Qualche anno fa, il gruppo Browning International ha – per usare le parole della stessa azienda – rivoluzionato il mercato dei fucili da caccia e da tiro ad otturatore girevole-scorrevole col lancio della gamma X-Bolt, da allora divenuta una delle sue linee di punta.

Prodotti in Giappone dalla Miroku, controllata del gruppo Browning, i fucili Bolt Action della gamma X-Bolt sono pensati per quegli appassionati dell'Ars Venandi che cercano un compagno di caccia ad alta tecnologia, in grado di sopportare usi ed abusi, e che magari sia in grado di dare qualche bella soddisfazione anche sui campi di tiro.

I fucili X-Bolt sono infatti armi d'altissima precisione, ideali per quei tipi di caccia che richiedono tiri tesi ed accurati, e in quanto tali possono esprimere prestazioni più che soddisfacenti anche nelle gare di tiro di precisione a cui più tipicamente partecipano i cacciatori, ad esempio il tiro alla Silhouette metallica o al cinghiale corrente.

Il Browning X-Bolt SF Adjustable Threaded è costruito sulla base di un castello in acciaio inossidabile con finitura Stainless. L'otturatore presenta un angolo d'apertura di circa 60°, cosa che consente un maneggio e un riarmo comodo anche in presenza dell'ottica.

In coda all'otturatore si trova una sicura a due posizioni; un pulsante separato, posizionato sulla manetta d'armamento, consente l'apertura dell'otturatore in sicurezza senza pescare un colpo dal caricatore, ad esempio per il controllo o lo svuotamento della camera di cartuccia.

L'alimentazione è demandata ad un caricatore amovibile in polimero con un Dispenser rotante che allinea perfettamente la prima cartuccia con l'otturatore per ridurre al minimo la possibilità che insorgano problemi.

L'esemplare che abbiamo testato era in calibro .243 Winchester, con una capacità di quattro cartucce, ma il Browning X-Bolt SF Adjustable Threaded è realizzato anche nei calibri .223 Remington, 6.5x55mm, .270 Winchester, .308 Winchester, .30-06 Springfield e .300 Winchester Magnum; la capacità è di quattro colpi nei calibristandard e di tre nei calibri Magnum, eccezion fatta per il modello in calibro .223 Remington che offre una capacità di cinque colpi.

L'esemplare che vedete fotografato su questa pagina è camerato per il sempre verde e sempre performante .243 Winchester. No era nostyra intenzione testare la carabina in modo estensivo, e onestamente parlando, per fare questo sarebbe stato necessario più tempo e altro genere di valutazioni sul campo.

Per cui abbiamo fatto quello che avrebbe fatto qualsiasi vostro amico, che vi avesse incontrato sul campo o in poligono con una carabina così intrigante come la Browning X-Bolt SF Adjustable Threaded.

Data per scontata la qualità della tecnologia industriale della giapponese Miroku, ci siamo tenuti sul semplice: siamo andati in poligono con un po' di munizioni e abbiamo fatto qualche buco sulla carta.

Per ragioni di coerenza con il marchio e altre di semplice praticità, abbiamo utilizzato solo munizioni Winchester: le .243 Winchester VarmintX Polymer Tip da 58 grani e le Extreme Point da 95 grani.

La distanza di tiro sono stati dei ragionevolmente standard 100m e per le rosate di precisione abbiamo utilizzato un rest della Caldwell. Abbiamo anche portato il fucile sul campo, tirando qualche colpo alla stessa distanza, ma servendoci degli sticks della 4 Stable Sticks, distribuita in Italia da Bignami.

Ad ogni modo, i tiri di precisione dal banco sono stati piuttosto soddisfacenti, grazie anche allo scatto Feather Trigger dell'arma. Abbiamo ottenuto risultati migliori con le Winchester Extreme Point da 95 grani, probabilmente grazie alla palla più pesante, che ha lavorato meglio nel passo di rigatura da 22" della canna, e la rosata migliore effettuata parla da sola: 27mm, 3 colpi a 100m.

Conclusione? Promossa!