Laugo Arms "Alien": la pistola di un altro pianeta
Così battezzata per via delle sue linee futuristiche, la Alien della ceca Laugo Arms non è “aliena” solo nel look, ma anche nella funzionalità: un’arma da gara da altissime prestazioni… e dal prezzo commensurato
Ce ne ha messo di tempo ad arrivare nel nostro Paese, la pistola Laugo Arms Alien: presentata ufficialmente nel 2019, lanciata sui mercati internazionali nel 2020, e ora disponibile in Italia tramite la TFC.
Prodotta da un’azienda della Repubblica Ceca e partorita dalle stesse menti che agli inizi degli anni ‘2000 prototiparono quella che sarebbe poi diventata la pistola-mitragliatrice CZ Scorpion EVO-3A1, questa autentica rivoluzione nel mondo delle armi corte è con tutta probabilità la più avanzata arma corta per impieghi sportivi oggi disponibile sul mercato, e una delle poche vere innovazioni del settore dell’ultimo trentennio.
Alla base della Alien di Laugo Arms vi è sempre stata l’idea di realizzare un’arma che riducesse al massimo rinculo e rilevamento, garantendo dunque il massimo della velocità di ripetizione, per l’uso nelle gare di tiro dinamico sportivo IPSC, in particolar modo nelle categorie Production e Production Optics, che non consentono l’uso di compensatori. La soluzione della Laugo Arms è ingegnosa, e al contempo basata sull’uso minuzioso di tecnologie allo stato dell’arte.
Abbiamo avuto modo di vederla e provarla sul campo in occasione dell'evento di presentazione che TFC ha organizzato in prima assoluta nazionale in collaborazione con l’armeria Red Point di Roma, in occasione del Road Show dedicato appunto alla pistola Alien.
Tecnicamente parlando, la Laugo Arms Alien è una pistola semi-automatica con uno scatto ibrido – definito proprio Hybrid Striker System dal produttore, in realtà basato su un piccolo cane invertito realizzato tramite macchinari a controllo numerico ma questo lo vedremo dopo – e un sistema di ritardo d’apertura a freno di gas di tipo Barnitzke, già visto in passato su pistole quali la Heckler & Koch P7, la Steyr GB, le sudafricane Vektor CP1 e ADP (distribuita in Italia come Tanfoglio P25), e in tempi più recenti, la Walther CCP.
Questo sistema di funzionamento non solo si auto-adatta in maniera eccellente ai livelli pressori di diversi caricamenti, ma consente di fare a meno del sistema di chiusura a canna oscillante tipo Browning, optando invece per una canna fissa, decisamente superiore in fatto di precisione intrinseca.
L'originalità del progetto Alien sta nell’inversione dello schema tecnico. Anziché fissare la canna sopra il fusto, circondata dal carrello, col sistema di freno di gas sotto di essa, la Laugo Arms Alien fa il contrario: la canna da 125 mm di lunghezza, una Match Grade priva di tolleranze di sorta, siede all’interno del fusto, che è interamente metallico e macchinato in due parti (fusto propriamente detto in acciaio, impugnatura in lega leggera), ed è sormontata dal sistema di presa gas.
Ciò comporta che l’asse della canna va a trovarsi quasi due millimetri sotto la coda di castoro dell’impugnatura, in un mondo in cui – ricordiamo – le sue principali concorrenti sono la Arsenal Firearms AF-1 “Strike One” (con asse della canna a 12 mm sopra l’impugnatura), le pistole Glock (18 mm) e le 1911 (ben 30mm).
L’asse della canna basso e il naturale effetto del sistema a freno di gas Barnitzke consentono di ridurre il rinculo e il rilevamento a livelli da record senza uscire neppure di una virgola dallo strettissimo seminato dei regolamenti IPSC per la categoria Production e Production Optic.
Si, perché la Laugo Arms Alien è facilmente configurabile all’uso di ottiche tramite una bindella sostituibile, che s’innesta su tre punti – frontalmente sopra la volata, posteriormente all’estremità del fusto, e a metà direttamente sopra la camera di scoppio – e che non reciprocante assieme al carrello in acciaio, completamente cavo, durante il ciclo di riarmo.
La linea di mira del tiratore resta dunque ininterrotta, con una perfetta messa a fuoco del bersaglio, e in fase di smontaggio da campo è possibile sostituire quella base (che ospita un mirino con inserto in fibra ottica e una tacca di mira regolabile) con una predisposta per l’installazione di ottiche di tipo Micro Red Dot. Poiché la staffa di montaggio resta fissa, non si muove col carrello e non è sottoposta alle energie del rinculo, qualsiasi ottica montata sulla Laugo Arms Alien godrà di lunga vita.
La bindella di mira ospita anche il cane, di cui abbiamo parlato in precedenza, assieme al controcane e alla molla: imperniato in alto, percuote verso il basso come fa quello dell’italianissima Chiappa Firearms CBR-9 Black Rhino, offrendo un feeling più simile a quello di una pistola a percussore lanciato, con uno scatto dal reach e reset cortissimi e dal peso di circa 1,3 chilogrammi.
Le linee slanciate alla H.R. Giger grattano appena la superficie di questo gioiellino, prodotto usando tecnologie da era spaziale in un’azienda che si vanta di usare per ora solo metallo (lo stesso fusto in due parti, peraltro munito di rotaia Picatinny per accessori, è in acciaio e presenta un’impugnatura interamente in alluminio) e che assembla le sue armi interamente a mano.
Tra le primissime pistole disponibili sul mercato italiano solo in 9 Parabellum, la Laugo Arms Alien si alimenta tramite caricatori proprietari da 17 colpi, realizzati in lamierino d’acciaio, con pad ed elevatore in polimero.
Lunga in tutto 20,4 centimetri e dal peso a vuoto di 1,16 chilogrammi, la Laugo Arms Alien ha tutte le caratteristiche di una pistola da competizione di alto rango, con un solo grande freno a limitarne la popolarità: il prezzo.
La realizzazione interamente metallica, le tolleranze strettissime, le tecnologie di ultima generazione e l’assemblaggio a mano influiscono sul costo dell'arma, che in Italia è di 4.898 euro per il kit Alien "Performance", e 6.349€ per la versione Alien "Full Kit", che include impugnatura con "gonnella" in lega, tre caricatori, bindella con mire metalliche e bindella con attacco per ottica in dotazione, ottica Micro Red Dot, attrezzi per la pulizia e la manutenzione e fondina custom in Kydex.
Ma d'altra parte, il prezzo della Alien non è elevato solo dalle nostre parti: il prezzo-base negli USA parte dai 5.000 dollari, e in Germania è di 4.680 euro.