Sig Sauer P320 calibro 9mm
La pistola Sig Sauer P320 full size, è la versione civile del modello M17 che sta sostituendo la Beretta serie 92 nell’esercito USA e non solo. Dopo un esordio con qualche ombra, grazie alle tempestive modifiche apportate dalla casa, sono emerse tutte le caratteristiche positive di questa pistola.
La Sig Sauer P320 full size, arriva in una resistente scatola di plastica al cui interno trovo oltre l’arma due caricatori, una fondina in Kydex, un lucchetto di sicurezza, il libretto originale di istruzioni e quello tradotto in italiano fornito dall’importatore. Nessuno ha più scuse per non leggerlo.
La Sig Sauer P320 è una pistola semiautomatica dotata di sistema “striker” ovvero funziona tramite un percussore lanciato, dotato di un’adeguata massa, che si carica completamente di energia viva grazie a una molla, a seguito dell'arretramento del carrello. Nel caso della Sig Sauer P 320 quindi, il grilletto ha solamente la funzione di sganciare il percussore dotato di un dente di ritegno che contrasta con un elemento, contenuto nel pacchetto di scatto.
Oltre all’eliminazione del cane esterno, il sistema “striker” offre il vantaggio di uno scatto sempre uguale dal primo ai successivi colpi.
Per il sistema di chiusura la Sig Sauer P320 si avvale del diffuso sistema a corto rinculo di canna oscillante tipo Browning modificato. Il vincolo tra canna e carrello è effettuato dalla parte posteriore della canna a profilo prismatico, che ad arma in chiusura rimane bloccata nella finestra di espulsione.
I caricatori in lamierino, hanno una capienza teorica di 17 cartucce, limitati per legge a 15 cartucce e sono dotati di fori per il controllo delle cartucce contenute.
Al contrario del modello militare M17, la versione civile non ha sicure manuali. È presente la necessaria sicura al percussore. Nei primi modelli, si sono verificate delle partenze di colpi indesiderati a seguito di cadute dell’arma che impattava con alcune angolazioni. Questo è accaduto per la mancanza della sicura applicata al grilletto, tipo quella della Glock, utile appunto a prevenire l’arretramento della leva di scatto per inerzia, in seguito a urto.
La casa ha provveduto immediatamente a richiamare i modelli incriminati e a modificare alcune parti del pacchetto di scatto, alleggerendo inoltre il grilletto, in modo da rendere l’arma sicura e a prova di caduta.
I comandi presenti sull’arma, pulsante sgancio caricatore e leva arresto carrello bilaterale, sono facilmente raggiungibili anche da mani di medie dimensioni. Il chiavistello di smontaggio è conformato in modo da non interferire con la mano durante il tiro. La leva arresto carrello è protetta bilateralmente da una palpebra sottostante che ne impedisce l’azionamento involontario.
Il carrello alto, dotato di intagli di presa anteriori e posteriori può essere arretrato con facilità anche indossando guanti.
La Sig Sauer P320 ha canna e carrello in acciaio con finitura fosfatata detta “Nitron”, mentre il fusto è in polimero rinforzato con fibra di vetro.
Sebbene l’arma abbia dimensioni generose: 203 mm di lunghezza, 140 mm di altezza e 33 mm di spessore, l’utilizzo del polimero ha permesso di contenere il peso che si attesta sugli 835 grammi.
Il fusto come consuetudine, è provvisto di slitta per l’applicazione di eventuali congegni di puntamento o illuminazione elettronici.
Sono disponibili vari tipi di congegni di mira. Quelli trovati sull’esemplare in prova sono i classici in metallo con dot di riferimento bianchi, riportati sul carrello tramite fresatura a coda di rondine e possibilità di regolazione in deriva.
La Sig Sauer P 320 è una pistola modulare, sono disponibili vari modelli e calibri. Di ogni modello è possibile sostituire il fusto con tre misure: small, medium e large. Questa prerogativa è resa possibile dal guscio che racchiude il pacchetto di scatto, trattenuto nel fusto da una appendice posteriore e il chiavistello di chiusura.
La sostituzione del fusto, la cui procedura è mostrata anche nel libretto di istruzioni, non necessita di particolari attitudini meccaniche. Per nota, la pistola in prova, dotata di impugnatura media, ha soddisfatto le esigenze di vari tiratori con mani dalle dimensioni disparate, dimostrando una ergonomia eccellente sebbene il fusto contenga un caricatore bifilare.
Lo smontaggio dell’arma avviene semplicemente, dopo aver estratto il caricatore ed eseguito l’accertamento di arma scarica, bloccando il carrello in posizione arretrata tramite la leva hold open, ruotando completamente il chiavistello di smontaggio, afferrando e rilasciando il carrello per farlo uscire dalle guide. Separato il fusto dal carrello, è possibile estrarre l’insieme molla/asta guidamolla e successivamente la canna.
Il peso di scatto della Sig Sauer P320 in prova, è risultato leggermente superiore ai valori dichiarati dalla casa produttrice, attestandosi sui 3,300 kg di media. Con l’uso, le cose dovrebbero migliorare ma ricordo che stiamo parlando di una pistola da difesa che in ogni caso, appena tirata fuori dalla scatola mi ha fatto ottenere rosate di tutto rispetto e nel tiro meditato a 12 metri mi ha permesso di realizzare una rosata di pochi centimetri.
Il rinculo, con le cartucce Geco ramate, è stato molto contenuto. Anche nelle serie veloci, senza avere affiatamento con l’arma, ho sempre realizzato buoni risultati. Per testare a fondo l’arma, la pistola è stata completamente asciugata internamente dall’olio con il solvente. Nonostante ciò non si sono verificate incertezze o mancate alimentazioni e nessun tipo di malfunzionamento.
Benché la Sig Sauer P320 sia una pistola destinata alla difesa personale e porto in fondina esterna, la sua precisione e affidabilità può dirottarla verso il tiro ricreativo e sportivo.
Molti si chiederanno se la sostituzione della Beretta 92 con la Sig Sauer P320 o M17 sia stata una scelta giusta.
Credo che la scelta, sia stata dettata principalmente da nuove e più moderne visioni dell’uso operativo dell’arma da fianco. Un fattore rilevante è stato la completa modularità che consente di adattare l’arma alle diverse complessioni. Il numero ridotto di parti meccaniche e la facilità di sostituire il pacchetto di scatto anche senza l’intervento dell’armaiolo.
L’affidabilità operativa anche in ambienti estremi tipo deserto o zone umide, senza ricorrere a pulizie puntuali, a volte impossibili da effettuare, grazie alle guide del carrello ridotte al minimo. Da considerare il sistema “striker” che facilità l’apprendimento dello scatto. Queste caratteristiche, sono oggettivamente distanti da qualsiasi pistola a cane esterno e scatto ad azione mista.
Per concludere, dalla sua uscita il prezzo, sapendo scegliere dove acquistare, è andato ad allinearsi "abbastanza" con le concorrenti di pari concezione meccanica, rendendo la Sig Sauer P320, un’ottima scelta tra lo sconfinato panorama delle pistole “striker”.