Beretta 80X, equilibrio in 9 Corto

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Beretta 80X, equilibrio in 9 Corto

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Lungi dall’essere la “sorella minore” della M9, come molti pensano, principalmente a causa del cameramento minore, la Beretta 80X è forse una delle pistole meglio progettate della lunga storia Beretta.

Beretta 80X, equilibrio in 9 Corto

Fotografie di: Marco Dell'Acqua

 

La Beretta 80X è la nuova arrivata nella serie 80 Beretta. Le Beretta serie 80 sono state a lungo considerate le versioni minori della M9/92, con cui condividono ovvie similarità progettuali, principalmente a causa della cameratura nel più ridotto calibro 9 Corto (o .380 ACP all’americana). 

Beretta 80X, equilibrio in 9 Corto

Beretta 80X, equilibrio in 9 Corto

Allo stesso tempo, l’ampia diffusione delle pistole serie 80 in paesi che limitavano pesantemente l’uso di cartucce calibro 9 di maggior potenza ha contribuito all’aura di “vorrei ma non posso” della serie 80. Non solo tale  reputazione è totalmente immeritata, ma le pistole seire 80 sono probabilmente tra le meglio progettate della lunga storia Beretta.

 

Recentemente il 9 Corto ha visto la propria popolarità schizzare a livelli senza precedenti grazie a caricamenti che lo rendono una cartuccia efficace per difesa personale, con un rischio di sovrapenetrazione ridotto rispetto al 9x19 (specie laddove le leggi locali proibiscono l’uso di munizionamento espansivo) e, sebbene non si possa certo definire il 9x19 una munizione dal rinculo violento, può comunque risultare eccessivo per alcuni: il 9 corto, invece, è molto facile da gestire per la maggior parte dei tiratori, con un rinculo più leggero e vampa e botto ridotti.

 

Per queste sue qualità, il 9 Corto è diventato molto diffuso nelle armerie e tra i titolari di porto d’armi.

Beretta 80X, equilibrio in 9 Corto

Beretta 80X, equilibrio in 9 Corto

La slitta Picatinny permette di montare torce tattiche o laser

La slitta Picatinny permette di montare torce tattiche o laser

Compatta, ma non minimalista, e l'impugnatura consente un'ottima presa

Compatta, ma non minimalista, e l'impugnatura consente un'ottima presa

La dotazione di accessori comprende caricatore extra e lucchetto di bloccaggio

La dotazione di accessori comprende caricatore extra e lucchetto di bloccaggio

È dunque solo naturale che, volendo un modello per competere in questo mercato, Beretta scegliesse la serie 80 come base per una pistola moderna: con un equilibrio quasi ideale tra occultabilità e facilità nell’uso, le serie 80 sono sempre state armi con impugnatura comoda e con cui è facile sparare con precisione, cosa che non si può dire della maggior parte delle pistole tascabili nello stesso calibro, e con il loro caricatore da 13 colpi offrono un volume di fuoco ben oltre la portata di una 9 Corto tascabile.

 

Uno degli aspetti ergonomicamente migliori della serie 80, poi, è la sicura al fusto, come originariamente prevista anche sulla 92, anziché la fastidiosa sicura al carrello amata dai militari e adottata sulla 92/M9.

 

Infine, e non certo meno importante, ma anzi assai rilevante per molti, le pistole serie 80 sono sempre state molto più convenienti della serie 92.

Sarà anche "corto", ma e' pur sempre un 9 mm

Sarà anche "corto", ma e' pur sempre un 9 mm

I comandi sono ben raggruppati e di facile azionamento

I comandi sono ben raggruppati e di facile azionamento

A queste caratteristiche, comuni alle armi che l’hanno preceduta, la nuova 80X aggiunge una quantità di nuove caratteristiche già viste sugli ultimi modelli della famiglia 92/M9.

 

La prima cosa che ho notato della 80X, però, è stata come Beretta abbia reso molto più facile scarrellare rispetto alle precedenti pistole della serie 80, famigerate per la durezza del loro riarmo, al punto che chi voleva tenere l’arma senza colpo in canna spesso teneva il cane armato, al fine di agevolare l’operazione.

 

Non è così sulla 80X, che da questo punto di vista sembra quasi un’arma a chiusura stabile.

 

Parlando della qual cosa, ci sono molti che han criticato Beretta sotto questo aspetto: perchè fare una chiusura a massa quando sarebbe stato facile metterci una chiusura stabile

La tacca di mira forma un ottimo contrasto ed è ben netta e visibile

La tacca di mira forma un ottimo contrasto ed è ben netta e visibile

Il dot del mirino è fosforescente e di dimensioni maggiori di quelli della tacca

Il dot del mirino è fosforescente e di dimensioni maggiori di quelli della tacca

La leva ambidestra e' ben raggiungibile, ma protetta da sfregamenti accidentali dal profilo della guancetta

La leva ambidestra e' ben raggiungibile, ma protetta da sfregamenti accidentali dal profilo della guancetta

La risposta sta di nuovo nel prezzo conveniente di questa linea di pistole: includere un sistema a chiusura stabile sarebbe sicuramente stato possibile, ma avrebbe anche voluto dire alzare il prezzo a un livello vicino a quello della M9, precludendo a molti di potersi permettere la 80X. Ritengo Beretta abbia fatto la scelta giusta sotto questo aspetto.

 

A parte questo, Beretta ha aggiunto alla 80X diverse nuove caratteristche ormai diffuse sulla maggior parte delle armi moderne. Il dust cover è fresato con una slitta Picatinny a due scanalature, per consentire il montaggio di accessori sotto la canna come torce tattiche o puntatori laser. La sicura è stata resa ambidestra, con la leva sulla parte destra dell’arma facilmente utilizzabile ma protetta da azionamenti involontari da una protuberanza sulla guancetta destra. Non sono un amante delle sicure ambidestre, ma questa e’ effettivamente ben pensata e realizzata.

 

Il carrello è fresato per accettare una piastra di montaggio per un punto rosso, con una placca fissata con due viti che chiude la fresatura se si volessero usare solo le mire metalliche.

L’impugnatura ha il dorsalino dritto e sia la parte posteriore che anteriore sono zigrinate per migliorare la presa. Devo dire che trovo questa impugnatura comodissima, ma forse e’ solo la mia preferenza inveterata per l’impugnatura dritta della 1911. 

 

Anche le mire sono nuove, con una tacca di mira ad alto contrasto, ben squadrata, con due punti bianchi di riferimento, e un mirino ben visibile e con un punto bianco di maggior dimensioni e luminoso al buio, che consente una rapida acquisizione delle mire anche in condizioni di scarsa luminosità.

 

Lo scatto è ben entro i limiti di peso consigliabili per un’arma da difesa, ma è pulito e netto, con un reset corto.

 

Infine, da un punto di vista estetico, è anche disponibile una versione bicolore con carrello nero e fusto “desert”.

 

La Beretta 80X è solo un tentativo di rinnovare un’arma vecchia e sottovalutata aggiungendo qualche gadget, come sostengono alcuni?

 

Io ritengo proprio di no: per quanto la 80X sia parte delle pistole serie 80 (diamine, lo dice il nome stesso!), è anche stata riprogettata con l’attenzione rivolta alle esigenze di un uso per porto da difesa o difesa abitativa, e svolge entrambi i ruoli egregiamente, sia come arma compatta da porto occulto, sia come arma da difesa abitativa con prestazioni balistiche adeguate e un rischio di sovrapenetrazione decisamente inferiore a quello presentato da calibri maggiori.

 

Si maneggia bene, spara bene ed è assai più facile da portare e occultare di una M9, essendo al contempo decisamente più conveniente. Se una full size è troppo, volete qualcosa di più tranquillo di un 9x19/9x21, meno incline a sovrapenetrare e non amate le pistole tascabili a causa delle loro sgradevoli reazioni allo sparo, delle impugnature risicate e della scarsa capienza di munizioni, la 80X è l’arma che fa per voi.

Beretta 80X – Equilibrio in 9Corto

L'arma fotografata e' stata messa a disposizione dall'Armeria Casabella di Casatenovo

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