Beretta M9A3 Black: tutta nuova, tutta nera
La Beretta M9A3 si rifà il look: la più recente variante della mitica 92, pensata per il parco-armi delle Forze Armate USA, si disfa della tonalità "Desert" e arriva ora anche in un'alternativa tutta nera!
La Beretta M9A3 rappresenta il più recente capitolo di una storia di successo mondiale iniziata col lancio della prima Beretta 92 nel 1975. Inizialmente presentata in configurazione desert, quest'anno la Beretta M9A3 è stata presentata anche in finitira nera ed è ora disponibile nelle armerie italiane.
La bifilare in azione mista calibro 9 mm della casa gardonese è stata per decenni la migliore arma corta da difesa e servizio del mondo, adottata da decine di Paesi molti dei quali l'hanno prodotta localmente su licenza, e il "distintivo d'onore" è arrivato dieci anni dopo il suo lancio ufficiale, quando la gara JSSAP ha portato all'adozione della variante M92-FS come "Pistol, Semiautomatic, 9mm, M9" quale arma da fianco d'ordinanza unificata delle Forze Armate USA.
Senza togliere nulla alla solidità costruttiva e alla validità dell'impostazione tecnica, la Beretta 92 vive però ormai da tempo una fase di declino.
La sua recente sostituzione presso Forze Armate e di Polizia che l'avevano adottata nei decenni precedenti stanno portando il mercato a un'osservazione quasi unanime: la Beretta 92 è avviata sulla stessa strada già seguita in passato da altre leggende come la 1911 e la Browning High Power.
Nulla di innaturale: la mitica 92 non è improvvisamente divenuta una "cattiva" pistola, ma sta semplicemente lasciando il passo ad altri progetti - le pistole striker fired, ad esempio - più rispondenti alle esigenze in continua evoluzione di tiratori civili e operatori professionali .
Uno dei tentativi di "rivitalizzare" il design e di impedirne la sostituzione in servizio presso le Forze Armate USA, tuttavia, ha portato Beretta a realizzare ciò che rappresenta probabilmente la massima espressione stilistica della 92: la Beretta M9A3, per l'appunto.
Evoluzione della M9A1 adottata dal Corpo dei Marines USA nel 2006, la M9A3 non cambia impostazione tecnica pur offrendo diversi miglioramenti costruttivi e nei materiali che la rendono più efficiente in termini di costo e più affidabile nell'uso in ambienti estremi e condizioni avverse.
Realizzata presso gli impianti Beretta di Gallatin, nel Tennessee, e non più a Gardone Val Trompia, la Beretta M9A3 si alimenta tramite caricatori bifilari da 15 o 17 colpi calibro 9mm Parabellum (9x21 IMI sul mercato civile italiano) che sono trattati e modificati per facilitare un inserimento rapido "alla cieca" e per non bloccarsi nel caso in cui l'arma venga utilizzata in ambienti ricchi di elementi che causino attrito (ad esempio la sabbia).
Il fusto in ERGAL e il carrello in acciaio sono protetti da una finitura Cerakote color sabbia.
Il fusto presenta una rotaia Picatinny con tre slot anziché una, l'impugnatura è più sottile e diritta (in stile "Vertec") e può impiegare guancette proprietarie o di altri modelli (quelle della 92 base e quelli, per l'appunto, della "Vertec").
La canna, lunga 127mm (o 5 pollici che dir si voglia), presenta una filettatura alla volata protetta da un dado amovibile per l'installazione di rompifiamma o – per impieghi professionali e laddove consentito dalla legge – di silenziatori.
Il carrello modulare consente non solo di sostituire le mire metalliche di fabbrica con altri modelli, ma anche di passare dalla versione F (con leva di sicura e abbatticane separate) alla versione G (con solo abbatticane) semplicemente sostituendo lo stesso senza dover effettuare ulteriori modifiche.
La versione che vedete ritratta nelle foto a corredo di questo servizio, la Beretta M9A3 Black, differisce dal modello-base M9A3 solo per la finitura nera su canna, carrello e fusto.
Chi finora aveva storto il naso di fronte all'idea di acquistare una 92 color sabbia, ora non ha più scuse per non recarsi in armeria. La M9A3 è il Non Plus Ultra della gamma 92, e difficilmente la Beretta o una qualsiasi altra azienda riuscirà a portare il suo design a vette più elevate. Specialmente ora che la nuova Beretta APX "rischia" di mandarla in pensione...