Elezioni UITS 2016: Firearms United appoggia la candidatura di Pierluigi Borgioni
Con un comunicato ufficiale di domenica 9 ottobre, la rete internazionale di Firearms United ha apertamente dichiarato il suo appoggio alla candidatura di Pierluigi Borgioni alla presidenza dell'Unione Italiana Tiro a Segno
La candidatura di Pierluigi Borgioni alla presidenza dell'Unione Italiana Tiro a Segno, in vista del voto del 22 ottobre, continua a ricevere riscontri positivi.
Dopo l'appoggio formale di Ermanno Adinolfi – Vicepresidente vicario di Assoarmieri – e del giudice Edoardo Mori, arriva anche quello della branca italiana di Firearms United, la rete internazionale che coordina l'attività di numerose associazioni nazionali per il diritto alle armi e che attualmente rappresenta una delle principali e più accese voci d'opposizione alle proposte di modifica in senso restrittivo alla direttiva europea sulle armi.
Nel suo comunicato ufficiale, pubblicato domenica 9 dicembre, la rete di Firearms United si esprime in maniera molto dura, individuando nelle azioni e nel comportamento dell'attuale presidenza UITS uno dei motivi principali del generale stato disastroso in cui versano tante sezioni del Tiro a Segno Nazionale.
Citando una "Gola Profonda" non meglio identificata, Firearms United punta il dito sulla dirigenza UITS anche per il recente trasferimento del dott.Borgioni dalla sua posizione all'Ufficio armi della Questura centrale di Roma alla sezione anticrimine – una designazione ad altro incarico che la rete europea identifica, forse un po' maliziosamente, come punitiva nei confronti del candidato e del suo programma che scombinerebbe molti equilibri interni all'UITS.
Il comunicato di Firearms United punta anche il dito sulla mancanza di presa di posizione dell'Unione Italiana Tiro a Segno nei confronti della proposta di modifica in senso restrittivo della direttiva europea sulle armi:
"In quanto unione dei Tiro a Segno di tutti i tiratori, l’UITS dovrebbe apertamente prendere posizione a favore di chiunque voglia rendere i poligoni fruibili a tutte le categorie degli appassionati di armi da fuoco e di tiro sportivo, ed opporsi apertamente e in maniera totale alle proposte di modifiche in senso restrittivo alla direttiva europea 91/477/CEE come già modificata dalla 2008/51/CE in materia di armi [...] oggi invece l’UITS si configura come propaggine di quello stesso sistema che vorrebbe vedere i privati cittadini quanto più possibile disarmati."
L'endorsement della rete di Firearms United pone prepotentemente in campo un altro fattore nelle elezioni UITS 2016: quello dei tiratori.
Si tratta certamente di un potente segnale nei confronti dei Presidenti delle sezioni e dei dirigenti dei gruppi sportivi chiamati ad esprimersi il prossimo 22 ottobre: i tiratori vogliono riappropriarsi dei poligoni del Tiro a Segno Nazionale, che considerano il loro spazio e la loro casa per eccellenza, e in virtù di ciò chiedono un profondo cambiamento nelle politiche della presidenza e della dirigenza dell'Unione Italiana Tiro a Segno.
È interessante notare come Firearms United abbia pubblicato anche una versione in lingua inglese del suo comunicato: lo stato dell'UITS attirerà finalmente l'attenzione internazionale – dell'ISSF o del CIO?