Heckler & Koch G3, un fucile leggendario

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Heckler & Koch G3, un fucile leggendario

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Il fucile Heckler & Koch G3 è una delle armi militari più iconiche del ventesimo secolo. Diamo un occhiata a un esemplare smilitarizzato piuttosto unico in cui ci siamo imbattuti

Heckler & Koch G3

Heckler & Koch G3, un fucile leggendario

Il fucile d’assalto Heckler & Koch G3 calibro 7.62x51mm NATO è senza dubbio una delle armi più diffuse e iconiche del XX Secolo.

 

Le radici di quest’arma vanno rintracciate verso la fine della Seconda guerra mondiale, quando alcuni ingegneri Mauser – tra cui Ludwig Vorgrimmler e Theodor Löffler – lavorarono ad implementare il sistema di chiusura a rulli, già utilizzato sulla mitragliatrice Mg.42, in uno sviluppo sperimentale dello Mp.44 calibro 8mm Kurz, denominato Gerät 06H, che non avrebbe dovuto aver bisogno di un sistema di funzionamento a presa di gas, semplificandone così la produzione e la manutenzione.

 

Il progetto fu interrotto con la fine della guerra, ma i tecnici si ritrovarono a lavorarci ancora e perfezionare lo schema prima in Francia – presso lo stabilimento CEAM di Mulhouse – poi in Spagna, presso il centro di ricerca statale degli armamenti (CETME), dove si procedette a vari prototipi e all’adattamento ad altri calibri dal 1950 in poi.

 

Nel 1958, il fucile CETME Mod.58 (noto a livello internazionale anche come CETME B) fu adottato dall’Esercito spagnolo, ma già dal 1956 esso competeva con lo FN FAL belga e l’americano Armalite AR10 (prodotto su licenza in Olanda dalla Artillerie Inrichtingen) per riarmare prima le guardie confinarie della neonata Repubblica Federale Tedesca, poi l’intera Bundeswehr con una nuova arma in calibro 7.62x51mm NATO da contrapporre alle armi delle truppe tedesco-orientali e delle potenze del Patto di Varsavia.

Heckler & Koch G3

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Lo FN FAL inizialmente vinse la gara, e fu adottato con la denominazione di G1, ma le ferite del conflitto mondiale erano ancora aperte, e il Belgio negò alla Germania la licenza di produzione in loco. La decisione fu dunque rivista con l’adozione del CETME, i cui diritti di produzione furono ceduti, tramite l’azienda olandese NWM, allo Stato tedesco che li affidò prima alla Rheinmetall, poi alla Heckler & Koch, che li avrebbe mantenuti e stabilmente esercitati, diventandone esclusivista dal 1977. Il fucile fu adottato come G3 nel 1959 e si evolvette negli anni a seguire in diverse varianti – G3A3 con calcio fisso, G3A4 con calcio collassabile, G3KA4 con calcio collassabile e canna corta, G3SG/1 per tiratori scelti, solo per citarne alcune.

Heckler & Koch G3, un fucile leggendario
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Oltre alla Germania, furono almeno quaranta i Paesi che adottarono il G3 e le sue varianti quale arma di dotazione per le loro Forze Armate; di questi, almeno una dozzina ottennero la licenza per la produzione in loco. E ciò, senza contare le varianti semi-automatiche prodotte in tutto il mondo per gli impieghi civili, nonché l’adozione da parte di un numero enorme di corpi di Polizia.

Heckler & Koch G3, un fucile leggendario
Heckler & Koch G3, un fucile leggendario
Heckler & Koch G3, un fucile leggendario

Tra i Paesi che adottarono e importarono in quantità significative lo Heckler & Koch G3 vi fu anche l’Italia, dove esso trovò per lungo tempo collocazione quale arma da tiratore scelto sia presso alcuni reparti scelti delle nostre Forze Armate, sia presso le Forze dell’Ordine.

 

Sebbene ufficialmente il G3 rientri ancora nella lista delle armi in dotazione alle FF.OO. italiane – in particolar modo Polizia di Stato e Carabinieri – la disponibilità di armi più moderne e performanti ha portato nei fatti alla radiazione dal servizio della maggior parte degli esemplari acquisiti nel corso dei decenni passati.

 

L’arma che vedete nelle foto a corredo di questo servizio è proprio uno dei G3 dismessi dal servizio dalle nostre Forze dell’Ordine: un autentico esemplare da collezione, demilitarizzato (ovvero permanentemente convertito al solo funzionamento semi-automatico) direttamente dal Banco Nazionale di Prova. Si tratta di un G3FS (Freischwinger), con canna flottante, proveniente dagli arsenali dell’Arma dei Carabinieri e utilizzato a lungo come fucile di precisione.

Heckler & Koch G3, un fucile leggendario
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Il bellissimo esemplare di Heckler & Koch G3 che vedete in questa pagina è stato fotografato presso l'Armeria Red Point di Ostia Lido, a Roma.

Il bellissimo esemplare di Heckler & Koch G3 che vedete in questa pagina è stato fotografato presso l'Armeria Red Point di Ostia Lido, a Roma.

Per maggiori informazioni: Armeria Red Point...

La provenienza di questo G3 – dotato di poggiaguancia rialzato, blocco del collasso di retroscatto al grilletto, bipiede di fabbrica e ottica Carl Zeiss su attacco proprietario – è ben documentata, e legata al Gruppo d’Intervento Speciale (GIS) dell’Arma dei Carabinieri. In dotazione a lungo presso l’Ambasciata d’Italia a Baghdad, ha visto ampio uso in Iraq, anche nei tragici giorni di Nassiriya.

 

Il lotto di G3 dismessi dal GIS e demilitarizzati dal Banco Nazionale di Prova comprendeva meno di dieci esemplari; il fucile di cui ammirate qui le foto è l’ultimo ancora disponibile, e uno dei più completi in quanto a dotazione, fornito anche di valigetta di trasporto d’epoca in legno imbottita in schiuma e di kit di pulizia e manutenzione, nonché della rosata di prova di fabbrica a 100 metri.

 

In perfette condizioni, è ancora in grado di esprimere livelli di precisione elevatissimi sul campo di tiro. Un’arma come ce ne sono poche – anzi, pochissime – e come pochi, anzi pochissimi tiratori e collezionisti veramente dedicati avranno l’occasione di possedere.

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Heckler & Koch G3