Heckler & Koch SP5
Finalmente: l'Heckler & Koch SP5, in una giornata di prova sul campo organizzata dall'armeria Red Point di Roma
La presentazione della pistola semi-automatica Heckler & Koch SP5 calibro 9x19mm Parabellum in occasione dell’edizione 2020 dello SHOT Show, pochi mesi dopo il suo primo annuncio in Germania, fu accolta con gioia dagli appassionati di armi di tutto il mondo. Erano circa trent’anni, infatti, che dal mercato mancava una versione civile dell’iconica pistola-mitragliatrice MP5 che fosse prodotta dall’azienda di Oberndorf.
Nel 1983 l’azienda tedesca aveva presentato la famiglia di carabine semi-automatiche HK-94; si trattava di PCC civili basate sulla piattaforma MP5, con canna da sedici pollici equipaggiata, come optional, di un manicotto ventilato e di un’impugnatura frontale verticale e priva della leva piatta di rilascio del caricatore di fronte alla guardia del grilletto, sostituita da un pulsante sul lato destro. Alla fine della decade 1980 ne fu curata una versione denominata SP-89, da soli 33 centimetri (13 pollici) di lunghezza totale, priva di calcio e dotata di un guardamani corto, che si configurava come versione civile della MP5K.
La messa al bando dell’importazione negli USA imposta da George W. Bush nel 1989, e il famoso Assault Weapons Ban del 1994, posero fine alle HK-94 e SP-89. Il mercato europeo, infatti, non era sufficientemente ricettivo per giustificare il proseguo della produzione.
Dai tardi anni ‘90, aziende come la Schwaben Arms Rottweil (SAR) in Germania e la Brügger & Thomet (oggi B&T AG.) in Svizzera offrirono versioni semi-automatiche della MP5 in quantità limitate sui mercati civili europei, in genere costruendole sui fusti pre-esistenti di vecchie MP5 dismesse. Negli Stati Uniti l’industria locale offrì diversi cloni dell’MP5, quasi tutti di dubbia qualità; più avanti nel corso degli anni 2000 e 2010 sia sul mercato europeo che su quello USA sbarcarono, sotto vari Brand, i cloni prodotti dalla turca MKE.
Per anni mancò una MP5 civile “originale”; la situazione è cambiata nel 2018 col lancio della Heckler & Koch SP5K, versione civile della MP5K priva di calcio e con canna corta, e poi ancora nel 2020, col lancio della SP5, che finalmente è disponibile anche in Italia.
Prodotta in tre varianti – senza calcio, con calcio fisso o con calciolo collassabile – la pistola semi-automatica SP5 è una versione civile della MP5-A4/A5, per la precisione nella sua variante N (“Navy”, ma lo vedremo dopo). Il sistema di funzionamento è quello classico HK: una chiusura metastabile a rulli, con un solido otturatore in acciaio cromato che ospita un percussore flottante e una robusta molla di recupero che corrono all’interno di una carcassa in lamiera d’acciaio realizzata per imbutitura con finitura brunita nera.
Il pacchetto di scatto è tenuto in posizione tramite un perno passante nell'affusto in polimero sotto la carcassa, che è di tipo “Navy”, ovvero sulla falsariga di quelli usati sulle MP5 resistenti alla corrosione fornite in dotazione ai SEALs della Marina USA.
Guarda la presentazione VIDEO dell'Heckler & Koch SP5
L’impugnatura è liscia, priva delle scanalature per le dita presenti sulle MP5 degli anni ‘70 e dei primi anni ‘80, e la sicura manuale, collocata in luogo del selettore del tiro, è ambidestra e presenta dei pittogrammi ad indicare le posizioni di sicura e fuoco. In polimero è anche il guardamani di fabbrica, sostituibile in fase di smontaggio da campagna con un modello sottile in metallo con intagli KeyMod di produzione Heckler & Koch o altri prodotti da terze parti.
I caricatori della SP5 sono i medesimi usati dalle pistole-mitragliatrici MP5 di ogni produzione; quelli metallici sono disponibili in versioni da dieci, quindici o trenta colpi, ma nel corso degli anni aziende terze hanno prodotto varianti polimeriche in altre capacità.
Laddove le precedenti versioni civili presentavano solo un pulsante di rilascio sul lato destro del fusto, sulla SP5 questo è affiancato dalla classica leva di rilascio piatta di fronte alla guardia del grilletto. Come sulle MP5 a raffica, il caricatore non cade liberamente e va estratto dalla sua sede.
Sempre in chiave di fedeltà totale allo schema della controparte a raffica, la SP5 non presenta uno Hold-Open: le uniche MP5 ad averne uno erano state le pochissime centinaia prodotte nei calibri 10mm Auto e .40 Smith & Wesson per l’FBI nei primi anni ‘90. Sulla SP5 l’otturatore non resta aperto a caricatore vuoto, dunque all’atto di ricaricare l’arma l’otturatore va riarmato manualmente.
Alternativamente si può procedere a bloccare manualmente l’otturatore in apertura tirando indietro la manetta d’armamento – che corre in uno scasso sopra l’astina sul lato sinistro – e poi spingere verso l’alto il pomello per farlo rientrare in uno scasso a fine corsa.
Sostituito il caricatore, si può mandare manualmente l’otturatore in chiusura assestando una botta alla manetta d’armamento verso il basso col taglio della mano debole: lo “HK Slap”, cinematografico e molto soddisfacente, è in realtà una procedura di maneggio appropriata ed “ufficiale”, che garantisce che l’otturatore vada in chiusura con sufficiente energia da evitare inceppamenti.
La canna della Heckler & Koch SP5 è essenzialmente la stessa della MP5: rotomartellata a freddo, internamente cromata, presenta una filettatura da ½x28-TPI alla volata, protetta da un dado amovibile, e poco più indietro tre alette radiali, caratteristica tipica ancora una volta delle MP5 “Navy”, inizialmente concepita (per chi se lo stesse chiedendo) per l’installazione di uno specifico soppressore della AWC Systems Technology sviluppato per i Navy SEALs.
Gli organi di mira sono gli stessi della MP5: mirino protetto da un anello metallico, tacca di mira “a tamburo” regolabile a quattro diottre, e guide macchinate sul castello per l’installazione di ottiche tramite attacchi proprietari a pinza, noti popolarmente come “Claw mount”.
L’SP5 è, in tutto e per tutto, un'arma molto interessante. A lungo un “oscuro oggetto del desiderio” per gli appassionati di tutto il mondo, nel nostro Paese l’armeria Red Point di Ostia è una delle prime ad averne disponibilità, ad un prezzo di circa 3.800 euro per la versione standard con calcio fisso..
Nota bene: l'esemplare visibile nelle foto di questo articolo, utilizzato durante la giornata di prova sul campo organizzata dall'Armeria Red Point montava un calcio retrattile ufficiale Heckler & Koch, disponibile come accessorio opzionale al prezzo di listino di 876 euro.
I prodotti Heckler & Koch sono distribuiti in Italia da TFC