Barrett M82A1, ora anche in Italia
Finalmente arrivato anche in Italia il Barrett M82A1 in calibro .416 Barrett. Importato da Bignami, abbiamo potuto esaminarlo in anteprima (ma purtroppo non provarlo!) grazie alla disponibilità dell’Armeria Red Point di Ostia (Roma)
Progettato nel 1980 da Ronnie Barrett, l’M82 è un fucile semiautomatico creato come arma antimateriale camerata per la cartuccia .50 BMG, munizione utilizzata dalla mitragliatrice pesante Browning M2 e dotata di prestazioni balistiche molto elevate sia in termini di energia alla bocca che di precisione intrinseca, ma con un rinculo ancora entro i limiti di quanto gestibile da un essere umano.
Barrett creò un fucile a corto rinculo di canna, caratterizzato da un otturatore a tre tenoni molto robusto.
La sigla M82, adottata dal costruttore, non deve trarre in inganno: l’arma fu infatti adottata per la prima volta nel 1989 dall’esercito svedese e un anno dopo, nel 1990, dal Corpo dei Marines durante l’Operazione Desert Storm, con il nome di SASR (Special Applications Scoped Rifle).
Nel 2002 il Barrett M82 fu adottato dallo US Army, con la sigla M107 e alcune piccole modifiche come un monopiede posteriore rimovibile, un rail allungato e una maniglia di trasporto sganciabile, che si trovano anche sull’esemplare in esame.
Sebbene l’M82 sia stato mostrato sullo schermo, tanto in film quanto in serie TV e videogiochi, come fucile da cecchinaggio antipersonale e sia stato usato in questo ruolo, si tratta principalmente di un’arma pensata per l’interdizione a lunga distanza contro veicoli con blindatura leggera e la distruzione di attrezzature come sistemi di comunicazione, IED e depositi di materiale, da cui il funzionamento semiautomatico, che garantisce un maggior volume di fuoco rispetto a un’arma bolt action più consona a un ruolo di sniper puro.
Oggi l’M82 è stato adottato ufficialmente da 56 paesi.
Il progetto iniziale prevedeva che l’arma rimanesse ragionevolmente leggera, per consentirne il trasporto da parte di una singola persona, e per questo è realizzata in lamiera d’acciaio stampata e saldata e suddivisa in due parti, semplici da montare e smontare.
L’upper receiver contiene la canna con il suo sistema di molle di recupero, l’ammortizzatore di rinculo in polimero e la slitta M1913 per l’ottica.
Il lower receiver porta il gruppo otturatore con la sua molla di recupero, il gruppo di scatto e il bipiede. Il tutto può essere rapidamente montato in pochi istanti semplicemente estendendo la canna (che per il trasporto viene ritratta nell’upper), agganciando la staffa delle molle di recupero e innestando l’upper sul lower, dove poi viene fissato da due spine passanti dotate di anelli per una più facile estrazione senza attrezzi, una delle quali serve anche a trattenere l’otturatore quando si smonta l’arma per il trasporto.
Si tratta di un fucile semiautomatico e il suo funzionamento è piuttosto tradizionale, a ritardo di apertura.
Al momento dello sparo canna e gruppo otturatore arretrano solidalmente per circa un pollice (25,4 mm) mentre una scanalatura cammata fa ruotare la testa dell’otturatore che si svincola dalla culatta.
Il pesante gruppo otturatore-porta otturatore è ora libero di proseguire nel suo moto, estraendo il bossolo spento per poi tornare verso la culatta, prelevando una nuova cartuccia dal caricatore e camerandola.
Questo consente di far sì che una parte considerevole dell’energia di rinculo sia assorbita dall’assieme canna-gruppo otturatore e dalle relative molle di recupero. Un’ulteriore porzione di energia di rinculo viene contrastata dall’efficace freno di bocca.
La munizione
Come sappiamo la cartuccia .50 BMG è proibita in legislazioni retrograde come quella della California e, ahimè, dell’Italia, ragion per cui l’M82 nelle foto non è camerato per questa munizione ma per la più piccola .416 Barrett. Non si pensi, però, che si tratti di una munizione “di ripiego”.
La .416 Barrett, infatti, venne sviluppata dal Chris Barrett, figlio di Ronnie, non certo per aggirare limitazioni legali del mercato civile, bensì per arrivare a una cartuccia che fosse migliore del .50 BMG alle distanze d’ingaggio estreme che sono la ragion d’essere di questo imponente fucile.
Sebbene infatti la .50 BMG abbia prestazioni balistiche alla bocca notevolmente superiori rispetto alla .416 Barrett (18.900 joule contro “appena” 11.900 joule della .416), il suo proiettile calibro .50 perde velocità con relativa rapidità e a distanze oltre i 1.000 metri la .416 Barrett conserva un’energia superiore rispetto alla .50 BMG, che riesce a mantenere fino a oltre i 1.700 metri, grazie a un’ogiva ad alte prestazioni nel regime supersonico.
La .416 Barrett consente dunque di ottenere una superiorità balistica rispetto alla 50 BMG a distanze estreme, consentendo allo stesso tempo all’operatore di portare un numero maggiore di munizioni per lo stesso peso.
Dal punto di vista dell’utilizzatore civile, il vantaggio è comunque presente, con una traiettoria più tesa che richiede di “consumare” meno MOA sull’ottica, una minor suscettibilità al vento e una precisione ai massimi livelli che consentono al Barrett M82 di surclassare armi in calibri inferiori, ancorché di eccellenti prestazioni, quali il 338 Lapua Magnum, quando ci si spinga a distanze estreme.
Barrett M82A1 - Specifiche
M82A1 (versione Flat Dark Earth Cerakote)
.416 Barrett (10,4x83mm)
Fucile semiautomatico
10 cartucce
29" / 736,6 mm - passo rigatura 1:12" / 304,8 mm
57" / 1.447,8 mm
32.7 lbs / 14,8 kg
16.280 euro (indicativo - versione Flat Dark Earth Cerakote)