Pistola-mitragliatrice FORT-230, la nuova "PDW" ucraina
L'azienda ucraina FORT, specializzata nella produzione di armi per impieghi militari e di Polizia, ha presentato in occasione dell'expo Arms and Security il prototipo di una nuova pistola-mitragliatrice denominata FORT-230 che si inserisce nel mercato delle cosiddette "Personal Defense Weapons"
Poco nota al grande pubblico occidentale, la RPC "Fort" è un'azienda con sede a Vinnitsiya, in Ucraina, fondata nel 1991 e interamente di proprietà del Ministero dell'Interno di Kiev, specializzata nella produzione di pistole ed altri armamenti pensati per l'impiego da parte del personale militare e di polizia ucraino nonché per l'export.
La sua linea di prodotti comprende fucili di derivazione AKM, pistole semi-automatiche progettate e prodotte localmente ma basate sullo schema tecnico della famosa CZ-75, alcune armi della serie Galil, Tavor, Negev e UZI prodotte dietro licenza da parte della IWI - Israel Weapon Industries, fucili a pompa, e una versione del lanciagranate svizzero B&T GL-06 ancora una volta prodotto su licenza.
In occasione dell'edizione 2021 dell'expo "Arms and Security", tenutosi a Kiev nei giorni dal 15 al 18 giugno ultimi scorsi, la FORT ha presentato il prototipo di una nuova pistola-mitragliatrice denominata FORT-230, pensata per ricoprire il ruolo di Personal Defense Weapon e per gli impieghi tattici su distanze ravvicinate.
La FORT-230 è una pistola-mitragliatrice di piccole dimensioni, funzionante a sfruttamento diretto del rinculo, che spara dalla posizione d'otturatore chiuso e si alimenta tramite caricatori proprietari in lamierino d'acciaio da 20 o 30 colpi calibro 9x19mm (9mm Luger o 9mm Parabellum che dir si voglia), ospitati direttamente nell'impugnatura.
Gli esemplari esposti allo "Arms and Security" erano visibilmente dei prototipi di pre-produzione, ma se il design non dovesse subire soverchi cambiamenti, esso prevede un semicastello superiore in metallo e un fusto in polimero con impugnatura dall'angolo estremamente verticale e un'impugnatura frontale pieghevole che può essere regolata in apertura su quattro diverse posizioni per adeguarsi alle varie posizioni e a diversi stili di tiro.
Sul semicastello superiore troviamo una manetta d'armamento in posizione frontale, reversibile per l'impiego da parte di tiratori destrimani o mancini, nonché una serie di slot per rotaie Picatinny per accessori e una rotaia superiore a piena lunghezza che ospita tacca di mira e mirino abbattibili e fornisce una piattaforma di montaggio per sistemi di puntamento ottici o opto-elettronici.
Il fusto polimerico, invece, presenta un selettore del tiro a tre posizioni (sicura, colpo singolo, raffica libera) poco sopra la guardia del grilletto; il pulsante di sgancio del caricatore e quello di rilascio dell'otturatore in apertura sono ambidestri e si trovano nella stessa posizione in cui si troverebbero su una qualsiasi pistola semi-automatica, in modo da facilitare l'uso da parte del personale già addestrato all'impiego di armi corte.
Il calciolo metallico, estensibile su tre diverse posizioni, presenta un poggiaspalla in sintetico; la velocità ciclica dichiarata in fase di tiro a raffica è di circa 800 colpi al minuto.
L'arma è lunga 40 centimetri con calcio in chiusura e 60 cm con calcio in apertura totale, e presenta una canna da 19 cm con rompifiamma predisposto per accettare rapidamente un silenziatore proprietario.
Stando a quanto dichiarato dall'azienda, la pistola-mitragliatrice FORT-230 pesa circa 2,6 chili a vuoto, offre una gittata utile di 200 metri e un peso dello scatto che si attesta sui 2,5/3,5 kg.
In occasione dell'expo di Kiev ne sono state esposte versioni di colore nero o sabbia (Desert Tan), ma l'arma dovrebbe essere disponibile anche in color verde oliva.
Nel corso degli ultimi anni, anche a causa dell'impulso dato dalla perdurante situazione di conflitto nell'est del Paese, l'industria armiera ucraina ha partorito numerosi interessanti prototipi, ma non tutti hanno poi visto la luce del sole.
La FORT-230 potrebbe diventare l'eccezione alla norma, visti anche i video fatti circolare dall'azienda che ne dimostrano l'esistenza di esemplari già funzionanti, quantomeno prototipi destinati alla valutazione delle prestazioni.
Non azzardiamo ipotizzare che, in questa fase, possa essere nei piani una versione semi-automatica per le vendite civili e gli istituti di vigilanza, anche perché l'azienda non ha fornito indicazioni in tal senso.
Ci limitiamo ad osservare che, laddove il progetto della FORT-230 dovesse andare in porto e l'arma dovesse effettivamente entrare in produzione, saremmo di fronte ad un'alternativa valida in grado di rubare quote di mercato ai prodotti di aziende anche molto note che si propongono in particolar modo ai corpi dello Stato dei Paesi emergenti dell'area mediorientale, africana e del sud-est asiatico.