Arsenal Firearms - comunicato stampa

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Arsenal Firearms - comunicato stampa

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Da Arsenal Firearms riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa, che l'azienda ha diffuso in risposta ad alcuni articoli relativi alla fornitura di pistole Strike One al Venezuela, apparsi nelle scorse settimane su giornali online italiani, rispetto ai quali anche GUNSweek.com era già intervenuto in modo critico.

Arsenal Firearms - comunicato stampa

21 agosto 2017

Comunicato Stampa Arsenal Firearms: VENEZUELA

La società Arsenal Firearms, presa cognizione di taluni articoli apparsi questi giorni su alcune testate contenenti informazioni non vere ed artatamente distorte inerenti una presunta fornitura di armi alle “forze armate di Caracas”, intende confutare come segue. 

I dati forniti dagli autori degli articoli non solo non corrispondo alla realtà dei fatti, ma sono vieppiù contraddetti dalle disposizioni normative in materia, rigorosamente applicate, come è ovvio, dai ministeri competenti e dall’azienda medesima.

La società Arsenal Firearms è azienda attiva, come comprovato da bilanci e relazioni tempestivamente depositati. Il suo prodotto è interamente realizzato in Italia, e non altrove, come qualche autore pretenderebbe di alludere; e ciò si può evincere dai segni identificativi punzonati sulle armi.

Circa le allusioni alla sostituzione degli organi di vertice intercorsa negli ultimi due anni, non se ne comprende la continenza dell’informazione, atteso che è prassi normale per le società nominare un nuovo CEO, quando quello in carica non soddisfa più le esigenze del core business.   

L’esportazione di un quantitativo assolutamente esiguo di armi corte comuni semiautomatiche (il cal 9x19 è un calibro civile, non militare! Vedasi art. 2, comma 2, L. n. 110/1975) avvenuta nell’anno 2016 si è compiuta in osservanza della relativa licenza di esportazione correttamente rilasciata dal MAECI-UAMA, in ossequio alla L. n. 185/1990. Nel caso di specie, la legge sugli armamenti si è applicata non perché si trattasse di armi militari, ma perché il destinatario era un ente pubblico (come prescritto dall’art. 1, comma 11, della predetta legge), il quale ha voluto omaggiare i suoi cadetti, al termine del percorso di studi, con armi per uso civile di manifattura italiana. Tali circostanze erano e sono note allo Stato italiano e sono comprovate dall’End User Certificate dello stato ricevente, come la norma richiede, ed in ragione di ciò, nella massima trasparenza e tracciabilità dell’operazione e nel rispetto di tutta la normativa di riferimento, è stata autorizzata l’esportazione.    

La policy dell’azienda Arsenal Firearms è quella di operare correttamente sul mercato italiano ed internazionale, nel pieno rispetto della normativa e delle disposizioni dello Stato italiano, e nella volontà di esaltare l’alta qualità del made in Italy nel mondo.  

La gravità delle affermazioni riportate nei suddetti articoli, data dalla non conoscenza della realtà dei fatti e dell’operatività della normativa, si riversa sia verso l’azienda Arsenal Firearms sia verso lo Stato italiano: nei confronti della prima, quale potenziale lesione all’immagine e al buon nome dell’azienda, quanto al secondo, perché sarebbe stato fatto passare il messaggio, nella realtà inconsistente, che lo Stato italiano avrebbe violato una sua legge. Grave è altresì la circostanza per cui vengono divulgati ed esplicati, peraltro in maniera errata, dati inerenti attività di pubblica sicurezza, dei quali, in quanto tali, se ne dovrebbe evitare per quanto possibile la propalazione, proprio per le ragioni di tutelare e garantire la sicurezza del Paese, soprattutto in questo momento storico in cui sono elevate le esigenze di adottare misure antiterrorismo.   

Infine, i suddetti articoli in questa sede contestati non paiono neppure giustificare le esigenze sottese al diritto di cronaca: i dati riportati ed i fatti a cui si allude, infatti, non sono aderenti a circostanze vere; le presunte informazioni non parrebbero essere state mantenute nei giusti limiti della più serena obiettività, contenendo piuttosto espressioni allusive, insinuanti, suggestionanti, che farebbero venir meno la continenza formale tra cronaca e critica; di conseguenza, viene meno l’interesse pubblico alla conoscenza di quanto rappresentato.  Per tali ragioni, la società Arsenal Firearms rende noto di aver dato mandato al proprio legale di procedere nelle opportune sedi penali e civili per tutelare la propria integrità ed immagine.

ARSENAL FIREARMS SRL – Gardone V.T. (Brescia) 

La Direzione


Questi gli articoli che avevano diffuso la notizia oggetto della replica da parte di Arsenal Firearms

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