Fucile Sülün Arms ST-601 "Auslof": quel che è vecchio... torna nuovo!
Steampunk o retrò? Decidete voi. Ma il fucile ST-601 calibro 12 dell'azienda turca Sülün Arms, noto come "Auslof" in Canada e Australia, è quantomeno singolare: riporta in auge il sistema di caricamento Alofs, invenzione statunitense degli anni '20 per trasformare gli shotgun a colpo singolo in armi a ripetizione!
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Fucile Sülün Arms ST-601 "Auslof": quel che è vecchio... torna nuovo!
Ci sono delle novità del comparto armiero civile e sportivo internazionale che vale la pena di illustrare anche se si ha il sospetto – per non dire, la ragionevole certezza – che non arriveranno mai in Italia, non foss'altro per la singolarità delle soluzioni tecniche adottate.
È assolutamente questo il caso del fucile Sülün Arms ST-601 calibro 12, prodotto in Turchia e distribuito in almeno due Paesi (Canada e Australia) con la denominazione di "Auslof", che si caratterizza per il sistema d'alimentazione: una replica moderna del dispositivo Alofs, brevettato nel 1924 negli USA dall'inventore immigrato olandese Herman Gerrit Alofs e distribuito localmente come accessorio fino alla fine del decennio. Parliamo dunque di un'invenzione di un secolo fa!
Oggetto di un video pubblicato sul famoso canale YouTube Forgotten Weapons l'anno scorso, il dispositivo Alofs era pensato per trasformare fucili lisci a colpo singolo nei calibri 12, 16, 20 e .410 in armi a ripetizione, e consisteva in un serbatoio accoppiato ad una cucchiaia caricata a molla che si installava, tramite un sistema di spaziatori, parallelamente alla canna dell'arma, e si riempiva di cartucce manualmente come un qualsiasi serbatoio tubolare.
Aprendo la bascula dell'arma, si lasciava spazio alla cucchiaia per inclinarsi verso destra, allineando una nuova cartuccia al vivo di culatta e lasciandola cadere in camera. Chiudendo la bascula, la cucchiaia veniva rispinta nella sua posizione originale e riceveva una nuova cartuccia, pronta a ripetere il processo.
Un sistema funzionale, ma macchinoso, e per niente a buon mercato: il prezzo sul mercato USA, all'epoca, era di sei dollari – l'equivalente di circa 90 dollari di oggi – per convertire uno schioppo a colpo singolo a fare qualcosa che un fucile a pompa o a leva avrebbe fatto meglio e più rapidamente.
Se, dunque, il dispositivo Alofs fu un successo da un punto di vista ingegneristico, non lo fu sicuramente dal punto di vista commerciale. Il motivo per cui la Sülün Arms – che già produce fucili a colpo singolo a canna basculante – potrebbe aver deciso di riportare in auge un sistema di questo tipo è sicuramente di tipo legale.
Il fucile ST-601, o "Auslof", in questo momento potrebbe infatti trovare la sua nicchia di mercato in Paesi come l'Australia, il Canada o la Nuova Zelanda che da tempi più o meno recenti hanno leggi in vigore che limitano la disponibilità al pubblico di armi capaci di "ripetizione rapida", o come diremmo noi, "elevato volume di fuoco", andando in alcuni casi a colpire specificamente le armi semi-automatiche o a pompa.
Convertendo dunque un normale fucile a colpo singolo con un serbatoio laterale brevettato un secolo fa, la Sülün Arms ha trovato il modo di aggirare queste restrizioni e fornire una capacità e una velocità di ripetizione accettabili per chi ne abbia bisogno, come cacciatori, tiratori sportivi, operatori di grandi allevamenti, e altri ancora.
L'azienda turca oggi propone quest'intrigante arma in cinque diverse lunghezze di canna (35, 47, 61, 71 e 76 centimetri), varie opzioni in fatto di mire – comprese bindelle rialzate – e finiture che comprendono il nero opaco e l'inox. Calcio e astina sono disponibili in legno o polimero nero, e a seconda della configurazione la capacità totale può andare dai cinque ai dieci colpi.
Il prezzo in Canada parte dai 399 dollari canadesi e a seconda della configurazione può arrivare fino ai 498 dollari: dai 273 ai 341 euro al cambio attuale. Come già detto, tuttavia, non ci sono informazioni riguardo alla disponibilità nel nostro Paese, e il nostro interesse per il fucile "Auslof" si ferma all'ammirazione per il coraggio di un'azienda relativamente misconosciuta nel riportare in auge un altrettanto oscuro sistema di alimentazione di cento anni fa.