Caricatori Magpul PMAG: dove iniziò il futuro
Prima del 2007 i caricatori in polimero per armi moderne sportive e militari erano considerati troppo economici per poter essere anche affidabili, soprattutto per impieghi professionali. poi arrivò Magpul e...
Di tutti i prodotti della linea di accessori Magpul MOE offerta da ormai più di un decennio dalla statunitense Magpul Industries Corporation, nessuno può vantare lo stesso livello di successo tecnico e commerciale dei caricatori Magpul PMAG.
Visti per la prima volta nel 2007 come complemento per il prototipo di fucile d'assalto Magpul Masada – in seguito divenuto il Bushmaster-Remington ACR – i caricatori PMAG hanno ridefinito il paradigma del loro segmento di mercato.
Laddove i caricatori polimerici, salvo rarissime eccezioni in piattaforme d'arma proprietarie, erano precedentemente giudicati in larga parte inaffidabili in particolar modo per gli impieghi intensivi e tattico-operativi, dopo l'introduzione dei Magpul PMAG si è stati testimoni di un cambiamento radicale, a 360 gradi.
Col tempo, ma rapidamente, questi caricatori in polimero (e molti altri, ad essi più o meno direttamente ispirati, partoriti da aziende concorrenti) sono divenuti il punto di riferimento del mercato in termini d'affidabilità ed efficienza, tanto da soppiantare spesso i caricatori metallici STANAG 4179 nell'uso presso molte unità militari d'alto profilo.
La loro popolarità ed affidabilità è dovuta alla mescola di polimero proprietaria usata per la loro fabbricazione, che li rende leggeri e versatili senza compromettere la solidità e senza renderli più sensibili alla consunzione nell'impiego in climi o ambienti estremi. La formula della mescola è un segreto industriale che la Magpul custodisce gelosamente e che nessun concorrente è finora riuscito a copiare.
Nove anni dopo il loro lancio, i Magpul PMAG esistono ormai in oltre dieci versioni, e sono di gran lunga i caricatori per armi da fuoco civili e militari alimentate tramite caricatore tipo AR-15 più popolari al mondo.
Il Magpul PMAG originale per armi in calibro .223 Remington/5.56x45mm è stato ormai soppiantato da anni dai modelli PMAG GEN M2 e PMAG GEN M3 – disponibili con e senza finestra contacolpi laterale e in versioni da cinque, dieci, venti, trenta o addirittura quaranta colpi – che grazie allo spessore ridotto rispetto agli originali risulta compatibile non solo su tutte le varianti AR-15, ma anche sulle armi più capricciose come gli HK-416, gli FN SCAR e addirittura i SA-80 britannici – per i quali è stata ideata una versione specializzata denominata EMAG.
I caricatori Magpul PMAG AK/AKM e PMAG AK-74 per le piattaforme Kalashnikov calibro 7.62x39mm e 5.45x39mm sono disponibili nelle versioni da 5, 10, 20 e 30 colpi.
I caricatori della serie PMAG LR/SR calibro .308 Winchester / 7.62x51mm NATO sono disponibili in versione da 5, 10, 20 o 25 colpi, anche compatibili con armi semi-automatiche o a ripetizione che impieghino caricatori SR-25.
Più recenti sono i PMAG 5 7.62 AC, PMAG 10 7.62 AC e PMAG 5 AC L. Si tratta di varianti specifiche, lanciate quest'anno, per le carabine a ripetizione manuale di derivazione Remington 700 con azione corta o lunga che si alimentino tramite pozzetti per il caricatore di tipo AICS e siano camerate per calibri quali il .308 Winchester o il .30-06. Oltre al mercato dei tiratori Long Range, queste versioni si indirizzano specificamente all'impiego sulle armi munite della calciatura Hunter 700 della stessa azienda.
Tra le versioni "specializzate" dei PMAG troviamo il PMAG 30G MagLevel – specificamente concepito per il fucile d'assalto tedesco Heckler & Koch G36, per il prototipo XM8 LAR, e per il fucile semi-automatico SL8; il PMAG 30 AUS GEN M3, sviluppato per il Bull-Pup Steyr AUG dietro richiesta delle Forze Armate australiane; e il PMAG D60, caricatore a barattolo da 60 colpi calibro 5.56mm compatibile con tutti i pozzetti STANAG 4179 che è stato pensato per quelle armi individuali che debbano esprimere un alto volume di fuoco.
I caricatori PMAG sono disponibili in tutto il mondo, Italia compresa. Tra le tante fonti d'approvigionamento per i tiratori italiani, vale la pena di ricordare siti come Brownells, dove sono disponibili a prezzi che variano tra i 20 e i 30 euro circa.
Ricordiamo che in Italia e nella maggior parte dei Paesi UE, i caricatori amovibili possono essere acquistati su Internet e ricevuti per corrispondenza in quanto non rientrano nel novero delle parti d'arma; solo i caricatori di capacità superiore ai 15 colpi per le armi corte e ai 5 colpi per le armi lunghe sono soggetti a denuncia di detenzione in Italia a norma della legge 43 del 17 aprile 2015.