Armi e Legge: l'interessante proposta del Senatore Phil Fortunato

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Armi e Legge: l'interessante proposta del Senatore Phil Fortunato

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ARMI e LEGGE / Negli Stati Uniti, al Senato dello Stato di Washington c'è un Senatore che ha proposto di...

Armi e Legge: l'interessante proposta del Senatore Phil Fortunato

Armi e Legge: l'interessante proposta del Senatore Phil Fortunato

OK, d’accordo, lo Stato di Washington è uno di quelli dove la regolamentazione sulle armi non è tanto male, nonostante alcuni peggioramenti recenti: ad esempio, hanno a disposizione la Open Carry License, che vi permette di andarvene in giro con la vostra pistola attaccata alla cintura e ben in vista. Molto americano... e fino a non molto dcenni fa avreste visto gente seduta al bar con lo shotgun vicono al tavolo mentre chiacchierava con gli amici. Eh, questi americani… ma in effetti, fino a pochi decenni fa una scena del genere l'avremmo vista anche in Italia, in alcune regioni del nostro sud…

Ma venendo alla notizia: un giornale locale, lo Auburn Reporter, poche ore fa ha pubblicato questo articolo: “Fortunato: firearms test should be required for lawmaker who want to draft gun legislation”.

Phil Fortunato (un vero cognome americano, eh?) è un membro del Senato dello Stato di Washington. All'apertura della sessione legislativa 2019, il Senatore Fortunato ha presentato una proposta di legge che imporrebbe di praticare dei corsi e passare degli esami sulle armi ai legislatori che si occupano di leggi... sulle armi.

Phil Fortunato, Senatore americano dello stato di Washington

Phil Fortunato, Senatore americano dello stato di Washington

Abbiamo legislatori che propongono disegni di legge sulle armi e che non hanno alcuna idea di come funziona un’arma o il significato di nessuno dei termini tecnici,” ha detto Fortunato. “Quando chi ha il potere di decidere decide di limitare i diritti costituzionali di qualcuno, non dovrebbe sparare tenendo l’arma in sicura.” (slang americano nel testo originale, per dire che “non dovrebbe poter fare qualcosa senza averne le competenze”).

Secondo la proposta di legge del Senatore Fortunato, i legislatori che vogliano presentare disegni di legge sulle armi dovrebbero essere obbligati a passare il corso statale di diritto penale sulle armi, per ogni tipologia di arma che intendono regolamentare. Oltre a questo, i legislatori dovrebbero partecipare a corsi teorici in aula e sessioni di tiro a fuoco in poligono, passando anche esami da direttore di tiro e test di conoscenza sui calibri delle armi.

Per dimostrare la necessità di una migliore educazione/preparazione tecnica dei legislatori, il Senatore Fortunato cita frasi reali dette da politici anti-armi:

Un arma (l’AR-15) che spara 700 colpi al minuto.” – Alan Grayson, ex rappresentante democratico della Florida.

(riferendosi ad un’arma clandestina che) “con un caricatore da 30 colpi ha la capacità di sparare 30 pallottole in mezzo secondo, 30 caricatori in mezzo secondo.” – Kevin de Leon, Senatore democratico della California.

“…il numero totale di questi caricatori ad alta capacità è destinato a diminuire drasticamente nel tempo, perché i proiettili saranno stati ormai sparati e non ce ne saranno altri disponibili …” – Diana DeGette, Rappresentante democratica al Congresso degli Stati Uniti per il Colorado.

Abbiamo regolamenti federali e leggi statali che proibiscono di cacciare le anatre con più di tre colpi. E nonostante questo, è legale cacciare esseri umani con caricatori da 15 colpi, 30 colpi e perfino da 150 colpi.” – Dianne Feinstein, Senatrice degli Stati Uniti, democratica della California.

Suppongo che nessuno abbia detto alla Senatrice Feinstein che è illegale cacsiare esseri umani,” aggiunge il Senatore Fortunato. “Penso semplicemente che sia ragionevole richiedere delle competenze pratiche ai legislatori, così che possano capire meglio di cosa cavolo parlano.

Vi proponiamo un gioco: cambiate i nomi ai politici anti-armi citati dal Senatore americano Phil Fortunato, e metteteci quelli di politici anti-armi nostrani.

Come? sul momento non ve ne viene in mente nessuno?
OK, allora intanto allenatevi e sostituite tutti i nomi con quello… ad esempio… del famoso "analista" Giorgio Beretta, tanto in fatto di armi il modo di sragionare è lo stesso (Beretta, che il mese scorso – sulla sua pagina Facebook e senza contraddittorio, nel suo stile – ha messo in discussione le competenze professionali del nostro collaboratore Pierangelo Tendas: da morire dal ridere...).

Fatto? Sostituito il nome? Bene. Ora rileggete le frasi citate sopra.

Ma allora, non sembra logico anche a voi che se le leggi dello Stato prevedono che chiunque voglia detenere legalmente delle armi deve prima obbligatoriamente passare alcune verifiche di conoscenza teorica e capacità tecnica, sarebbe quindi molto opportuno che simili verifiche le passasse anche (e a maggior ragione) chi sulle armi vorrebbe legiferare “contro”?

  • Lo Stato permette a chi non sia un chirurgo di effettuare un intervento chirurgico?
  • Lo Stato permette a chi non sia un ingegnere o architetto di progettare un edificio?
  • Lo Stato permette a chi non abbia una patente di guida di poter guidare?
  • Lo Stato permette a chi non sappia nulla di gestione di poter fare il Sindaco?
  • Lo Stato permette a chi abbia la fedina penale sporca di poter amministrare denaro pubblico?

Ah, no, scusate, gli ultimi due sono stati elencati per errore: lo Stato Italiano certe cose le permette (scusateci, l’elenco lo abbiamo copiato da un esempio preso da un altro Paese).

Ma allora, per quale cavolo di ragione, a uno che fa il politico o il giornalista, ma di armi e legislazione sulle armi sa “ZERO”, lo Stato permette di dire cosa si può o non si può fare, cosa si deve o non deve proibire a chi invece conoscenze e competenze le ha?

Siamo in democrazia e chiunque può dire la sua? Benissimo.
Ma allora le cose sono due:

A. o da domani chiunque voglia avere armi (non importa il motivo) non dovrà più sostenere alcun tipo di verifica tecnica ai fini autorizzativi, e lo Stato si limiterà a condannarlo, se compie un reato.

oppure,

B. da domani anche chiunque voglia parlare di leggi e divieti in materia di armi, da imporre a tutti i cittadini, dovrà essere “obbligatoriamente” sottoposto a verifiche di conoscenza teorica e capacità tecnica, con relativi esami da superare, come hanno fatto TUTTI i cittadini onesti che possiedono armi.

Morale… non siamo affatto certi che l’iniziativa del Senatore americano Phil Fortunato riceverà sufficiente attenzione negli uffici che contano, nemmeno negli Stati Uniti. Ma abbiamo trovato la sua proposta di legge così logica e condivisibile, che… valeva certamente la pena di portarla alla vostra attenzione, chiedendovi di condividerla e dire la vostra, sui social.