Perché il Winchester 1873 non fu camerato in .45 Colt?

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Perché il Winchester 1873 non fu camerato in .45 Colt?

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Una delle mosse commerciali più ovvie che Winchester avrebbe potuto fare sarebbe stata di camerare il suo Modello 1873 nello stesso calibro della Colt Single Action Army, il .45 Colt, ma non lo fece. Perché?

Perchè il Winchester 1873 non fu camerato per il .45 Colt

Una moderna replica Uberti della Colt Single Action Army 1873, camerata in .45 Colt

Una moderna replica Uberti della Colt Single Action Army 1873, camerata in .45 Colt

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Quando nel 1873 la Winchester presentò il suo fucile a leva modello 1873, insieme ad esso introdusse anche una nuova cartuccia a percussione centrale, la .44 WCF, meglio nota come .44-40.

 

Sappiamo che nel 1878 circa anche la Colt camerò la cartuccia .44-40 nella sua Colt Single Action Army, ottenendo un enorme successo in ambito civile, proprio grazie all'enorme popolarità che nel frattempo il Winchester 1873 aveva guadagnato ovunque.

 

Ma allora, perché la Winchester non sfruttò a proprio vantaggio la cosa per prima, camerando il Modello 1873 in .45 Colt?

 

Il mondo è pieno di idee brillanti, semplici, eleganti e, sfortunatamente, sbagliate. Il diavolo si nasconde nei dettagli, come si dice, e nello specifico in come le cartucce .45 Colt dell’epoca erano progettate e realizzate.

Moderne repliche Uberti  del modello a leva Winchester 1873

Moderne repliche Uberti del modello a leva Winchester 1873

Il .45 Colt infatti era stato progettato per un’arma dotata di bacchetta d’espulsione: non era pensato per supportare un’estrattore, e dunque non aveva un rim particolarmente in rilievo, caratteristica questa che possiamo trovare in queste cartucce a tutt’oggi, ma che era ancor più marcata all’epoca, e ulteriormente peggiorata dalle metodologie di produzione di allora.

Cartucce .45 Colt d'epoca con bossolo tipo "folded head" in rame e innesco Benet interno

Cartucce .45 Colt d'epoca con bossolo tipo "folded head" in rame e innesco Benet interno

I primi bossoli del .45, infatti, erano di tipo “folded head”, ossia non avevano un fondello solido, ma erano formati da lamierino di metallo piegato, simile a un bossolo rimfire, e non erano nemmeno fatti d’ottone: si usava invece il rame, molto più adatto a questo genere di formatura.

 

Un fondello poco pronunciato e arrotondato, fatto di metallo sottile e morbido, sarebbe risultato molto poco affidabile in fase di estrazione, e Winchester progettava di vendere le sue carabine all’esercito degli Stati Uniti, per cui l’arma doveva essere molto affidabile: i test militari erano molto severi, e problemi ripetuti di estrazione avrebbero condannato il Winchester 1873.

Il fondello "Folded Head" delle .45 Colt originali e quello "Rimmed" delle .44 WCF

Il fondello "Folded Head" delle .45 Colt originali e quello "Rimmed" delle .44 WCF

Le persone comuni che usavano carabine Winchester erano a loro volta abituate ad armi robuste e affidabili, e un rifiuto da parte dello US Army motivato da ragioni di affidabilità avrebbe dunque affossato anche il mercato civile dell’arma.

 

Dato poi che Colt e Winchester erano comunque in competizione, anche se non direttamente sul medesimo mercato, era implausibile aspettarsi che Colt modificasse le proprie munizioni per venire incontro alle necessità di Winchester, e Winchester probabilmente non voleva il nome Colt sulle sue armi, motivo per cui progettò le proprie munizioni specifiche per il Modello 1873.

 

Così facendo, la Winchester tenne conto anche di un ulteriore motivo per cui la .45 Colt era poco adatta al Modello 1873: si trattava di una cartuccia cilindrica, caricata con quantità importanti di polvere nera. Il risultato allo sparo era un forte soffio di fumo in faccia al tiratore.

Una confezione originale di cartucce in calibro .44 WCF (Winchester Center Fire)

Una confezione originale di cartucce in calibro .44 WCF (Winchester Center Fire)

Questa è la ragione alla base del disegno a leggero collo di bottiglia della cartuccia Winchester .44-40: le cartucce a collo di bottiglia sigillano meglio la camera di cartuccia, cosa che risolveva quasi del tutto il problema. Lo stesso principio venne usato anche nelle altre cartucce per cui era camerato il fucile. 

 

Il Winchester 1873 fu un successo strepitoso, e Colt lo sfruttò camerando la Colt SAA per il .44-40, il .38-40 e il .32-20, creando il Modello Frontier che ebbe enorme fortuna e, indirettamente, andò a beneficio anche delle vendite del Modello 1873.

 

Oggi le cartucce .45 Colt sono prodotte con bossolo in ottone e hanno un fondello pieno, cosa che rende il rim molto più robusto del lamierino di rame. Oltre a questo, il profilo del rim non è più stondato come nelle delle cartucce “folded head” dell’epoca (simile alle cartucce di tipo rimfire) e questo rende possibile l'aggancio del fondello da parte di un estrattore, appunto come quello presente nella meccanica del Winchester 1873.

 

In questo modo è oggi possibile fare ciò che era davvero poco saggio fare allora: camerare il Winchester 1873 per la cartuccia .45 Colt. Ma attenzione: se la caricate a polvere nera, il problema del fumo in faccia resta.