SIG Sauer P220 45 ACP
Un'arma da fuoco classica dal 1975, la SIG Sauer P220 è stata una delle prime pistole veramente moderne ed è a tutt’oggi oggi considerata un'arma da difesa e sportiva molto valida.
Fotografie di: Marco Dell'Acqua
Presentata nel 1975, la SIG Sauer P220 è stata una delle prime pistole veramente moderne (nel senso attuale di "moderna"), ed era così valida che è ancora in produzione a tutt'oggi. Senza nulla togliere a progetti classici (come la Browning HP), la SIG Sauer P220 incorporava alcune caratteristiche progettuali che sarebbero poi state considerate standard nelle pistole da difesa: con esclusivo affidamento alla sicura automatica del percussore, dente di sicurezza sul cane che ne impedisce il contatto col percussore a meno che il grilletto non sia completamente premuto e un meccanismo di scatto ad azione mista, la SIG Sauer P220 era priva di qualsiasi forma di sicura manuale, sostituita da una leva abbatticane facile da usare.
Utilizzava inoltre un telaio in Ergal, anziché in acciaio.
Infine, si avvaleva di un sistema di chiusura Browning semplificato che eliminava i risalti fresati sulla canna e i corrispondenti incavi nel carrello, demandando la loro funzione al profilo squadrato della camera di cartuccia che si inserisce nella finestra di espulsione: una soluzione che semplifica molto i processi di produzione ed ha il vantaggio di essere autopulente, che viene adottata da quasi tutte le pistole semiautomatiche attuali.
Si distingueva anche per la particolare realizzazione del carrello, costituito da una lamiera pesante stampata, con una piastra saldata in volata che funge anche da bushing della canna e un blocco di culatta fissato al telaio con un perno.
Dal 2007 è stata aggiunta una slitta Picatinny al fusto per consentire il montaggio di accessori come torce tattiche.
Il modello in acciaio inossidabile nelle immagini è proprio questa variante, nota anche come P220R. La finitura anodizzata del fusto e la costruzione in acciaio inossidabile del carrello rendono la pistola impervia agli agenti atmosferici e... alla pigrizia del proprietario quando si tratta di pulizia (non giudico, anch'io mi sono reso colpevole di questo peccato troppe volte per andare in giro ad additare chiccessia).
Camerata per la cartuccia .45 ACP, nonostante il fusto in lega resta un'arma piuttosto massiccia ma, considerando il grosso calibro, un po’ di peso in più torna utile per rendere il rinculo più gestibile e più facile e veloce doppiare il colpo.
In un eventuale uso per difesa abitativa, poi, le grandi dimensioni e il peso non sono certo un problema, mentre la munizione, con la sua bassa penetrazione, scongiura rischi di sovrapenetrazione anche di pareti moderatamente sottili.
In termini di tiro a segno, poi, il peso è proprio un vantaggio, e la SIG Sauer P220 offre una piattaforma di tiro davvero stabile.
A tal proposito, l’arma è dotata di tacca di mira regolabile sia in deriva che in elevazione. Le mire forniscono un quadro di mira nitido e pulito per il tiro mirato meditato, mentre nel tiro rapido il punto bianco nel mirino fornisce un buon riferimento istintivo, con la tacca di mira nera finemente rigata che scompare senza disturbare.
Il caricatore monofilare ha una capacità di 8 colpi.
L'impugnatura è più adatta per mani medio-grandi, ma la zigrinatura fine sulla parte anteriore e sul retro dei pannelli dell'impugnatura offre una presa sicura e salda anche ai tiratori con mani più piccole.
Il grilletto è una delle caratteristiche migliori di questa pistola, con la doppia azione alla pari con quella della maggior parte dei revolver: circa 5 kg di peso, fluido e omogeneo.
La singola azione è netta e pulita, ma non troppo leggera per una pistola destinata al servizio o all'autodifesa.
Tutti i comandi sono comodamente a portata del pollice della mano destra (l’arma non ha comandi ambidestri), senza dover riposizionare la mano per raggiungerli o utilizzare la mano sinistra.
Quando si monta il carrello, la pistola offre un feeling molto positivo in termini di tolleranze strette, grado di finitura delle superfici di lavoro e funzionamento regolare.
Dopotutto, la SIG Sauer P220 è ben nota per la sua precisione.
Lo smontaggio sul campo è molto semplice: dopo aver verificato che l'arma sia scarica, basta arretrare il carrello e innestare l’hold open, quindi ruotare la leva di smontaggio e, rilasciando l’hold open, rimuovere il carrello dalla parte anteriore del fusto. Ora si possono estrarre la molla di recupero e la canna dal carrello.
Il riassemblaggio della pistola avviene semplicemente nell'ordine inverso.
La SIG Sauer P220 è un'arma molto affidabile e molto precisa che in calibro .45 ACP offre una solida opzione come arma da difesa personale o abitativa, in particolare nelle giurisdizioni che vietano l'uso di proiettili a punta cava, e con la sua precisione intrinseca e qualità degli scatti offre ottime prestazioni anche come pistola da tiro.
Si ringrazia l'Armeria Casabella di Casatenovo (LC) che ha messo a disposizione l'arma fotografata.