IDPA: uno sport tutto giocato in... difesa!
IDPA sta per International Defensive Pistol Association... ma cosa distingue il tiro IDPA dal tiro dinamico IPSC?
Uno dei punti fermi del tiro dinamico sportivo (IPSC o USPSA che sia) è che si tratta pur sempre di uno sport – con scenari evocativi, ma pur sempre una disciplina sportiva competitiva – dove la rapidità e la precisione dell'esecuzione, sia nel tiro che nelle tecniche, è finalizzata al mero punteggio, non allo sviluppo e all'acquisizione di una serie di competenze e abilità che possano trovare impiego al di fuori dell'ambiente della disciplina sportiva stessa.
Detto più brutalmente: le tecniche del tiro dinamico sono perfette... per il tiro dinamico. Se applicate in una situazione reale di difesa personale, o addirittura d'ingaggio tattico di un oppositore armato, è estremamente probabile che finiscano per farci ammazzare.
È proprio questo che contraddistingue le discipline di tiro della International Defensive Pistol Association da quelle del tiro dinamico sportivo: le discipline di tiro difensivo IDPA prevedono infatti la simulazione di scenari reali in base alle capacità di ogni singolo tiratore.
Ma si tratta pur sempre di uno sport: uno sport basato tuttavia su tecniche e scenari che offrono qualcosa di più di una conoscenza tecnico/sportiva fine a sé stessa come quella che caratterizza il Tiro Dinamico Sportivo affliato alle discipline di tiro IPSC.
Il tiro difensivo IDPA è quindi uno sport, ma offre anche le basi di preparazione per affrontare - speriamo di no - anche situazioni di difesa personale nella vita reale. E naturalmente, anche per questo sport esiste un'associazione italiana: IDPA Italy.
La International Defensive Pistol Association
La International Defensive Pistol Association (IDPA) è l’organo direttivo di una disciplina di tiro che simula scenari di difesa personale e situazioni di vita reale. IDPA è stata fondata a Berryville, Arkansas (USA) nel 1996 come risposta ai desideri di tiratori da tutto il mondo. L’organizzazione conta oggi oltre 25.000 iscritti, inclusi quelli di 50 paesi fuori dagli Stati Uniti d’America.
I fondatori – Bill Wilson, John Sayle, Ken Hackathorn, Dick Thomas, Walt Rauch e Larry Vickers – hanno voluto sviluppare questo sport in modo da permettere l’utilizzo di armi e buffetteria di tipo pratico in modo competitivo. Una persona interessata a questa disciplina di tiro può dunque spendere una cifra minima per l’equipaggiamento ed essere comunque competitiva.
Uno degli aspetti unici di questa disciplina di tiro è quello di essere orientata verso nuovi tiratori o tiratori nella media, pur rimanendo divertente, impegnativa e gratificante anche per i tiratori più esperti.
Lo scopo principale è quello di mettere alla prova il talento e l’abilità individuale, non l’equipaggiamento e l’astuzia.
Per questo motivo, nelle discipline IDPA non sono permessi equipaggiamenti e armi specificamente concepiti per il tiro sportivo, come ad esempio le pistole spiccatamente da tiro dinamico – si pensi a quelle usate in IPSC nella categoria Open.
Nel tiro IDPA si utilizzano armi corte in configurazione standard da difesa, con buffetteria dedicata soprattutto al porto occulto di armi e munizioni per l'impiego difensivo e di servizio.
Le armi
Le armi utilizzabili nei Match IDPA sono raggruppate in sei divisioni, in base al Fattore di Potenza (PF):
- STOCK SERVICE PISTOL (SSP)
Pistole semi-automatiche calibro 9x19 (9mm Parabellum) o maggiore, in doppia azione, solo doppia azione o a percussore lanciato (PF 125)
- ENHANCED SERVICE PISTOL (ESP)
Pistole semi-automatiche migliorate calibro 9x19 o maggiore (PF 125)
- CUSTOM DEFENSIVE PISTOL (CDP)
Pistole semi-automatiche nel solo calibri .45 ACP (PF 165)
- COMPACT CARRY PISTOL (CCP)
Pistole semi-automatiche basate sulle regole ESP, con canna dalla lunghezza massima di 111,1 mm (PF 125)
- REVOLVER (REV)
Revolver calibro .38 Special o maggiore, massima lunghezza canna 4.25 pollici (108 mm), suddivisa in:
— Stock Revolver (S-REV) con l'uso di Speedloaders o Jet Loaders (PF 105)
— Enhaced Revolver (E-REV) con l'uso di Moon Clips (PF 155)
- BACK UP GUN (BUG) - suddivisa in:
— Semi-Automatic BUG (BUG-S)
Pistole semi-automatiche calibro .380 ACP o maggiore, in doppia azione, solo doppia azione o a percussore lanciato, massima lunghezza canna 3.½ pollici / 88,9 mm (PF 95)
— Revolver BUG (BUG-R)
Revolver calibro .38 Special o maggiore, ammessi solo Speedloaders / jet loaders, massima lunghezza canna 2.½" & 63,5 mm (PF 95)
Le classi di merito
I tiratori sono invece raggruppati in sei Classi di merito, in ordine crescente:
- Novice (NV)
- Marksman (MM)
- Sharpshooter (SS)
- Expert (EX)
- Master (MA)
- Distinguished Master (DM)
I tiratori nei primi quattro livelli devono ricertificarsi annualmente; i tiratori di livello Master e Distinguished Master sono esentati dalla ricertificazione annuale
La disciplina IDPA si caratterizza sicuramente come la più accessibile, e tra le meno costose, per i tiratori che vogliano avvicinarsi alle varie specialità di tiro pratico in generale. L'utilizzo di armi e buffetterie non specificamente sviluppate o preparate consente di contenere i costi e di iniziare a praticare con pistole e revolver con cui la maggior parte dei possessori d'armi hanno già familiarità.
Anche se non è obbligatorio al fine della partecipazione alle gare, l'iscrizione ai Club è necessaria per la certificazione, ed è anche il modo più rapido e pratico per avvicinarsi alle discipline IDPA con la guida di persone competenti e disponibili. Inoltre, se davvero l'iscrizione ad una federazione di tiro dovesse diventare inevitabile a causa delle modifiche alla direttiva UE sulle armi, IDPA offre la forma di Membership meno impegnativa per chi voglia avere accesso alle "eccezioni" che il testo comprende per i "tiratori sportivi".
Ci vediamo al poligono!
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