SAG AK Chassis MK2: per modernizzare il "Kala"
La Sureshot Armament Group, azienda con sede in Russia e Repubblica Ceca, produce l'interessante SAG AK Chassis MK2: più che un accessorio, un sistema per modernizzare e rendere più efficiente l'arma più iconica della Guerra Fredda
L'altissima popolarità e l'enorme diffusione delle armi lunghe basate sulla piattaforma AKM, tanto tra i tiratori civili quanto fra gli operatori professionali di tutto il mondo, ha portato già da qualche tempo l'industria a partorire soluzioni che consentano di attualizzare la piattaforma e di migliorarne sensibilmente le prestazioni per quanto riguarda soprattutto la maneggevolezza e la compatibilità con gli accessori.
Al di là di alcune soluzioni di fabbrica (rotaie aggiuntive sulle plastiche, ecc.), tuttavia, questo sforzo è stato finora compiuto soprattutto dall'industria Aftermarket statunitense e israeliana, e ha partorito rotaie aggiuntive, nuovi guardamani, sistemi d'interfaccia integrali ed altre componenti Drop-In che sono accessori puri, ovvero non vanno ad intervenire sulla componentistica vera e propria dell'arma.
Questo è cambiato quando la SAG - Sureshot Armament Group – azienda operante dalla Russia come SAG Mechanical bureau, LLC., ma operativa anche in Repubblica Ceca come SAG KGr s.r.o., con sede a Praga, per quei mercati che non possono commerciare direttamente con Mosca – ha presentato il SAG AK Chassis MK2, sistema che trascende i confini del classico "rotaione" e adotta alcune soluzioni tecniche pensate per migliorare effettivamente le prestazioni dell'arma in fatto di funzionamento.
Il SAG AK Chassis MK2 non è pensato, infatti, solo per migliorare la compatibilità con ottiche e accessori, ma anche per migliorare la precisione dell'arma su cui è montato lasciando la canna libera di flottare al suo interno. In questo modo si riduce, o si elimina del tutto, lo spostamento del punto d'impatto anche laddove si spari usando un Rest o un treppiedi.
Inoltre, poiché l'astina non tocca la canna – ma questo lo vedremo tra poco – essa non aumenta significativamente di temperatura anche dopo 120 colpi sparati in rapida successione, consentendo dunque un utilizzo prolungato sia nel tiro rapido semi-automatico (ad esempio durante gare e competizioni di tiro dinamico), sia in fuoco a raffica negli impieghi professionali.
Ma andiamo con ordine.
Il SAG AK Chassis MK2 è realizzato tramite macchinari a controllo numerico di alta precisione, e rimpiazza non solo l'astina dell'arma su cui viene installato, ma anche il blocco di supporto della canna (o Trunnion che dir si voglia) e il tubo di presa gas. Questi due ultimi componenti sono realizzati in acciaio brunito, e sono integrali al resto della struttura che invece è in alluminio T7075 con anodizzazione nera.
Sotto questo punto di vista, l'installazione dello Chassis può risultare un importante miglioramento per quegli utenti che impieghino armi di derivazione AK/AKM con Trunnion realizzati per colata, che notoriamente offrono un'affidabilità inferiore.
Date le tolleranze molto strette dello Chassis – e poiché essa richiede la rimozione della tacca di mira e del Trunnion – l'installazione andrebbe lasciata alle mani competenti di un armaiolo.
Tuttavia il manuale utente illustra la procedura passo per passo, consentendo dunque anche agli utenti, purché in possesso dei giusti strumenti e con la competenza adeguata, di procedere al montaggio.
L'azienda ricorda tuttavia che date le variabili nelle specifiche delle diverse incarnazioni civili e militari della piattaforma AK/AKM, è necessario misurare il diametro della canna con un calibro e selezionare la variante più adeguata alle proprie esigenze in fase d'acquisto. In alcuni casi potrebbe essere necessario rimuovere 1mm di materiale dallo Chassis prima dell'installazione, perciò rivolgetevi ad un professionista.
In seguito all'installazione sarà apprezzabile una variazione di peso di circa 200 grammi, a seconda della configurazione.
Abbiamo voluto testare il SAG AK Chassis MK2 su un AK-103 della SDM - Sino Defense Manufacturing, di proprietà personale dell'autore. Al di là delle considerazioni d'utilità generale, la scelta è stata fatta prendendo in considerazione alcuni fattori, di mercato e non solo.
Gli AK della SDM godono di un buon seguito tra i tiratori del nostro paese, come anche in altri paesi europei, per via del loro rapporto qualità-prezzo che li rende sicuramente molto appetibili soprattutto per i First-Time Buyers e per chi cerca un Black Rifle con cui... giocare.
Il loro successo è dato anche dalle restrizioni imposte dalla recente direttiva europea sulle armi demilitarizzate e dalla scarsa disponibilità di mercato dei modelli semiautomatici di moderna produzione russa causata dal prolungarsi delle sanzioni internazionali contro l'industria armiera di quel paese, cosa che impatta anche sul prezzo finale, quando disponibili.
Com'è noto, sugli AK di produzione cinese possono registrarsi variazioni anche marcate in fatto di quote e tolleranze rispetto ai modelli di produzione russa ed europea.
Il fatto che si sia potuto procedere con successo all'installazione dimostra che lo Chassis MK2 della SAG può essere installato su qualsiasi variante della piattaforma AK, commerciale o militare, migliorandone sensibilmente qualità e prestazioni rispetto alla configurazione di fabbrica.
Nello specifico, dopo l'installazione si è provveduto a testare l'arma in parola con 300 colpi (dieci caricatori da trenta colpi), dei quali 150 in tiro sostenuto con cambi rapidi di caricatore.
L'installazione si è rivelata solida, e sebbene non siano state effettuate prove di rosata, lo Chassis si è dimostrato all'altezza di quanto dichiarato dall'azienda produttrice, migliorando la stabilità dell'arma al tiro in particolar modo all'imbracciata e ridistribuendo meglio il peso della stessa; i risultati sul bersaglio si sono altresì rivelati sensibilmente migliori, anche nel tiro rapido.
Lo Chassis AK MK2 della SAG presenta una rotaia MIL-STD 1913 Picatinny per ottiche che corre dall'estremità posteriore fino alla finestra d'espulsione; in fase di smontaggio dell'arma per la pulizia e la manutenzione, la componente resta affissa.
In coda alla rotaia sono presenti una serie di slot per il montaggio di ottiche Trijicon ACOG tramite la peculiare base proprietaria; la rotaia presenta anche una sede in cui inserire la mira posteriore originale dell'arma.
Il SAG AK Chassis MK2 può essere ordinato con o senza guardamani; è configurato per accettare le astine del fucile Bushmaster/Remington ACR, in metallo o polimero (in quest'ultimo caso potrebbe essere necessario rimuovere del materiale dall'astina per installarla, date le già citate tolleranze molto strette).
L'azienda ne produce una versione macchinata in alluminio, con slot M-LOK che consentono il montaggio di rotaie Picatinny per accessori. L'astina è tenuta in sede da un perno passante a vite e presenta sedi per magliette ad aggancio-sgancio rapido per cinghia di tracolla.
Lo chassis AK MK2 della Sureshot Armament Group rappresenta oggi una delle alternative più interessanti e complete nel vasto panorama degli accessori per armi di derivazione Kalashnikov.
Il prezzo indicativo al pubblico di 410€ è senza dubbio più alto rispetto a quello di molti prodotti concorrenti realizzati in Israele o negli USA, ma rispetto a questi ultimi si caratterizza senz'altro per la qualità costruttiva di elevatissimo livello e per le sue caratteristiche tecniche: non si tratta di un semplice accessorio, il SAG AK Chassis MK2 migliora sensibilmente l'arma su cui viene installato. E l'abbiamo sperimentato in prima persona.
Attualmente i prodotti della Sureshot Armament Group – che per il mercato europeo sono realizzati in Repubblica Ceca – non hanno un distributore ufficiale in Italia. È però possibile acquistare lo Chassis AK MK2 direttamente sul sito dell'azienda.