, Luca Paccariè condensa vent'anni di studi personali, delineando sia la figura dell'Active Killer, sia la corretta sequenza di azioni da intraprendere per salvaguardare la nostra vita.
Un vero e proprio manuale operativo in cui capitoli si presentano molto chiari e schematici. Ad arricchire le tematiche un interessante numero di dati e statistiche, sono riportati, inoltre, alcuni passaggi (in inglese) di alcuni autorevoli esperti di questa tematica.
Abbiamo rivolto all'autore alcune domande per meglio capire argomentazioni e finalità del suo scritto.
A CHI È RIVOLTO IL LIBRO?
Più che un libro è un compendio, una linea guida. Questo compendio è destinato per i civili non armati. È una risorsa per chi si trovasse bloccato nel mezzo di un evento traumatico quale il Active Killer/Hostile Event.
CHE COS'È UN ACTIVE KILLER?
Gli Active Killers sono, secondo la definizione ufficiale, uno o più individui determinati a uccidere o a tentare di uccidere dei civili in una zona limitata e densamente popolata.
Nella maggior parte dei casi, gli Active Shooters utilizzano armi da fuoco e vi è sempre un metodo per la loro selezione di vittime e dell’obiettivo. La definizione, generica, ma più corretta è Active Killer
DA QUANTO TEMPO TI INTERESSI DI QUESTO ARGOMENTO?
Dal 1994. Durante un viaggio negli USA ho sentito parlare di active shooter/mass murder ed è stato interesse al primo ascolto. Internet doveva ancora arrivare, quindi si andava di fax e di posta ordinaria. Poi è arrivato il web, i training in Italia, gli e-learning e Amazon.
È IMPORTANTE DIFFONDERE LA CULTURA DI RESPONSE DA ACTIVE KILLER?
Si, ne sono assolutamente convinto. I recenti tragici eventi di Mumbay, Nairobi, Parigi, Londra, Nizza, Monaco e Las Vegas hanno messo in luce che non sempre i first responder (Forze di Polizia,Forze Armate,Agenzie di sicurezza privata) possono essere già sul posto e non sempre possono garantire un veloce intervento.
Essenziali quindi, sono le procedure di intervento immediato indirizzate a tutti coloro, siano essi dipendenti di aziende private o di pubbliche amministrazioni, semplici visitatori, che devono attuare per salvare la propria vita.
Applicare il principio della linea guida definita Run Hide/Barricade & Fight (Scappa, nasconditi/barricati e combatti sono tre principi base del programma) ci dà la capacità di assumere un ruolo attivo per la nostra protezione personale e dei nostri familiari e aumentare la possibilità di sopravvivenza.
“Aumentare la possibilità” significa che nessuno può garantire al 100% la nostra sopravvivenza. Ma piuttosto che niente, meglio piuttosto...
Chi è Luca Paccariè?
Classe 1965 istruttore di tiro e proprietario della Tactical Training (www.tacticaltraining.it) ha seguito corsi presso: I.C.E.Training di Rob Pincus, ITTS di Scott Reitz, Suarez International, Team One, Strategos International, International School of Tactical Medicine, Vikers International.
Il libro è disponibile presso i seguenti distributori a un prezzo di 14€: