Il 9x19 Parabellum è finalmente legale!
La Camera dei Deputati ha votato il “SI” definitivo alla legge europea, che contiene l’emendamento Fazzolari per la completa legalizzazione delle armi in calibro 9x19mm, o 9 Luger, da noi comunemente noto come 9 Parabellum. Dopo decenni d’attesa, ormai è fatta!
Cade finalmente l’ultimo, il più odioso e insensato tabù che piagava da tanti decenni il comparto armiero nazionale e la vita di milioni di tiratori e collezionisti: la proibizione del 9 Parabellum per le armi corte.
La Camera dei Deputati ha votato nella tarda serata di oggi, 21 dicembre 2021, il Sì definitivo all’approvazione della Legge Europea 2020, comprendente anche l’emendamento all’articolo 18 per la legalizzazione definitiva delle armi corte in 9x19mm – noto anche come 9mm Luger, 9mm Parabellum o 9mm NATO – sul mercato civile italiano.
L’emendamento, a firma del senatore Giovanbattista Fazzolari (Fratelli d’Italia), era stato approvato lo scorso 22 giugno dalla 1° Commissione Permanente del Senato (Politiche dell’Unione Europea) senza alcuna opposizione da parte delle altre forze politiche, neppure quelle notoriamente più ostiche al nostro mondo; l’approvazione era stata confermata dal Plenum del Senato lo scorso 2 novembre.
La palla era passata subito alla Camera dei Deputati, dove la Commissione per le Politiche dell’Unione Europea aveva approvato il disegno di Legge Europea nella sua interezza il 13 dicembre scorso con la bocciatura di tutti gli emendamenti presentati. C’è da notare tuttavia che anche in questa sede nessuno degli emendamenti ha riguardato l’articolo 18 in questione. La legalizzazione del 9 Para dunque non è mai stata in pericolo, e infatti nella serata di oggi l'approvazione è stata priva di intoppi.
Cosa succede ora?
Una volta firmata dal Presidente della Repubblica (che non può rifiutare di apporre la firma se non vi fossero soverchi profili d’incostituzionalità, peraltro in questo caso non rilevanti data la prevalenza del diritto comunitario su quello nazionale), la Legge Europea 2020 sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale ed entrerà in vigore come qualsiasi legge entro il quindicesimo giorno dalla sua pubblicazione, a meno che la legge stessa non prescriva un termine minore o maggiore.
Scaduto tale termine, le armi corte semiautomatiche in calibro 9mm Luger (9x19mm, comunemente noto come 9 Parabellum) saranno finalmente legali anche in Italia come lo sono anche in tutto il resto dell’Unione Europea e in molti altri Paesi con leggi sulle armi ben più restrittive delle nostre, come il Canada, l’Australia e la Nuova Zelanda. L’Italia esce dunque dal ben poco onorevole club dei 9mm “mutilati” per il mercato civile – che ad oggi include l’India e alcuni Paesi sudamericani – e si apre finalmente non solo ad alternative di mercato più ampie, ma anche a poter organizzare ed ospitare eventi sportivi di respiro internazionale senza complicazioni di carattere legale per i tiratori stranieri.
I Caveat istituzionali delle Forze Armate, delle Forze dell’Ordine e di altri corpi dello Stato alla legalizzazione delle armi in 9mm Luger per il mercato civile erano caduti da tempo, e si era in attesa solo di un’iniziativa politica ad hoc con una ragionevole possibilità d’approvazione senza opposizioni di natura, ancora una volta, meramente politica e ideologica.
Del resto le armi lunghe in 9x19mm erano già state legalizzate nel 2011, col Decreto Legislativo 204 che recepiva la precedente iterazione della direttiva europea sulle armi, la 2008/51/CE. Ed effettivamente era molto difficile continuare a definire “da guerra”, o “aventi le caratteristiche dell’arma da guerra”, o (più recentemente) “armi comuni non vendibili sul territorio nazionale” delle armi corte – dunque rientranti nella categoria B, quindi non definibili come “armi da guerra” in base alla normativa europea – camerate per una munizione ultracentenaria, la 9mm Luger, inventata da Georg Luger nel 1901 e immessa sul mercato nel 1902.
Le conseguenze immediate
Il testo dell’emendamento all’art.18, come approvato dalla Camera dei Deputati, recita:
“Alla legge 18 aprile 1975, n. 110, sono apportate le seguenti modificazioni:
- all’articolo 1, terzo comma, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Le munizioni di calibro 9x19 destinate alle Forze armate o ai Corpi armati dello Stato devono recare il marchio NATO o altra marcatura idonea a individuarne la specifica destinazione»;
- all’articolo 2, al secondo comma, secondo periodo, le parole da: «armi da fuoco corte semiautomatiche» fino a: «parabellum, nonché di » sono soppresse e al quinto comma è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Gli strumenti di cui al presente comma, se muniti di camera di cartuccia, devono essere conformi alle specifiche tecniche di cui all’allegato annesso alla direttiva di esecuzione (UE) 2019/69 della Commissione, del 16 gennaio 2019, che stabilisce le specifiche tecniche relative alle armi d’allarme o da segnalazione a norma della direttiva 91/477/CEE del Consiglio relativa al controllo dell’acquisizione e della detenzione di armi»”
Questo significa la rimozione delle armi in calibro 9mm Luger dalla lista delle categorie d’arma proibite dalla legge nazionale, in modo che il Banco Nazionale di Prova potrà immediatamente iniziare a bancare e autorizzare armi corte semiautomatiche in calibro 9mm Luger dietro richiesta di produttori, importatori, distributori e semplici cittadini, come per qualsiasi altra arma.
Diventano altresì legali i kit di conversione in tale calibro. Finisce dunque la dolorosa epoca delle armi storiche mutilate con cameratura in 9x21 IMI o in altri calibri “astrusi”, come si è visto nei decenni. Com’è ben noto, la maggior parte delle armi in 9x21 IMI può essere convertita al 9mm Luger semplicemente cambiando la canna e mantenendo carrello e caricatore in dotazione.
L’acquisto delle canne è riservato ai titolari di porto d’armi (di qualsiasi tipo) in corso di validità, e la loro detenzione è sottoposta ad obbligo di denuncia, ma esse non fanno numero alla detenzione. I possessori di armi in calibro 9x21 IMI potranno dunque facilmente convertirle all’uso di munizioni in calibro 9mm Luger con poche centinaia di euro di spesa, senza dover necessariamente buttar via una pistola perfettamente funzionante.
Non hanno dunque alcun senso le lamentele di chi paventa una spaventosa perdita di valore delle armi usate in 9x21 IMI o la loro inutilizzabilità nel breve periodo, come accadde per le pistole in .45 HP all’epoca della legalizzazione del .45 ACP nell’anno 2000 (anch’esse convertite di calibro semplicemente cambiando canna).
Del resto, il 9x21 IMI si è dimostrato più valido, oltre che più diffuso, del .45 HP, in particolare nelle competizioni di tiro IPSC dove il Power Factor lo ha reso sufficientemente popolare. È dunque molto probabile che tale calibro vada sì scemando fino a scomparire, ma resti disponibile e sufficientemente diffuso ancora per un po’ di tempo, arrivando ad essere alla fine un prodotto di nicchia per tiratori che sanno esattamente cosa vogliono, paragonabile ad esempio oggi al 9 Major, al .460 Rowland o al .357 SIG, o ancora al .40 Smith & Wesson, la cui popolarità è scemata di molto negli ultimi 10 anni.
Il 9 mm Luger fu commercializzato nel 1902... ora siamo ormai nel 2022... ci abbiamo messo solo 120 anni a capire che il 9 Parabellum non era poi così "micidiale"... OK.