CZ 75: facciamo un lifting
Una CZ 75 affidabile ma malconcia riportata a nuovo splendore.
Fotografie di: Marco Dell'Acqua
Ho la mia CZ 75 B da oltre undici anni. Dopo oltre 20 anni di tiro con la 1911, ho preso la pistola che volevo da tempo ma non avevo mai preso. L'ho comprata nella sua versione più semplice e “da lavoro”, l'umile CZ 75 B usata dall'esercito e dalla polizia della Repubblica Ceca. Sebbene la SP-01 avesse un forte fascino e uno scatto decisamente migliore, non aveva una sicura al percussore (che volevo per tranquillità) e le fondine in cuoio erano molto più difficili da trovare. Chiamatemi antiquato, ma preferisco di gran lunga il cuoio (per una serie di ragioni pratiche che vanno oltre lo scopo di questo articolo) al kydex.
Non sono mai stato così soddisfatto di una pistola come della CZ 75 B: la sua impugnatura è perfetta per la mia mano, la pistola punta come il mio dito indice e lo scatto, sebbene non sia il migliore in circolazione, mi si adatta benissimo.
La mia Glock 19, che ha un reset del grilletto più corto, è un po’ più veloce nel doppiare i colpi, ma con la CZ sono molto più preciso: probabilmente qualcosa a che fare con la geometria dell’impugnatura rispetto alla corsa del grilletto.
L'affidabilità è ottima: su decine e decine di migliaia di colpi sparati credo di aver avuto due malfunzionamenti, tutti dovuti a munizioni da allenamento molto economiche che ho scelto nella speranza di indurre quanti più malfunzionamenti possibili con lo scopo preciso di esercitarmi a risolverli. Ho dovuto comunque ricorrere ad altri sistemi, poiché la pistola semplicemente si rifiutava di incepparsi.
Il risultato finale è che ho usato la CZ 75 B quasi esclusivamente per il decennio successivo.
Come pistola per uso pratico, è stata pesantemente usata e maltrattata. Sono sempre stato scrupoloso nella pulizia e nella manutenzione, a parte un errore sulla molla di rinculo che descriverò in dettaglio tra un momento, ma non l'ho mai coccolata come si farebbe con un pezzo da collezione.
Dopotutto, la finitura nera assai poco raffinata ed eminentemente utilitaristica (un tipo di rivestimento epossidico o a polvere) funziona benissimo ma non ha pretese estetiche.
L'ho portata a così tanti corsi di formazione da perdere il conto e a innumerevoli sessioni di allenamento. È stata lasciata cadere, messa deliberatamente sotto la ghiaia, è stata inondata di fango e "pulita" nell'acqua delle pozzanghere, e in genere sbatacchiata e graffiata ovunque, essendo stata portata sotto la pioggia, la neve e il sole estivo.
Tutto quest’uso ha iniziato ad accumularsi e a farsi vedere: il rivestimento nero era usurato nei punti di contatto con la fondina e ammaccato e scheggiato ovunque. La ruggine aveva iniziato a comparire sulle parti in cui il metallo era messo a nudo, in particolare dopo l'allenamento estivo, con la pistola ricoperta di sudore.
Avevo già dovuto sostituire la leva dell’hold open, poiché il perno si era rotto durante un esercizio di addestramento, che avevo dovuto completare tenendo il perno in posizione con la sinistra. Si dice che sia un problema comune di questo modello, ma in realtà è un problema del tiratore: il manuale utente consiglia di sostituire la molla di rinculo ogni 5000 colpi circa. Fatelo e basta.
Se si va oltre, il rinculo inizia a danneggiare seriamente il perno della leva dell’hold open.
La mia molla ne aveva passati circa 15.000, e quando l'ho sostituita era più corta di un quarto abbondante rispetto alla sua lunghezza originale e il danno al perno dell’hold open era già stato fatto.
Ho deciso che era giunto il momento di una revisione completa e Giacomo, dell’Armeria Casabella, ha proposto un restyling più radicale, per riportare la pistola ben più che alle condizioni originali.
Quindi, dopo un breve esame delle opzioni Cerakote, ho deciso di farla rifinire in “Burnt Bronze” e in quello che Cerakote chiama “Tungsten Gray”. La pistola è stata completamente smontata, fino all'ultimo perno; carrello e telaio sono stati ripuliti dal rivestimento nero originale, sabbiati finemente mantenendo le scritte belle nitide, quindi rivestiti in Cerakote, con persino il punto della sicura rifatto in un bel rosso brillante.
Tutte le minuterie sono state ribrunite, incluso il grilletto originariamente cromato. Il carrello è stato dotato di una boccola di precisione con trattamento DLC mentre il resto della meccanica è stato accuratamente revisionato, sostituendo tutto quel che presentava segni di forte usura. Un nuovo caricatore CZ 75 SP-01 è stato aggiunto come bonus.
Ora la mia CZ 75 B è meglio che nuova, spara a meraviglia con la precisione e l'affidabilità originali (in effetti la precisione è persin meglio), e ha un aspetto migliore e una migliore protezione contro graffi e corrosione.
Si ringrazia l'Armeria Casabella di Casatenovo (LC) che ha curato la customizzazione dell'arma fotografata.