Chiappa Firearms "International Media Days"
Il nome glielo abbiamo dato noi, per identificare questo interessante evento dedicato a membri selezionati di pubblicazioni specializzate di vari paesi, alla scoperta del brand Chiappa Firearms, dell’azienda e dei suoi prodotti
A causa degli attacchi che riceve dalla “società civile”, l’industria armiera non è mai propensa ad aprire le porte ai media generalisti, fatto che riduce di molto la possibilità di promuoversi verso il grande pubblico. Per far conoscere le proprie attività, la tecnologia applicata e in generale presentare i propri prodotti, i pochi eventi osservabili sono sempre limitati a un pubblico selezionato di media specializzati del settore armiero. Tuttavia, il come si organizzano questi eventi e lo spirito con cui si selezionano ed accolgono i professionisti della comunicazione, può fare la differenza.
Quanto a spirito innovativo in tal senso, fra i pochi casi finora registrati in Italia c’è quello di Chiappa Firearms, che a giugno ha accolto (e ospitato) una nutrita pattuglia di membri della stampa specializzata internazionale, selezionati per l’occasione, con una prima giornata dedicata alla visita agli impianti produttivi ed una seconda giornata sul campo di tiro, per toccare con mano e provare tutti i principali modelli del suo ricco catalogo, presso il poligono di tiro Shooting Academy Club A.S.D. di Calvisano.
Un evento con caratteristiche piuttosto particolari rispetto alle abitudini dell’industria armiera italiana, con varie pubblicazioni internazionali invitate a "conoscere" l'azienda e i suoi prodotti.
Presso la sede italiana di Chiappa Firearms (a Brescia) gli invitati hanno avuto la possibilità di osservare in dettaglio il lavoro che si svolge giornalmente nello stabilimento Chiappa di oltre 6.000 metri quadri, peraltro prossimamente in ampliamento grazie all’acquisizione di una seconda struttura nelle immediate vicinanze, al fine di venire incontro ad una domanda in costante crescita sul mercato sia europeo che d’oltreoceano.
Di particolare interesse per gli invitati è stato l’elevato livello di tecnologia di cui l’azienda si fregia, a partire dal settore di progettazione che fa ampio uso di sistemi CAD e di prototipazione rapida tramite stampa in 3D fino alle linee produttive su cui lavorano più di novanta dipendenti divisi su tre turni, con l’impiego di attrezzature e impianti di ultima generazione specifici per le diverse tipologie di armi presenti sul catalogo dell’azienda.
Tra questi, due in particolare hanno attirato la nostra attenzione: una macchina rigatrice per canne di tecnologia superiore rispetto a quanto utilizzato da molte grandi aziende armiere internazionali; e una macchina a cinque assi davvero all’avanguardia (per la media del settore armiero italiano) specifica per la lavorazione dei calci in legno – realizzata da un’azienda specializzata italiana su progetto della stessa Chiappa Firearms.
Su ciascuna arma viene applicato un adesivo con un codice QR, leggibile solo sugli scanner presenti in azienda, che consente di tenere costantemente aggiornata la scheda relativa a ciascuna singola arma, dalla lavorazione delle componenti all’inscatolamento per l’invio ai distributori. Il controllo del codice QR ad ogni passo della produzione consente di tenere sotto costante controllo l’intero flusso produttivo, ma anche di isolare rapidamente le armi che dovessero evidenziare difetti, dirottandole verso opportuni controlli di verifica e risoluzione del problema. Quest’attenzione costante a ciascun’arma in ogni fase del processo produttivo consente a Chiappa Firearms di migliorare la qualità del proprio prodotto senza perdere efficienza.
Al termine della visita agli impianti, i giornalisti hanno presenziato ad un’approfondita presentazione dei sessant’anni di storia dell’azienda e della sua evoluzione, per poi passare ad una panoramica sulle ultime novità, fino ad arrivare ad un focus molto approfondito dedicato alla più recente e per certi versi più attraente delle novità 2019: la Chiappa CBR-9 Black Rhino – della quale sono state illustrate con dovizia di particolari e nel dettaglio tutte le caratteristiche tecniche e costruttive, lo smontaggio e le principali modalità d’uso.
La Chiappa CBR-9 è stata al centro dell’attenzione anche nella giornata successiva, quella trascorsa sul campo di tiro della Shooting Academy Club di Calvisano, con ben cinque esemplari disponibili per le prove a fuoco. La maneggevolezza e le caratteristiche di precisione e brandeggiabilità hanno suscitato grande interesse – un ottimo segno in vista del lancio commerciale ufficiale previsto entro l’anno.
Da esperti di comunicazione abbiamo in effetti rilevato che molta della “sorpresa positiva” che la nuova Chiappa CBR-9 Black Rhino ha suscitato in tutti i giornalisti è stata dovuta, bisogna ammetterlo, ad un aspetto in particolare: per anni siamo stati tutti abituati a pensare alla Chiappa Firearms come ad un’azienda produttrice di armi “ludiche” in senso stretto, e per questo apparentemente meno impegnative dal punto di vista industriale.
Ma dalla visita in azienda prima, poi dalla prova sul campo della nuova CBR-9, tutti i presenti si sono resi conto che c’è ormai un nesso sempre più stretto fra l’evoluzione tecnologica che ha caratterizzato l’azienda negli ultimi anni e la sua attuale capacità di realizzare anche armi “impegnative”, come appunto la CBR-9 Black Rhino.
Oltre alla CBR-9, sul campo di tiro i giornalisti internazionali hanno trovato anche una ricca selezione degli altri prodotti sportivi dell’azienda, dalle repliche storiche come l’Enfield 1858 ad avancarica, lo Spencer 1860 e i Winchester 1887 e 1892, fino alle moderne varianti dei fucili a leva 1892 e 1886, ai revolver Rhino, alla pistola olimpica FAS 6007 e alle versioni in calibro .22 Long Rifle e 9mm della linea M1, PAK, RAK e M4.
La quantità di munizioni e di armi messa a disposizione dall’azienda ha consentito agli ospiti internazionali di testare estensivamente e valutare molto approfonditamente le caratteristiche costruttive e prestazionali delle armi Chiappa, in un ambiente diverso dalle condizioni controllate tipiche dei test In-House, e anzi, con armi “roventi” nel senso stretto del termine, anche a causa di bellissimo, ma implacabile sole.
L’esperienza che abbiamo vissuto grazie all’evento Chiappa Firearms dimostra quanto sia importante per le aziende del settore prevedere eventi di questo tipo, su base annua, nell’ambito della pianificazione delle strategie di comunicazione. Eventi molto diversi da quelli in cui vediamo portare armi sui campi di tiro, messe gratuitamente a disposizione di chiunque e proprio per questo, spesso, raramente focalizzate su target di utenti ben precisi o correttamente presentate, provate e raccontate al grande pubblico, come vediamo invece fare in altri paesi, come abbiamo visto ora fare a Chiappa.
La speranza, soprattutto per la piccola e media industria italiana, è che i tempi maturino in fretta e guidino le nostre aziende verso metodologie di promozione e comunicazione più efficaci, con un differente livello di selezione e coinvolgimento dei media del settore.