Boker Yokai by Hydra Design
Il risultato della collaborazione tra la designer italiana Alessandra De Santis, conosciuta come Hydra Design, e il produttore tedesco di coltelli Boker, lo Yokai è un pieghevole tattico con caratteristiche davvero interessanti.
Yokai (妖怪) è una parola giapponese composta dai caratteri kanji che significano “strano” o “calamità” e “apparizione”, e sebbene sia solitamente associata a spettri e demoni, di fatto comprende una gamma molto più vasta di spiriti, che vanno dal benevolo, al dispettoso, al maligno, e che possono assumere una moltitudine di forme, da quella quasi indistinguibile dall’umano, a quella di oggetti, alle manifestazioni più mostruose. Un nome alquanto appropriato per un coltello tattico d’ispirazione giapponese realizzato con i materiali e il design più moderni.
Ha una lama lunga 95mm, spessa 3,8 e realizzata per fresatura da una barra in acciaio D2 con una finitura nera. La punta combina un profilo tanto con una spear point modificata per ottenere il meglio intermini d’efficacia e resistenza.
Con un contenuto di carbonio ipereutettoide dell’1,5%, che forma facilmente carburi durissimi, lo 0,3% di silicio per flessibilità, il 12% di cromo per una temprabilità profonda e omogenea e miglior resistenza all’ossidazione, lo 0,8% di molibdeno per la tenacità, e lo 0,9% di vanadio per tenacità e resilienza, il D2 è un acciaio altolegato per utensili solitamente impiegato per la realizzazione di stampi, punzoni e cesoie, che combina eccellente tenacità e resilienza con un’ottima resistenza all’abrasione, rendendolo così ideale per lame che debbano al contempo essere robuste ma anche tenere molto bene il filo.
Pur vantando un’ottima tenuta del filo, il D2 non è così duro come alcuni “wondersteel” più moderni: questo significa che, se anche la durata del filo non è così elevata come con questi acciai, la riaffilatura sarà molto più facile e non richiederà l’uso di affilatori diamantati o ceramici, costosi e relativamente difficili da procurare, e che il procedimento di riaffilatura sarà più facile anche per un principiante.
Avendo sperimentato entrambi gli estremi dello spettro della tenuta del filo, devo dire che se da un lato non sono un fan delle lame “troppo facili” da riaffilare apprezzate in certi ambiti, perchè perdono il filo davvero troppo in fretta e la geometria della lama stessa è rapidamente compromessa dalle eccessive riaffilature, dall’altro non sono nemmeno amante di lame che richiedono abrasivi al corindone e una smerigliatrice a nastro anche solo per ritoccare il filo. Lo Yokai si trova in una felice via di mezzo.
Uno sguscio corre lungo il dorso della lama, alleggerendola sia visivamente che in termini di peso.
La lama può essere aperta tramite un sistema a “flipper”, con il flipper che funge anche da ramo di guardia. Un appoggio per il pollice si trova sul dorso della lama. Entrambi hanno asole triangolari che riducono ulteriormente la massa del coltello.
All’apertura, la lama ruota fluidamente su cuscinetti a sfera, così che lo Yokai si apre rapidamente e in modo sicuro, bloccato in apertura da un sistema liner lock.
Il triangolo è un elemento che ricorre nel design del coltello, e ritorna al pomolo, nello spaziatore anodizzato rosso terminante con un frangivetri, e nel logo con l’idra a tre teste.
Il disegno esagonale sui pannelli in G10 dell’impugnatura dà un aspetto ulteriormente hi-tech al coltello, e viene ripreso sul liner rosso da sgusci trapezoidali.
La geometria di lama e impugnatura è stata accuratamente progettata per consentire all’utilizzatore di ottenere una presa salda sia nell’impugnatura a sciabola che in quella a rompighiaccio, e l’asse della lama è in linea con quello dell’impugnatura secondo un principio cardine dei coltelli da combattimento.
La punta molto acuta rende il coltello efficacissimo nella stoccata, ma l’angolo affilato della lama nella sezione “tanto” la rende altrettanto efficace nei fendenti, mentre la parte a filo dritto può essere utilizzata in una quantità di compiti diversi, rendendo lo Yokai un coltello molto versatile.
La parte più sorprendente del coltello, però, è l’impugnatura, forse perchè non siamo abituati ad associare il comfort a forme spigolose. Eppure, l’impugnatura dello Yokai è una meraviglia d’ergonomia, che riempie la mano con sicurezza senza punti di contatto particolari che possano lasciare aree dolenti o vesciche anche dopo un uso intensivo e prolungato.
Certo il comfort è una questione personale, ma l’impugnatura dello Yokai sembra progettata per offrire il massimo confort possibile al maggior numero di persone possibili.
La clip per il porto è piccola, non interferisce con l’impugnatura ma è ahimè non reversibile e consente il solo porto tip up. Facendo parte della line premium Boker Plus, il coltello è fornito con una bella scatola di cartone pegiato, una robusta custodia in cordura e una patch Hydra Design.