Pardini Armi e Niccolò Campriani insieme per "Taking Refuge: Target Tokyo 2020"
Pardini Armi e il campione olimpico Niccolò Campriani insieme per il progetto di solidarietà internazionale "Taking Refuge: Target Tokyo 2020".
La sede di Pardini Armi ha recentemente ospitato una troupe internazionale di 7 operatori (americani e svizzeri) di Olympic Channel, la piattaforma ufficiale del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), per le riprese del terzo episodio di Taking Refuge: Target Tokyo 2020, una mini-serie che andrà in onda a inizio 2020.
La serie è stata fortemente voluta da Niccolò Campriani, attuale campione olimpico, l'atleta che – con 3 medaglie d'oro e una d'argento ottenute tra le Olimpiadi di Londra 2012 e quelle di Rio del 2016 – è il tiratore di carabina più vincente di sempre. Ritiratosi dallo sport dopo Rio, Campriani oggi è Sports Intelligence Manager presso il CIO.
In vista dei Giochi di Tokyo 2020, ha deciso di investire la propria passione per lo sport e la propria attenzione per il sociale in un progetto personale finalizzato a dare voce e una speranza ai tanti rifugiati che, già alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, hanno visto una propria rappresentativa partecipare alle gare sotto la bandiera del CIO.
Il progetto di Niccolò affronta il tema dei flussi migratori, una delle grandi crisi del XXI secolo, e il suo fine è quello di allenare 3 ragazzi neofiti nella propria disciplina, la carabina ad aria compressa, e in poco più di un anno aiutarli a raggiungere un livello tecnico che permetta loro di essere selezionati dal CIO come destinatari di una card olimpica così da dare veramente allo sport quell'impatto positivo, anche sociale, che tutti gli riconoscono.
La qualificazione olimpica, però, sottolinea Campriani, “è il mezzo e non il fine”, serve quindi a sollevare l'attenzione su un tema più importante.
Nella fase iniziale, documentata nella prima puntata della serie, Campriani ha selezionato i 3 atleti che sta attualmente allenando: Mahdi, ventiduenne dell'Afghanistan, l'araba Khaoula (30) e Luna (25), che proviene da una zona rurale dell'Africa.
Dopo i primi mesi di preparazione, i Campionati italiani di Tiro a segno che si sono disputati lo scorso luglio a Bologna sono stati l'occasione perché i 3 del team Campriani si confrontassero con il clima di una vera competizione.
Come ha dichiarato Campriani, « un ex atleta di fatto vive un momento di ridefinizione dell’identità, che per certi versi è quello che vive un ragazzo in un nuovo Paese, dove si ricomincia da zero, cercando di costruire un nuovo io.»
Con questa iniziativa e con la responsabilità che come campione olimpico riveste, Campriani intende restituire qualcosa di quello che gli ha donato il mondo dello sport. Pardini Armi, che con Campriani ha seguito un percorso che ha portato alla realizzazione della carabina ad aria compressa GPR1 – disegnata e costruita proprio in collaborazione con l'atleta fiorentino nel 2013 – ha aderito con entusiasmo a questa iniziativa a forte valore sociale fornendo le carabine e l'assistenza tecnica ai tiratori impegnati nel progetto.
Pardini Armi dedica ogni anno una parte del proprio budget a progetti di solidarietà.
In questo caso, sottolinea Gianpiero Pardini, fondatore dell'azienda: «È sembrato naturale investire in un progetto meritorio, sostenuto dal CIO tramite Olympic Channel, che riconosce la valenza positiva dello sport e del tiro a segno in particolare. Il tiro è uno sport educativo, che ha dato tanto sia a me sia a Niccolò. È questo il momento di utilizzarlo per aiutare chi è stato meno fortunato.»
Con questa sponsorizzazione, Pardini Armi rafforza la propria vocazione verso i progetti di solidarietà che, finora, si sono concentrati a beneficio della comunità locale.