50 anni Benelli in serie limitata
Mezzo secolo e qualche milione di fucili fa Benelli iniziò a produrre il suo primo semiautomatico e a rivoluzionare il mondo delle armi. Per celebrare i suoi primi 50 anni di storia aziendale, Benelli ha realizzato due serie a tiratura limitata, una calibro 12 e l’altra calibro 20
L’idea di impreziosire i propri fucili con finiture di lusso, incisioni particolarmente curate e realizzate da artisti di fama e con la scelta accurata dei legni, fu messa in pratica da Benelli per la prima volta nel 1981, con la serie speciale “Duca Federico da Montefeltro”, per celebrare il quinto centenario della morte del duca di Urbino. Da allora Benelli ha si è sempre servita di serie limitate per celebrare avvenimenti speciali di interesse mondiale o anniversari dell’azienda.
Nel 1992, quinto centenario della scoperta del Nuovo Mondo, fu invece realizzata la prima vera “serie limitata”, con l’allestimento di mille esemplari “Colombo” in calibro 12 con incisioni realizzate dalla Bottega di Giovanelli, la stessa che oggi ha realizzato le due serie limitate dei 50 anni Benelli.
Quelle dei 50 anni saranno serie veramente molto limitate perché si tratterà di 1.000 pezzi numerati in calibro 12 e di 500 in calibro 20.
Per questa importante operazione commemorativa, Benelli ha scelto il suo fucile di bandiera, il Benelli Raffaello, che nella sua prima versione si ispirava infatti al Benelli 121 SL 80, il primo semiautomatico Benelli a svincolo inerziale.
Siamo nel terzo millennio e per quanto affezionati al Raffaello “classico”, l’attuale scelta Benelli è caduta sul nuovo e innovativo Raffaello Ethos, nelle versioni nei calibri 12/76 e 20/76.
Niente di meglio quindi per testimoniare come dopo i suoi primi 50 anni, Benelli continuerà a seguire quella stessa strada di innovazione, qualità e bellezza che da anni ormai caratterizza la sua produzione e il suo ruolo sul mercato mondiale.
Il sistema inerziale permette intrinsecamente di avere un numero ridotto di componenti, non richiede una manutenzione approfondita come i sistemi a presa di gas, ha una latitudine di funzionamento molto ampia. Negli anni, il sistema originario è stato sostituito da quello con otturatore rotante che, sempre più affinato, costituisce il cuore degli attuali inerziali Benelli.
La capacità di pensare in modo anticonvenzionale è sempre stata uno dei punti di forza Benelli, che non si è mai limitata a rivoluzionare il concetto stesso di fucile semiautomatico, ma ha messo a punto processi di fabbricazione capaci di realizzare industrialmente fucili con caratteristiche e prestazioni molto elevate, sia che si tratti di un modello entry level o del top di gamma Benelli.
Con il Benelli Raffaello l’azienda di Urbino ha a disposizione un fucile semiautomatico che oltre ad essere considerato da molti “il più bello di tutti”, funziona anche molto bene. Ecco quindi perché il Benelli Raffaello è anche la “tela” ideale su cui dipingere dei capolavori, come nel caso degli esemplari appartenenti alle due serie limitate del cinquantennale.
Noce scelto e sceltissimo, caldo e fiammato, e radica selezionata sono poi l’indispensabile complemento del fucile fine, o anche “soltanto” bello. È per questo che Benelli invia i suoi uomini ai quattro angoli del globo a scegliere i migliori.
Dopo la stagionatura, gli sbozzati iniziano il loro “percorso”, con lavorazioni di macchina per dare ai legni le forme definitive. Il passo successivo è l’intaglio dello zigrino romboidale con cuspidi a passo fine. Il percorso della calciatura si chiude con la finitura a olio e cera, applicata in modo da esaltare le caratteristiche estetiche del legno, venatura in primis, e da proteggerlo così che anche a distanza di tempo mantenga le qualità estetiche possedute quando il fucile ha lasciato la fabbrica.
Sulle due serie a tiratura limitata dei 50 anni Benelli calcio e asta sono in noce europeo Grado 4: l’asta è funzionalmente ottima, il calcio è Progressive Comfort che riduce rinculo e rilevamento (sistema di ammortizzazione e calciolo poliuretanico).
Così come per altre serie limitate, anche su quelle dei 50 anni Benelli l’ultimo “tocco” spetta al cliente, che può sostituire la coccia della pistola (in plastica rossa) con quella in argento fornita insieme al fucile, coccia che può essere inviata in Benelli perché venga incisa con le iniziali del proprietario.
I fucili delle due serie limitate sono disponibili con le stesse canne del Raffaello Ethos sia in calibro 12/76 che in calibro 20/76. Si tratta quindi di canne Crio Power Bore con strozzatori intercambiabili Criochoke da cm 7 steel rated e bindella ventilata in fibra di carbonio corredata da mirino ad alta visibilità in fibra ottica.
Le canne del 12 sono disponibili nelle lunghezze di cm 61, 65, 70, 76 e con le canne da cm 70 i fucili pesano scarichi kg 2,900 +/- 0,100. Per i fucili del 20 le canne sono da cm 65 e cm 70, con la canna da 65 il peso è di kg 2,650 +/- 0,100.
Ma ciò che più distingue un fucile di élite è senza dubbio l’incisione. I fucili Benelli in serie limitata sono infatti prodotti importanti, ma vogliono essere anche più abbordabili rispetto al fucile fine, e questo coinvolge anche l’esecuzione dell’incisione.
Questa prevede pure un intervento manuale dell’incisore, ma è anche frutto delle tecniche più moderne scelte tra quelle maggiormente nobili e in grado di garantire un risultato visivo non lontano da quello che si ha con la sola incisione manuale.
Benelli produce fucili per molti usi differenti, ma resta innanzitutto un fabbricante di semiautomatici da caccia. Per le serie limitata del suo giubileo il soggetto principale dell’incisione non poteva che essere il numero “50”, accompagnato da soggetti legati all’attività venatoria.
Tanto i 12 come i 20 sono impreziositi da un ricco ornato a volute nel terzo posteriore sui due fianchi della carcassa e sul dorso, dove le volute sono accompagnate dal numero “50” smaltato, come smaltate sono le foglie di alloro che lo circondano.
Il soggetto per il fianco destro delle carcasse 12 è costituito da un pointer e da due fagiani in volo, sul fianco sinistro sono invece presenti tre germani in volo; le figure centrali (un fagiano e un germano) sono dorate.
Per i calibro 20 abbiamo quattro starne in volo sul fianco destro mentre su quello sinistro troviamo un pointer e quattro pernici; anche nei calibro 20 le figure centrali sono dorate.
Un mero elenco dei soggetti dice ben poco sulla bellezza e la raffinatezza delle incisioni, ma anche una descrizione minuziosa e poetica non riuscirebbe a trasmettere le emozioni e il senso di appagamento estetico che si possono provare solo toccando con mano e guardando con i propri occhi. Vi invitiamo quindi a farlo, ad esempio già in occasione del Caccia Village di Bastia Umbra, per rendervi conto del pregio delle incisioni e dei fucili con cui Benelli si accinge a festeggiare i suoi primi 50 anni di storia.