Beretta APX Combat e Beretta APX RDO: evoluzione della specie
Già viste allo HIT Show di quest'anno, le nuove Striker-Fired Beretta APX Combat e Beretta APX RDO sono finalmente in arrivo anche nelle armerie italiane
Disponibile sul mercato civile italiano da appena un anno, la Beretta APX rappresenta la più recente innovazione dell'azienda di Gardone Val Trompia in fatto di armi corte, che si pone finalmente – dopo anni di attesa e di richieste degli utenti – in linea con la domanda e le tendenze del mercato che richiede armi corte da difesa-servizio caratterizzate da scatto in doppia azione singola, percussore lanciato e fusto polimerico per mantenere pesi e proporzioni su limiti adeguati al porto occulto oltre che manifesto, nonché da un asse della canna molto basso per ridurre rinculo e rilevamento.
Nonostante alcune iniziali sconfitte – tra cui la perdita della gara per la fornitura di una nuova pistola d'ordinanza alle Forze Armate USA, vinta dalla SIG Sauer P320 – e qualche problema coi primi lotti immessi sul mercato civile nazionale, fortunatamente risolti in breve tempo, la Beretta APX si sta guadagnando il suo spazio di mercato e si sta sempre più configurando come l'erede della venerabile ma ormai vetusta Beretta 92 che in tantissimi stavano aspettando da tempo.
Attualmente la Beretta APX è disponibile in tre calibri: 9x19 Parabellum per i mercati istituzionali e l'export; 9x21 IMI per il mercato civile italiano; e .40 Smith & Wesson. I caricatori utilizzati, da diciassette colpi per il 9 Para e da quindi colpi per il 9x21 e il .40, sono bifilari in lamierino d'acciaio. Il pulsante di sgancio del caricatore è reversibile, e la leva di rilascio del carrello-otturatore in apertura è ambidestra.
Peculiare, come ormai tutti sanno, il sistema di disarmo del percussore lanciato: facendo pressione con un piccolo strumento appuntito in una sede posizionata sopra l'impugnatura, sul lato destro del fusto, è possibile rilasciare il percussore in sicurezza così da poter procedere allo smontaggio senza dover premere il grilletto – caratteristica, quest'ultima, tipica di altre Striker-Fired che fa storcere non poco il naso alla comunità dei tiratori.
Oltre alla foggia distintiva del carrello – con intagli di maneggio anteriori e posteriori e un profilo frontale obliquo che consente di sparare a contatto senza che l'arma vada fuori batteria – e all'asse molto bassa della canna, la Beretta APX adotta soluzioni tecniche moderne tra cui uno scatto autocontenuto inserito in uno chassis metallico interno che rappresenta la componente serializzata dell'arma, consentendo dunque la sostituzione come accessorio del fusto polimerico con altri di diverso colore, o senza guide per le dita sulla porzione frontale dell'impugnatura – che pure consente di cambiare il dorsalino per adattarsi a mani di qualsiasi dimensione.
In attesa di varianti in altri calibri – ad esempio il .45 ACP, molto apprezzato soprattutto dal pubblico nordamericano – in occasione delle fiere di settore dei primi tre mesi del 2018, la Beretta ha lanciato due nuove varianti della piattaforma, denominate Beretta APX Combat e Beretta APX RDO, indirizzate tanto ai mercati professionali quanto a quelli civili, in particolar modo al settore del tiro dinamico.
Beretta APX RDO
La sigla RDO sta per Red Dot Optics, e come suggerisce indica la capacità di quest'arma di equipaggiare un puntatore a riflesso o a punto rosso per impieghi che vanno dalla difesa abitativa alle applicazioni tattiche fino al tiro dinamico sportivo in specialità quali la divisione Production Optics della IPSC e la Carry Optics della USPSA.
Tecnicamente parlando, la Beretta APX RDO è una normale APX full size, con canna da 108 mm e caricatore da 15 o 17 colpi calibro 9x21 IMI o 9 Parabellum per l'export. L'unica differenza sta in una peculiare modifica del carrello, che come già molte altre concorrenti di aziende blasonate come Glock, SIG Sauer o Smith & Wesson, presenta ora un'interfaccia modulare in coda per ottiche a riflesso di dimensioni ridotte.
Una serie di quattro piastre di montaggio rapidamente sostituibili consente di impiegare ottiche Red Dot tra i più popolari sul mercato quali Burris, Leupold, Trijicon, C-More e Docter. L'arma viene fornita in dotazione con quattro piastre e con un coperchio che copre la sede di montaggio dell'ottica sul carrello, consentendo l'uso della pistola anche se il Red Dot non è montato.
La piastra di montaggio non interferisce col sollevamento del bilanciere della sicura automatica al percussore, che com'è noto sporge dalla parte superiore del carrello quando il grilletto della Beretta APX è premuto. L'unico neo è che il profilo delle mire metalliche di serie resta lo stesso, dunque l'ottica non può andare in Co-Witnessing.
Non è ancora noto se Beretta deciderà in futuro di distribuire mire ad alto profilo, oppure di rendere disponibile il carrello RDO come accessorio per i possessori di altre varianti della APX.
Beretta APX Combat
La Beretta APX Combat è un'ulteriore evoluzione del modello RDO, che si contraddistingue essenzialmente per una caratteristica in più rispetto al già citato carrello con possibilità di montaggio ottica: una canna da 125 mm con filettatura da 1/2x28TPI alla volata, protetta da un dato coprifiletto facilmente rimovibile.
Gli impieghi previsti sono essenzialmente due: in campo professionale, la filettatura consente l'installazione di silenziatori o soppressori di suono. Sui mercati commerciale, laddove l'uso civile di silenziatori non sia legale (come in Italia), la volata filettata può essere impiegata per l'installazione di rompifiamma, freni di bocca, o compensatori per il tiro dinamico sportivo e altre discipline.
Il lancio della Beretta APX Combat e della RDO – entrambe classificate come armi sportive in Italia – dà un'ulteriore prova delle potenzialità della piattaforma in termini di modularità e adattabilità. Resta da vedersi se l'azienda vorrà sfruttarle appieno per trasformare la pistola APX in un sistema d'arma completo a guisa di come a suo tempo fece la Glock e di come oggi fanno tanti altri concorrenti. La domanda di mercato sicuramente c'è.
Beretta APX RDO e APX Combat - Specifiche
Beretta APX RDO
Beretta APX Combat
Pistola semi-automatica
9x19 Parabellum, 9x21 IMI, .40 Smith & Wesson
Chiusura geometrica a corto rinculo di canna tipo Browning modificata
Scatto in doppia azione leggera, percussore lanciato
Sicure automatiche al grilletto e al percussore, sistema di disarmo manuale del percussore per lo smontaggio
Sicura manuale ambidestra al fusto disponibile come Optional
Caricatore bifilare a presentazione singola della capacità di 10, 15 o 17 colpi a seconda del calibro e della legislazione vigente
- 108 mm (Beretta APX RDO)
- 125 mm, filettatura da 1/2x28TPI alla volata (Beretta APX Combat)
Mire metalliche su alloggiamenti a coda di rondine con riferimenti bianchi
Sistema d'interfaccia modulare per ottiche Red Dot
- 192 mm (Beretta APX RDO)
- 208 mm (Beretta APX Combat)
33 mm
142 mm
820 grammi
Canna e carrello in acciaio con finitura nitrurata anticorrosione e antiriflesso
Fusto in tecnopolimeri caricati disponibile nei colori nero, sabbia, verde, grigio Shadow Grey
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