Tecnica: aumentare la forza delle mani
Per una corretta manipolazione della pistola semiautomatica, a beneficio della sicurezza d’uso, è necessario avere una discreta forza nelle mani.
Non avere nelle mani la forza necessaria ad arretrare con disinvoltura il carrello e simultaneamente alcune leve di comando presenti sull’arma, può far emergere dei problemi di sicurezza. Altra operazione che può risultare difficile è l’inserimento della cartucce nel serbatoio o effettuare il controllo della camera di cartuccia “chamber check”.
Arretrare il carrello otturatore delle pistole dotate di chiusura a corto rinculo di canna è abbastanza agevole. In queste pistole, dopo un primo breve tratto in cui occorre imprimere un certo sforzo, per il restante tragitto il carrello arretra abbastanza facilmente.
Le cose peggiorano quando occorre arretrare il carrello delle pistole che si avvalgono della “chiusura a massa”. Questi modelli di armi, per il loro funzionamento hanno la molla di recupero dotata di una notevole resistenza alla quale si somma l’opposizione della molla del cane e l’attrito del carrello che scorre sulle guide del fusto.
Tra le pistole poco agevoli da manipolare rientrano le backup, a causa delle loro piccole dimensioni e le pistole che hanno il carrello otturatore molto basso. In questo ultimo esempio, mentre si ha il discreto vantaggio di un ridotto rilevamento dell’arma durante lo sparo, aumenta la difficoltà quando occorre arretrare il carrello manualmente.
Una parte del problema può essere eliminato utilizzando quella che in inglese viene detta “power stroke” e che in italiano è conosciuta come “presa a sella”. Nella “power stroke” si impiegano, a parte il pollice, che comunque crea un contrasto con il resto della muscolatura, le quattro dita e il palmo della mano.
In questa tecnica la forza applicata sul carrello dalla mano è maggiore rispetto all’alternativa, chiamata in inglese “slingshot” (fionda - vedi foto in apertura), detta in italiano “presa a pinza”, la classica presa nella quale si arretra il carrello con solo due dita (pollice e indice).
Nel caso non si voglia ripiegare su un revolver e non bastasse l’utilizzo della power stroke, non resta che rinforzare la muscolatura della mano, ricorrendo a diversi attrezzi più o meno semplici.
Tra questi attrezzi il più tecnologico è senz’altro la palla giroscopica.Consiste in una sfera, solitamente in materiale plastico, al cui interno é contenuto un giroscopio e una sfera metallica.
La palla, che a riposo non supera i 300 grammi, tenuta in mano e fatta oscillare velocemente genera una forza di inerzia che si sviluppa e aumenta in relazione al numero di rotazioni.
La sensazione che la palla sfugga di mano, durante l’esercizio, induce a tenerla con molta forza. Oltre alla muscolatura della mano, la palla giroscopica rinforza anche parte dell’avambraccio e sembra sia di sollievo anche per l’epicondilite.
Un altro attrezzo più semplice ma non meno efficace consiste in un anello ovoidale in gomma il “rubber grip”. In commercio sono disponibili anelli dotati di varia resistenza che possono essere utilizzati per aumentare la forza della mano, effettuando ripetute compressioni.
Un altro espediente economico per rinforzare la muscolatura della mano è utilizzare delle semplici palle antistress che devono essere compresse, utilizzando le dita e parte del palmo della mano. L’ingombro ridotto di questi attrezzi consente di portarli con noi ovunque e fare esercizio.
Teniamoli a portata di mano nei momenti di pausa, mentre siamo fuori casa o mentre guardiamo la TV. Non dimentichiamo di alternare gli esercizi distribuendoli equamente per ambedue le mani. Riusciremo in questo modo a manipolare sicuramente meglio la nostra pistola.